Serie C, il Catania in balìa degli eventi si prepara al rush finale: la situazione in zona i playout

Dopo la sconfitta esterna con la Turris il Catania rischia grosso. Il punto sulla situazione playout.

Fonte immagine Facebook – pagina ufficiale Catania FC

Ventotto febbraio 2024, al “Massimino” il Catania ribalta il Rimini e accede alla finale di Coppa Italia di Serie C. Tifosi e calciatori rossazzurri festeggiano non solo l’accesso alla finale della competizione, ma anche la concreta possibilità di qualificarsi ai playoff da “terzi in classifica” in virtù dell’altra finalista, il Padova stabilmente secondo nel suo girone. Sembra il punto di svolta di una stagione maledetta, nella quale il Catania non ha mai trovato la tanta agognata continuità di risultati, così come la piena integrità tattica, fisica e mentale. 

Poco meno di un mese dopo, però, la musica torna a farsi cupa. Il successo in semifinale non ha sortito gli effetti sperati. Dopo il 5-2 rimediato ad Avellino cambia di nuovo la panchina; Lucarelli fuori, Zeoli dentro fino a fine stagione. Dal rientro dell’ex difensore rossazzurro gli etnei hanno raccolto: una vittoria, un pareggio e due sconfitte tra campionato e Coppa Italia. L’ultima, contro la Turris, ha portato il Catania ai confini della zona playout del Girone C, distante ora solo tre punti.

Se a questo aggiungiamo la delicata situazione legata ai fattacci di Padova e il rischio di giocare più di una sola partita a porte chiuse, il morale in casa etnea non è proprio alle stelle. Allo stesso tempo, però, il Catania deve rimettere insieme i pezzi e salvare il salvabile, ripartendo dagli aspetti positivi emersi da queste prime partite a marca Zeoli (i cambi, per esempio) in vista del rush finale della regular season.

Playout Serie C, facciamo chiarezza

A 5 giornate dalla fine della regular season del Girone C di Lega Pro sono 5 le squadre coinvolte nella corsa playout: Monterosi Tuscia, Virtus Francavilla, Monopoli, Turris e Catania. Le motivazioni, però, sono diverse. Se i rossazzurri puntano a stare fuori dalla zona playout per avere una chance ai playoff, Turris e Monopoli hanno l’obiettivo di tirarsi fuori dalle ultime 5 posizioni in classifica e, allo stesso tempo, devono guardarsi dal riemergere della Virtus Francavilla per quanto riguarda la salvezza. Dall’altro lato, il Monterosi Tuscia punta a disputarli i playout per avere la possibilità di salvarsi. 

Al momento, infatti, la vittoria della Turris ha paradossalmente favorito il cammino claudicante del Catania. La sconfitta del Monterosi nello scontro diretto contro la Virtus Francavilla ha fatto sprofondare i laziali a -9 dai campani. Secondo regolamento, gli slot di classifica coinvolti nei playout riguardano le squadre che si classificano dal 16esimo al 19esimo posto. Se il campionato dovesse concludersi domani i playout non verrebbero neanche giocati, dato che la distanza tra la penultima in classifica e la quintultima è al momento di 9 punti, uno solo in più rispetto al massimo di 8 necessari per lo svolgimento delle partite che stabilirebbero le ultime due retrocesse del Girone C.

Ovviamente, si tratta di una situazione ancora in bilico. Il campionato 23\24 e la Serie C in generale è stata sempre teatro di cambiamenti repentini e improvvisi in classifica generale. Gli obiettivi per le 5 squadre coinvolte, dunque, rimangono gli stessi. A 5 giornate dalla fine il Catania non è ancora certo dei playoff.

Come stanno le squadre in zona playout?

Una caratteristica che accomuna tutte e 5 le squadre coinvolte nella corsa per evitare (o giocare) i playout è che nessuna di queste ha in panchina lo stesso allenatore di inizio stagione.

Analizziamo il momento delle dirette avversarie del Catania.

Monterosi Tuscia

I laziali hanno cambiato ben tre allenatori nel corso di questa stagione. L’ultimo arrivato è Cristiano Scazzola. Dal suo arrivo il Monterosi ha cambiato passo, racimolando 12 punti. Pesano i punti persi nelle precedenti due gestioni e l’ultima pesante sconfitta contro la Virtus Francavilla, diretta avversaria. Costanza e risultati di livello (come i pareggi contro Avellino e Catania o la vittoria contro il Crotone) hanno quantomeno portato il Monterosi a sperare fino alla fine di potersi giocare la salvezza con i playout.

Virtus Francavilla

Anche la Virtus Francavilla ha cambiato più di un tecnico nel corso della stagione. Da Villa a Occhiuzzi a novembre, da Occhiuzzi a Villa a febbraio. Il rientro di Villa sembra avere dato nuova linfa ai pugliesi. Otto punti in 7 partite, pareggi importanti come quello contro l’Avellino e una vittoria fondamentale contro il Monterosi. La Nuovarredo Arena si è trasformata in un vero e proprio fortino per la Virtus Francavilla. Tutti gli 8 punti guadagnati nel Villa-bis sono arrivati, infatti, tra le mura amiche. La salvezza è distante appena 3 punti.

Monopoli

Dopo la deludente gestione Tomei, il Monopoli a gennaio ha chiamato per la propria panchina Roberto Taurino, ai tempi reduce dalla brutta esperienza di Monterosi. I pugliesi, dopo le importanti cessioni di Starita e Viteritti, hanno faticato a carburare. Da fine febbraio in poi, però, la situazione cambia.

Dal pareggio esterno contro la Virtus Francavilla, i biancoverdi hanno inanellato 6 risultati utili consecutivi con la ciliegina della vittoria di misura in casa del Benevento. Taurino è riuscito a far ritrovare equilibrio a una squadra che fino a un mese fa sembrava spacciata.

Turris

La cura Menichini, subentrato a Caneo a fine gennaio, sta dando i suoi frutti anche in casa Turris. Dall’avvicendamento in panchina dell’ex tecnico della Salernitana, i campani non hanno mai perso in casa. Sono 14 i punti conquistati all’”Amerigo Liguori”, gli ultimi tre proprio contro il Catania. Il cambio di passo dato dal tecnico di Ponsacco (Pisa) riguarda soprattutto la fase difensiva, vero tallone d’Achille di una squadra che nel corso della stagione ha sempre fatto vedere un buon calcio.

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