Il Catania ci crede, batte l’Avellino e  …

E’ a tinte rossazzurre il primo round  nel match d’andata dei quarti di finale dei playoff di Serie C.  Il Catania batte l’Avellino per 1-0 con un gran gol di Cianci che riaccende l’entusiasmo dei 18.523 tifosi presenti al  Massimino.

In virtù di questo risultato gli etnei sabato, nel match di ritorno, andranno a giocarsi  

la qualificazione  con qualche chances in più.

La vittoria, meritata ed ottenuta a seguito di una prova intensa, alimenta le speranze per quanto mostrato in campo, al cospetto di un avversario che aveva i favori del pronostico e partiva con lo status di testa di serie.

Il Catania sovverte tutto e ribalta la situazione nei 95’ di un incontro giocato su un buon ritmo, con costanza e attenzione. Una prova di carattere e personalità quella fornita dalla squadra di Zeoli, che ancora una volta, nel momento di maggiore pressione, ha saputo trovare forza e coesione.

Poche le varianti nelle scelte dell’allenatore etneo che propone il 3-5-2  schierando Tello dal primo minuto in mediana  a formare reparto con Welbeck e Zammarini, gli esterni sono Bouah e Cicerelli. Linea difensiva con  Monaco, Quaini e Castellini a protezione della porta difesa da Furlam. In avanti si rivede  Di Carmine in coppia con Cianci.

Modulo speculare per Pazienza che schiera Ghidotti tra i pali; Cionek, Cancellotti e Frascatore sono i centrali difensivi. A centrocampo agiscono D’Ausilio, De Cristofaro e Armellino. Liotti a sinistra e Ricciardi a destra sono i due laterali. In avanti la collaudata coppia Patierno – Sgarbi.

Il primo passo è compiuto, non è stato facile aver ragione dei lupi irpini che avevano incanalato la gara sui binari di un sostanziale equilibrio.

L’avvio dei rossazzurri è prepotente e subito la retroguardia campana va in apnea rischiando di restare in inferiorità numerica per un fallo commesso da Cancelotti su Di Carmine lanciato a rete. L’arbitro mostra il cartellino rosso al difensore irpino, poi dopo un lungo consulto, il Var corregge il tiro ed il colore del cartoncino cambia, solo giallo, tra i mugugni degli etnei.

Il gioco riprende dopo oltre due minuti di stop con un calcio di punizione che porta al tentativo di Cianci, conclusione che si perde a lato.

Il Catania spinge, gestisce il gioco, Zammarini ci prova da fuori, tiro deviato in angolo. Intorno al 10’ gli ospiti escono dal guscio e provano la conclusione con Sgarbi, palla sull’esterno della rete. I rossazzurri mantengono un certo predominio territoriale ma fanno fatica a trovare la profondità in proiezione offensiva nella retroguardia irpina che, intanto, ha avanzato il proprio baricentro.

Alla mezzora si rivedono gli etnei con Tello, conclusione a fil di palo  dopo una deviazione e palla in angolo. Sul corner susseguente Patierno salva a due passi dalla linea di porta un colpo di testa di Monaco.

Calano i ritmi nella fase finale del tempo, ma sono i lupi nei minuti di recupero a farsi pericolosi con D’Ausilio che prova la botta dalla distanza, conclusione insidiosa che trova l’opposizione di un attento Furlan.

In avvio di ripresa cambio prudenziale di Pazienza che inserisce Rigoni al posto dell’ammonito Cancellotti.

I lupi si fanno vedere in avanti, trovano un varco sulla sinistra con D’ausilio, fermato tempestivamente da Quaini in anticipo.  Risponde il Catania con un paio di iniziative che producono solo due calci d’angolo consecutivi, ma senza esito.

Al 51’ folata offensiva dell’avellinese  Sgarbi sulla destra, traversone al centro abbrancato in due tempi da Furlan.

Primo cambio anche per Zeoli che sostituisce Cicerelli, affaticamento muscolare, con Marsura.

Qualche minuto dopo sugli sviluppi di un corner sono gli ospiti a farsi pericolosi, con una conclusione a centro area che Tello, sulla traiettoria, respinge.

Altri cambi per Zeoli: Ndoj e Kontek al posto di Zammarini e Tello per dare nuova energia alla squadra.

Al 63’ buona occasione per Di Carmine in area irpina, la sua pronta conclusione di sinistro sibila a lato.

Intorno al 70’ cambia anche Pazienza: dentro Tito per Liotti e l’ex Rocca per D’Ausilio.

Il Catania ci crede e stringe i tempi alla ricerca della svolta che arriva al 71’ sugli sviluppi di una azione insistita dei rossazzurri che recuperano palla con Kontek, subito in avanti per Welbeck, di prima il suggerimento in verticale per Cianci che al limite dell’area, controlla si gira e lascia partire un tracciante all’angolino sinistro di Ghidotti che nulla può. E’ il vantaggio che fa esplodere di gioia il Massimino.

L’Avellino accusa il colpo, il Catania sfiora il raddoppio con un piazzato preciso e potente di Castellini su punizione dai trenta metri che Ghidotti intercetta, stendendosi in tuffo sulla sua sinistra e deviando il pallone in angolo.  

Ultime sostituzioni operati dai due tecnici. Pazienza cambia il fronte d’attacco:Russo e Gori rilevano Patierno e Sgarbi tra gli irpini, rispondono gli etnei con Chiarella e Celli che rimpiazzano Cianci e Castellini.

I minuti finali riservano alcune fiammate dei rossazzurri in ripartenza, Chiarella viene fermato da Cionek fallosamente, giallo per il giocatore campano.

Sull’altro versante è Russo a  cercare l’incursione lungo la fascia contrastato in scivolata da Quaini, secondo l’arbitro in maniera irregolare, giallo anche per il numero 16 rossazzurro.

Allo scadere dei 5’ di recupero scatta il contropiede etneo, Marsura lancia in verticale per Ndoj che sta per involarsi ma viene fermato, incredibilmente, dal triplice fischio del signor Crezzini che sancisce la fine delle ostilità tra il disappunto dei rossazzurri in campo e sugli spalti.

Alla fine applausi e cori di incitamento alla squadra che raccoglie e ricambia col giro di campo.

Ora l’attenzione si sposta sulla gara di ritorno. Sabato al Partenio-Lombardo si prevede battaglia, l’Avellino adesso non può più contare sul bonus  ottenuto dal miglior piazzamento che gli consentiva di giocare disponendo  di due risultati su tre a favore, cosa che invece  torna buono al Catania, anche se il vantaggio è minimo. I rossazzurri, in pratica, non debbono perdere gara due o comunque fare in modo che la differenza reti complessiva sia favorevole.

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