-3 a Juve Stabia-Catania: vivere o morire

Si avvicina a grandi passi il Primo Turno dei playoff di Lega Pro. Il Catania, al “Menti” di Castellammare di Stabia, cerca il pass qualificazione, consapevole di poter solo vincere.

calciocatania.it
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Manca sempre meno all’esordio del Catania nei playoff di Lega Pro. Al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia, gli etnei si giocano le probabilmente esigue chance di promozione in serie B: è vero che gli spareggi, per come sono strutturati, rappresentano un vero e proprio nuovo campionato, in cui i valori visti da agosto alla prima settimana di maggio si annullano o quasi, ma il rendimento recente dei rossoazzurri lascia più di qualche perplessità, senza dare adito a troppe aspirazioni. Senza dimenticare la formula di questi playoff, che obbliga il Catania a fare ciò che è riuscito a fare solamente due volte in questa stagione e che storicamente risulta una vera e propria chimera, cioè vincere in trasferta. Probabilmente il pessimismo o le sensazioni negative sono dettate esclusivamente da una seconda parte di campionato fin troppo sotto le aspettative. Nella mente ci sono ancora alcune prestazioni che definire deprimenti è dire poco, ma se c’è una squadra che ha le qualità per sovvertire pronostici e per dare il “là” ad una simil-cavalcata questa è proprio il Catania.

Ecco perché la truppa di Giovanni Pulvirenti è da tutti considerata come la possibile mina vagante di questa “post-season” che si appresta ad iniziare. Il fatto che i rossoazzurri si siano qualificati solo da undicesimi, per di più grazie alle prestazioni del Matera in coppa Italia di Lega Pro, fa in modo che le “luci dei riflettori” puntino altrove, che le telecamere inquadrino le ben più favorite Alessandria, Livorno, Parma, Lecce o Matera e che abbassi di un minimo la pressione alle falde dell’Etna. Cominciare “a fari spenti”, con la consapevolezza di non aver nulla da perdere, o quasi, può paradossalmente giovare ad un gruppo che ha dimostrato di soffrire, e non poco, le aspettative di una piazza esigente e di un’opinione pubblica da sempre critica nei suoi confronti, solo per il fatto di averlo giudicato come uno dei migliori dell’intera categoria.

E’ altresì vero che una squadra del blasone del Catania non può limitarsi a “giocare” i playoff e ad accontentarsi della mera “partecipazione”. La storia, il peso specifico della maglia indossata, il curriculum di molti degli elementi in rosa implicano l’obbligo di provare a fare l’impresa, di cercare di fare più strada possibile, nonostante questa sia tortuosa, colma di insidie e difficilmente percorribile. Se questa squadra ha gli attributi, ha il carattere, ha la voglia, ha l’orgoglio, ha tutti questi fattori, è giunto il momento di dimostrarlo, di tirare fuori risorse viste a fasi alterne, anzi probabilmente mai viste se non in qualche, rarissimo, momento “felice”.

Vivere o morire. Il Catania è di fronte all’ennesimo bivio della sua difficile stagione. Questa potrebbe concludersi già domenica prossima, epilogo che darebbe il via alla progettazione del campionato che verrà. Oppure si potrebbero alimentare i sogni, si potrebbe soffiare sulla fiamma della speranza, in modo da renderla più viva, almeno per un altro turno, almeno per un’altra settimana. Il campo attende, il Catania è chiamato al proscenio.

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