Tasse triplicate sulle sigarette: oltre 200 milioni di vite salvate

Triplicare le tasse sulle sigarette: un metodo persuasivo per far abbandonare il vizio del tabacco e un disincentivo a fumare la prima “bionda” per i più giovani

Moltiplicare le tasse sulle sigarette per tre potrebbe ridurre di un terzo il numero dei fumatori.

Se, come diceva Benjamin Franklin, ‘Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse’, le seconde potrebbero aiutare a scongiurare la prima. Ritoccando al rialzo il costo del tabacco, infatti, potrebbero essere salvate 200 milioni di vite. Ad affermarlo è uno studio dell’Università di Toronto, pubblicato dal New England Journal of Medicine.

Il calcolo è stato fatto sulla base di una revisione delle ricerche precedenti nel campo. Un aumento così sostenuto provocherebbe in alcuni Paesi il raddoppio del prezzo dei pacchetti e una diminuzione della differenza di prezzo tra le marche più costose e quelle economiche, spingendo le persone non a fumare le sigarette che costano meno ma a smettere o non iniziare’, spiega Prabhat Jha, autore principale della ricerca.

Il discorso, sottolinea il ricercatore, vale soprattutto per i Paesi a medio e basso reddito, ma il beneficio sarebbe in assicurato anche per quelli occidentali. ‘Perché raddoppiare il prezzo delle sigarette negli Usa, per esempio, eviterebbe circa 70mila morti l’anno, generando comunque un introito aggiuntivo per lo Stato di 100 miliardi di dollari’. Un bel po’ di morti per cancro in meno! Si ridurrebbe di un terzo il numero di fumatori, prevenendo in questo secolo almeno 200 milioni di morti per tumori ai polmoni e altre patologie legate a questo vizio.

È vero che diminuirebbero bruscamente gli introiti diretti per lo Stato, ma è altrettanto certo che verrebbero compensati da una spesa sanitaria decisamente inferiore. Ma riusciranno gli accaniti fumatori a rinunciare alle tanto agognate sigarette, pensando di più alle loro tasche (quindi, alla loro salute)?

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