Vibonese-Catania: la moria in trasferta da interrompere, con coraggio e qualità

A Vibo Valentia, il Catania cerca di dare seguito alla preziosa vittoria conquistata contro la Virtus Francavilla. I calabresi vivono un bel periodo, ma gli etnei hanno la qualità necessaria per fare risultato, interrompendo un rendimento esterno deprimente.

calciocatania.it
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Parola d’ordine: continuità. Dopo il successo ai danni della Virtus Francavilla, il Catania vuole continuare a raccogliere punti in quel di Vibo Valentia. Al di là di tutti i filosofeggiamenti del caso, gli etnei hanno l’obbligo di sfruttare un turno di campionato che, sulla carta, appare profondamente favorevole. La Vibonese attraversa un ottimo momento di forma, è vero, ha conquistato otto punti nelle ultime quattro uscite e sta inseguendo una salvezza che non appare così utopica come sembrava fino a qualche settimana fa. Ma il Catania cerca “strada”, il successo di mercoledì gli ha permesso di tornare all’interno della zona play-off e, visti i numerosi scontri diretti che avranno luogo nella giornata di domani, la possibilità di consolidare un posizionamento così prezioso è tutt’altro che improbabile. I rossoazzurri cercano il cambio di passo in trasferta, laddove hanno tenuto per tutta la stagione, ed in special modo nel girone di ritorno, un rendimento ai limiti del deprimente. Appena due vittorie, a fronte di sette pareggi e sette sconfitte. Solamente dieci gol fatti e diciotto subiti. Dall’inizio del 2017 in poi, inoltre, l’unico successo lontano da casa è arrivato a Messina, per il resto il bottino è stato magro, fatto di un solo pareggio e ben quattro sconfitte. Interrompere questa moria è d’obbligo, bisognerà farlo con coraggio e qualità.

Già, coraggio e qualità, fattori altalenanti all’interno della stagione rossoazzurra. Ingredienti, però, fondamentali per conquistare un successo che assumerebbe un’importanza incredibile nell’ottica della crescita della fiducia nei propri mezzi ed in quella più “pragmatica” della classifica. La Vibonese confermerà il proprio canonico 3-5-2. Chiusura degli spazi e ripartenze veloci in contropiede: la ricetta di mister Campilongo sarà questa. Gli esterni di centrocampo, che dovrebbero essere Minarini e Legras, si abbasseranno molto in fase di non possesso, andando a creare una sorta di linea difensiva a cinque, ma saranno pronti ad accompagnare eventuali azioni offensive. Quest’ultime dipenderanno, fondamentalmente, dalla vena di Sowe e Saraniti. Il primo rappresenta l’attaccante mobile per antonomasia: non dà punti di riferimento, gira intorno al compagno di reparto costantemente ed è il primo a dare il là alla fase difensiva. Saraniti, d’altro canto, ha caratteristiche diverse: cercherà di fare a sportellate con i centrali avversari, facendo salire la squadra nei momenti in cui servirà.

Molto importante, in casa Vibonese, anche il lavoro svolto da Viola: di norma regista davanti alla difesa pronto ad impostare l’azione offensiva, ma il più delle volte centrale aggiunto, bravo a dare una mano quando c’è da contenere la manovra avversaria. Il Catania deterrà il pallino del gioco per buona parte dei 90′. Troverà pochi spazi ed una compagine poco disposta ad aprirsi, consapevole che il pareggio sarebbe risultato tutto sommato gradito. Per scardinare un avversario così “composto” servirà coraggio, bisognerà essere impavidi nel rischiare la giocata, senza avere paura di sbagliare. Ovviamente, poi, occorrerà qualità, efficacia nell’uno contro uno ai fini di creare superiorità numerica. Ago della bilancia sarà l’accompagnamento di Djordjevic e Parisi nella fase offensiva, in modo da dare ulteriore sfogo ad un’azione offensiva che si prospetta già articolata.

Se non è la prova del nove, quella di domani sarà perlomeno una “mini sfida verità”. Capire lo stato di salute mentale e fisico degli etnei è fondamentale in vista di un rush finale fatto di tanti confronti diretti. Vincere domani rappresenterebbe l’epilogo perfetto di una settimana più che positiva, tra rimodulazione del mutuo col Credito Sportivo per Torre del Grifo, successo contro la Virtus ed accordo con lo Sporting Lisbona per il “caso Rinaudo”. Sette giorni che fanno abbozzare un ghigno soddisfatto, per far si che diventi “risata” occorre fare di Vibo Valentia “terra di conquista”.

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