XVI Festival Organistico a San Martino delle Scale, per un ritorno alle origini

Come da ventisei anni, anche quest’anno è stato inaugurato il Festival Organistico, evento topico a cavallo tra Luglio e Agosto, che puntualmente chiama a raccolta estimatori e semplici ascoltatori, attratti dalla suggestiva cornice dell’Abbazia

 

 

PALERMO – Con l’estate che incalza e le temperature in aumento, trovare refrigerio in luoghi freschi e rilassanti e quasi un imperativo. A Palermo e provincia, la meta dove respirare aria buona è senz’altro San Martino delle Scale, la nota frazione di Monreale, sede della Basilica Abbaziale dei Benedettini

Dopo anni di restauro e locali interdetti al pubblico, Sabato 20 Luglio 2013, per la prima di cinque serate dedicate alla musica classica, è stato possibile riascoltare il suono dell’antico organo che si erige sulla sommità della navata centrale della Basilica. Il monumentale strumento, con tre tastiere da sessantuno note e una pedaliera da trentuno, è testimonianza di una perizia antica e senza tempo, adatta a qualsiasi epoca, che oltrepassa le mode del momento. Finalmente l’Abbazia ha riavuto il suo strumento principe, con il quale dar vita a una serie di concerti, diversi tra loro ma, allo stesso modo, legati da un filo conduttore che è lo storico organo a canne. Per la rappresentazione inaugurale, inoltre, il pensiero è andato a P. Salvatore Leonarda, l’Abate prematuramente scomparso che ha tanto insistito affinché il complesso Abbaziale si riappropriasse della sua storia, delle sue origini. Afferma il Presidente D. Fabrizio Messina Cicchetti dell’OBS: “La nostra Basilica è tornata a respirare, a vivere la sua normalità di Domus orazionis. Anche i nostri concerti estivi, durante questa edizione del festival organistico, rientrano nel progetto formativo, culturale e spirituale portato avanti dalla nostra comunità monastica”. Con la maestosa voce dell’organo che, dopo un forzato periodo di silenzio, è tornato ad affascinare con il suo particolare suono, cominciano gli attesi incontri musicali. Per l’occasione, il coro “CumIubilo” fondato nel 1998, pluripremiato in diversi concorsi nazionali, e diretto dal Maestro Giovanni Scalici, si è esibito in una sorta di tributo al compianto Abate benedettino, secondo una scaletta a tema. Si è spaziati dallo struggente “De Profundis” di Part, sino al Requiem di Duruflé, per Soli, Coro e Organo.

Quest’ultimo è stato brillantemente suonato dal Maestro Giovan Battista Vaglica, direttore Artistico del festival Monastico, oltre che della 50° Settimana di Musica Sacra a Monreale. Durante l’esecuzione dei brani, il rigoroso silenzio del pubblico è stato interrotto soltanto dagli applausi, tributati al Coro di voci bianche che con perizia ha eseguito il difficile e articolato repertorio. L’imponente architettura della Basilica offre un’acustica impareggiabile, capace di emozionare attraverso il potere delle voci e della musica. Un vanto per Palermo, la quale annovera tra i suoi gioielli, una gemma incastonata nel polmone verde della città: San Martino delle Scale. Sede di corsi di restauro pittorico, ligneo e metallico, adesso è anche nota per la produzione di birra, la “Hora Benedicta” che segue l’antica tradizione monastica, in linea con le Abbazie della Germania, dell’Irlanda, del Belgio e dell’Austria. Non resta che aspettare i prossimi appuntamenti, a per confermare il trend estivo che vede la sede benedettina come tra le più gettonate del comprensorio. 

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