Aida Satta Flores & Peter Wegele ensemble in “Storie in jazz: suono tra l’indaco e il tuono”

Il Sicilia Jazz Festival ospita, nell’ambito del Sicilia Jazz Village, l’inedito originale concerto di Aida Satta Flores che, grazie all’incontro col maestro Peter Wegele, ha iniziato a nuotare nelle acque del jazz, scrivendo tutti i testi che, in Germania, le hanno già procurato l’appellativo di “Paola Contessa”, sia per la visionarietà descrittiva delle liriche che per certe “asperità” vocali. Il concerto è anche un omaggio, un ricordare, un abbraccio e un “dono” a Lelio Giannetto e Franco Battiato, perché come sostiene da sempre Aida “gli artisti veri non muoiono mai”.
Con la cantautrice Siciliana ci sarà l’ensemble jazz, diretto da Wegele, costituito da alcuni tra i più rappresentativi musicisti Siciliani, provenienti dalle fila della Banda di Avola e da svariate parti della nostra terra, dalla Sicilia Orientale a quella Occidentale.
In questi tempi di decadenza, musicale, culturale e umanistica, il concerto diventa simbolo, attraverso i messaggi contenuti nelle canzoni, di quel colore “indaco” cui tende l’artista e cui sono chiamati a intercettare gli artisti, fiutatori di futuro, antenne dell’Eterno, fari per l’umanità, e di quel “tuono” espresso dalle sonorità jazz Tedesche- Sicule, con gli arrangiamenti musicali e la direzione affidata al Maestro Peter Wegele.

Aida vuol ricordare, con parole e musica, l’importanza di non abbassare mai la guardia nella lotta alla decadenza umana, a tutte le mafie e, soprattutto, la necessità della ricerca e salvaguardia della propria voce interiore in un mondo che tutto omologa e confonde. Senza evoluzione umana non c’è alcun progresso. In molti testi, infatti, nati dopo il lock-down e allo scoppio della guerra Russia-Ucraina, la Satta Flores punta il dito contro i “RE” che non si vedono in giro, tra “petrolio, gas, carbone e spider-man”, sottolineando, altresì, l’importanza della cura del se stessi.

QUANDO L’ARTE PURA E LA MUSICA LIBERA S’INCONTRANO, SCRIVONO “Storie” CHE AVVICINANO I POPOLI
La “Storia” di Peter Wegele e Aida è breve ma intensa: la cantautrice Siciliana e il maestro Tedesco si sono conosciuti alla VI edizione del Festival Internazionale Documentaria, per la prima volta a Palermo nel novembre 2021, ai Cantieri Culturali della Zisa, diretto da Joshua Wahlen. Durante il tributo al cinema di Lotte Reiniger, pioniera delle silhouette animate, il 12 novembre 2021, al Cinema De Seta, il Maestro Peter Wegele ha diretto un ensemble del Conservatorio di musica A. Scarlatti, musicando dal vivo alcuni cortometraggi della regista Tedesca. Tra i due artisti nasce un’intesa musicale e intellettuale, malgrado la lontananza geografica.
Mesi di “doni musicali” e messaggi, muniti di google translate, notti Tedesche a comporre musiche, notti Siciliane a scriver testi, cercando di confrontarsi e mescolarsi in un unicum originale, creando un inedito mix ove le sonorità jazz incontrano la canzone d’autore. Il primo vagito di quel che diventerà un progetto discografico Sicilia-Germania ha risuonato al Real Teatro S. Cecilia-Palermo, il 7/06/2022: se, come sostiene Aida, la “Canzone d’Autore” è femmina e il “Jazz” è maschio, il loro intreccio e ricamo ha il sapore d’uno sposalizio felice e prolifico. Grande successo in Germania, il 29 ottobre 2022 all’Hinterhall di Monaco di Baviera. Per lo spessore e la visionarietà dei testi scritti da Aida, già i Teutonici la chiamano “Paola Contessa”.

Il concerto è dedicato agli “artisti veri che non muoiono mai”: a Lelio Giannetto, che ha suonato nell’ultimo lavoro discografico dell’ensemble Sagner-Wegele, “Storie”, e a Franco Battiato, cui Aida si sente particolarmente legata e ispirata, come a un “invisibile abbraccio di un custode”.
Tre canzoni di Battiato e tre canzoni del repertorio di Aida saranno arrangiate in chiave jazz; il resto del concerto, testi di Aida musiche di Peter, sono inediti che finiranno nel loro prossimo lavoro discografico, un significativo abbraccio di mondi apparentemente lontanissimi.
Il progetto è anche un omaggio alla Sicilia, alla sua ricca cultura che ha ispirato i due artisti, come ha sempre fatto con le generazioni precedenti: ricordiamo l’innamoramento di Goethe per la terra di Sicilia, che definì “la chiave di tutto”. L’inedito nuovo concerto “Storie in jazz: suono tra l’indaco e il tuono” che vede la Satta Flores immersa nelle sonorità jazz di Peter Wegele, ha una formazione insolita con flauto, clarinetto, tromba e sax soprano, su un tappeto di ritmi latinoamericani; un crossover di stili.

La formazione musicale:
Aida Satta Flores – voce, testi e musiche
Peter Wegele – pianoforte
Julia Massaro – violino
Sergio Cali – batteria e percussioni
Dario Ammirata – basso e contrabbasso
Marco Caruso – sassofono
Fabio Tiralongo – fiati, flauto, clarinetto
Adalgisa Poidomani – clarinetto
Andrea Ardizzone – tromba
Edmondo Teodlindo Negri – chitarra

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