Trovati con le mani nel sacco tre giovani intrufolati negli uffici comunali per derubare una macchinetta e trovare un misero bottino

Articolata attività info-investigativa dei Carabinieri della Sezione Operativa di Gravina di Catania contro i furti all’interno di abitazioni e uffici pubblici, che ha consentito di bloccare l’azione criminale di una banda composta da tre ragazzi.

I militari infatti, al termine di una serrata indagine, hanno arrestato in flagranza per “furto aggravato in concorsodue giovani di 23 e 21 anni, il primo con precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, denunciando al tempo stesso a piede libero anche il “palo”, anch’esso 21enne. Tutto è partito nella notte, intorno alle 03.00, quando i tre, a bordo di un citycar, sono stati notati dai Carabinieri mentre si aggiravano con atteggiamento guardingo nei pressi di via Ettore Majorana a Tremestieri, dove si trovano diversi edifici pubblici, tra cui il Comando della Polizia locale, gli uffici demografici del Comune e l’Istituto scolastico “De Amicis”.

Seguendoli a distanza in modo da non farsi scorgere, i militari hanno così potuto osservato i movimenti del gruppetto, che dopo aver parcheggiato la vettura in posizione defilata, con il muso rivolto verso la strada, pronta velocemente a muoversi, si è separato. Difatti mentre uno dei tre è rimasto nel mezzo per fare da “palo”, gli altri due giovani hanno proseguito a piedi per introdursi in maniera furtiva all’interno del plesso comunale, da cui sono usciti dopo una manciata di minuti, correndo verso il complice fermo in macchina. Tuttavia, subito prima che la coppia potesse salire sull’automobile e scappare, pensando di averla fatta franca, è scattato il blitz dei Carabinieri, che con loro stupore li hanno bloccati, identificati e perquisiti, trovando loro addosso sia il provento del reato, circa 25 euro in monete, sia un grosso cacciavite, utilizzato poco prima per compiere materialmente lo scasso.

Nella macchina, assieme al complice, anch’egli colto di sorpresa dai militari, sono stati poi recuperati numerosi altri strumenti atti allo scasso come grimaldelli, chiavi inglesi e un taglierino, tutti ben occultati sotto la tappezzeria, mentre nel bagagliaio è stato scoperto addirittura un flex con filo a corrente e lama inserita, visivamente già utilizzata. Messa in sicurezza la situazione, si è quindi passato a esaminare la scena del furto, ricostruendo la dinamica dell’azione criminale. I due ladri infatti, avuto accesso a due diversi locali dei servizi demografici spaccando le relative porte d’ingresso, avevano forzato due distributori automatici, portandosi via il contenuto in denaro.

I tre soggetti sono stati quindi condotti presso gli uffici della Compagnia di Gravina di Catania, dove il ventunenne che aveva agito come “palo” è stato deferito a piede libero, mentre gli altri due sono stati arrestati e sottoposti, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, agli arresti domiciliari in attesa di direttissima.

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