Fatturazione elettronica b2b, novità in arrivo

Fatturazione elettronica b2b e corrispettivi telematici. Dal 1° gennaio 2017, opportunità per i contribuenti (D.Lgs 127/2015). La parola all’esperto Giuseppe Marletta, Commercialista in Catania

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Se già da tempo la fatturazione elettronica è obbligatoria per imprese e professionisti che hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione, con il beneficio di contrazione dei tempi per i pagamenti e soprattutto certezza nell’incasso per il prestatore, adesso, a partire dal 1° gennaio 2017 anche le aziende italiane, così come stabilito dal Legislatore, potranno, senza alcun obbligo, optare per la emissione delle fatture elettroniche tra imprese private, cosiddette B2B cioè “business to business. Infatti grazie ai servizi gratuiti messi a disposizione, già dal 1° luglio 2016, dall’Agenzia delle Entrate, le aziende potranno inviare il documento elettronico con facilità seguendo comunque delle procedure non troppo complicate.

Ma vediamo in dettaglio quali sono i vantaggi e gli incentivi che questo nuovo sistema opzionale porterà alle aziende: in primis gli invii che le imprese devono effettuare annualmente per black list, modello Intra, elenco clienti e fornitori, verranno eliminati con un notevole risparmio di tempo e denaro, infatti con la trasmissione delle fatture elettroniche emesse e ricevute al SDI (sistema di interscambio), l’Agenzia delle Entrate verrà a conoscenza in tempo reale di tutte le operazioni effettuate dal contribuente, che a sua volta avrà la certezza dei tempi di pagamento soprattutto nella determinazione degli interessi di mora (D.Lgs. 192/12) in caso di tardivo pagamento, integrazione con il ciclo dei pagamenti SEPA, risparmi in termini di imposta di bollo ed inoltre una asimmetria nel processo di conservazione elettronica.

calcolatrice

Un altro incentivo importante è la priorità sui rimborsi Iva, in special modo per le imprese che fisiologicamente sono a credito, infatti il fisco effettuerà il rimborso entro 3 mesi dalla presentazione della dichiarazione annuale Iva, anche in assenza dei requisiti dell’art. 30, co. 2 del DPR 633/72, a differenza di altri contribuenti che di norma possono attendere addirittura fino a 5 anni.

L’ultima agevolazione che l’erario mette in campo al fine di “convincere” il contribuente ad effettuare l’opzione è quella della riduzione del periodo per l’accertamento che si accorcia di un anno, ciò significa che il fisco avrà meno tempo per verificare errori oppure omissioni sui redditi dichiarati.

Attenzione assoluta ai dati spediti, infatti per errori ed omissioni viene applicata una sanzione che va da 250,00 a 2.065,00 euro in applicazione dell’ art. 11, co. 1 D.Lgs. 471/97.

Per quanto riguarda invece l’invio dei corrispettivi giornalieri, valgono gli stessi incentivi che vengono applicati alla emissione delle fatture elettroniche, ma cambia totalmente l’impianto sanzionatorio, infatti se le violazioni consistono nella mancata emissione di ricevute fiscali, scontrini fiscali o documenti di trasporto oppure ancora nella emissione di tali documenti per importi inferiori a quelli reali, la sanzione è in ogni caso pari al cento per cento dell’imposta corrispondente all’importo non documentato, con l’aggravante che se vengono rilevate quattro violazioni in giorni diversi in un quinquennio, si va incontro alla sospensione della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio per un periodo che va da 3 giorni a 3 mesi.

L’opzione avrà effetto dall’inizio dell’anno solare in cui viene effettuata la scelta e per i quattro anni successivi, per un totale di cinque anni. Se l’opzione non viene revocata si rinnova per un altro quinquennio.

In definitiva si tratta di un beneficio indiscutibile per il contribuente in quanto, scegliendo detta opzione,  si otterranno una serie di vantaggi importanti insieme ad una significativa riduzione del numero degli adempimenti che si devono effettuare ogni anno.

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