Oceano sotto i ghiacci di Encelado. Fonti idrotermali calde: le nuove culle della vita attorno a Saturno

Trovate sorgenti di acqua calda nell’oceano nascosto di Encelado, un satellite naturale di Saturno.

La vita oltre la Terra è davvero possibile? Sembrerebbe di sì.
Secondo la scoperta condotta da Sean Hsu dell’Università del Colorado a Boulder e pubblicata sulla rivista Natur, un enorme massa d’acqua calda avvolge completamente una delle lune di Saturno, Encelado, satellite nascosto sotto uno spesso strato di ghiaccio. 

Esistono quindi ‘culle’ della vita, fonti idrotermali calde simili a quelle terrestri su questo satellite nel quale è stato recentemente scoperto un oceano nascosto sotto la superficie: a rivelarlo sono dei microscopici granelli identificati nello spazio intorno a Saturno dalla sonda Cassini, nata dalla collaborazione fra la Nasa e le agenzie spaziali di Europa (Esa) e Italia (Asi). La sonda aveva già acquisito dati rilevanti nel 2005, rispondendo a dubbi e quesiti aperti dalle sonde Voyager, grazie a diversi sorvoli ravvicinati che hanno rivelato elementi in più riguardo la superficie del satellite e l’ambiente.

L’ormai noto satellite naturale di Saturno venne scoperto il 28 agosto del 1798 da William Herschel, periodo storico particolarmente significativo per scoprire “altri mondi” oltre la terra. 

L’esistenza di un oceano su questa luna era stata scoperta dal gruppo italiano dell’università Sapienza di Roma guidato da Luciano Iess, ma non era chiaro quanto fosse vasta la massa d’acqua. Adesso lo studio pubblicato sulla rivista Icarus e condotto nell’Università Cornell di New York, dal gruppo di Peter Thomas, rivela che l’oceano nascosto di Encelado è enorme e potrebbe nascondere delle culle per la vita.
Finora non sapevamo se l’oceano nascosto di Encelado fosse globale oppure concentrato solamente sotto il polo Sud“, ha spiegato all’ANSA Iess. “Il nostro lavoro – ha aggiunto – aveva evidenziato un’anomalia gravitazionale nella regione polare e ciò ci ha spinto a ipotizzare la presenza di acqua liquida, un mare circa 45 volte più grande del lago di Garda“. I nuovi dati che indicano come l’oceano di Encelado sia molto più vasto di quanto si credesse sono il risultato di un lavoro durato anni, basato sulle foto della superficie della luna scattate dagli strumenti dalla sonda Cassini, nata dalla collaborazione fra Agenzia Spaziale italiana (Asi), Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Nasa.

Rappresentazione grafica delle sorgenti di acqua calda che attraversano l’oceano nascosto sotto i ghiacci di Encelado (fonte: NASA/JPL-Caltech)

Dall’analisi delle immagini è emersa un’altra particolarità di Encelado: il ‘guscio’ di non ha una velocità costante e questo effetto si deve allo ‘scivolamento’ della crosta ghiacciata generato dalla presenza di uno strato liquido sottostante. “Tutto ciò non fa che dimostrare ulteriormente quanto Encelado sia un oggetto straordinariamente interessante“, ha commentato Iess. Un altro recente studio aveva dimostrato che il fondale oceanico fosse ricco di fonti idrotermali, fuoriuscite di acqua molto calde identiche a quelle che avrebbero fatto da culla alle prime forme di vita della Terra. 

Cassini – ha aggiunto il ricercatore – ha fatto un grandissimo lavoro, ma non potrà dire se Encelado nasconda forme di vita. Tra pochi giorni si saprà se la Nasa deciderà di dare il via a Encelado Life Finder, una sonda dotata di spettrometri capaci di vedere molecole organiche complesse, ossia le ‘firme’ della vita“.

(fonti web NASA/Ansa.it)

 
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