Le farfalle, meravigliose trappole naturali

Dimenticatevi le colorate ali di seta che ispirano la fantasia delle favole: le farfalle, gli insetti per definizione i più belli del mondo posseggono ghiandole del veleno che secernono sostanze di cui si servono per paralizzare o uccidere le prede per difesa contro i predatori. Pur non essendo di regola aggressive nei confronti dell’uomo, se vengono calpestate o disturbate, o se avvertono la presenza umana come minacciosa per la prole, si difendono mordendo o pungendo l’intruso ed inoculandogli il liquido velenoso. Questo agisce di solito localmente (per lo più come necrotizzante), ma in alcuni casi può anche provocare un avvelenamento generale.

Ce ne sono tante farfalle velenose che mimetizzano il loro aspetto killer: la farfalla cobra o Atlante, che vive nelle Indie Orientali e ha la testa di un cobra disegnata; la farfalla Thecla che finge d iavere la testa al posto del ventre; oppure le farfalle Moncarda munite di veleno che le rendono non commestibili…eh si, perché alcuni si cibano anche di questi insetti: in India o in Giappone, per esempio la cultura culinaria prevede la presenza di questi animali prelibati nelle cucine.

E’ curioso constatare inoltre che anche tra le farfalle vigono controllo del territorio e regole d’accoppiamento: i maschi, per esempio, sono sempre in cerca di farfalle ‘vergini’, le quali dopo un assiduo corteggiamento, vengono acciuffate al momento di uscire dalla crisalide! Tra le farfalle ‘Heliconius’ l’impazienza è tale che il maschio aspetta tra le crisalidi nell’attesa che essi si schiudano onde evitare che la preda venga defraudata prima del tempo utile! Quando la farfalla comincia a dimenarsi per rompere l’involucro sono talmente eccitate che aprono con forza il ‘clasper’  per accoppiarsi subito dopo…Dato che la pupa non è ancora uscita dallo stadio di ‘crisalide’ questo atto viene definito ‘stupro pupale’. Scherzi a parte, il biologo Robert Dudley dell’Università della California di Berkeley, ha studiato a lungo questi magnifici insetti, distinguendo il ‘volo lungo’ da quello ‘corto’: quello lungo o lento trova la sua ragione nel fatto che se gli uccelli predatori le riconoscono si guardano bene dal metterle in bocca tale è il veleno presente nel loro corpo. La farfalla ‘gufo’ per esempio, ha le ali ripiegate in se stesse per camuffarsi dal predatore.

La Tate Gallery di New York, ha inaugurato un ‘In and out of love’ in cui novemila farfalle volano in 2 stanze senza finestre: gli esemplari utilizzati sono i Gufo ed Heliconius, che durano mediamente nove mesi; purtroppo, però i visitatori ne calpestavano circa quattrocento a settimana e da qui, le proteste degli animalisti.

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