Con il volto sfigurato Laxmi Agarwal è la testimonial per il brand di abiti tradizionali indiani di Viva n Diva
“La bellezza non è nel viso. La bellezza è nella luce del cuore” (cit. di Khalil Gibran), lo sa bene chi conosce la nuova testimonial per la campagna “Face of courage” di abiti tradizionali indiani di “Viva n Diva” Laxmi Agarwal. La ragazza venne sfregiata perché rifiutò un suo pretendente di trentadue anni, quando lei ne aveva solo 15.
Purtroppo quanto è successo a Laxmi non è un caso isolato, ma appartiene alla tradizione indiana, dove lei è nata e tutt’oggi vive. Le donne indiane subiscono la cosiddetta “vitriolage”, un’aggressione con acido per sfigurare, mutilare, torturare o ucciderle. Tutto ciò accade a causa di un rifiuto a un pretendente o perché sono state trasgredite le leggi morali della famiglia , quindi “disonorate”. Le sopravvissute hanno conseguenze non solo a livello fisico (viso e corpo deturpato o perdita di alcuni organi), ma anche problemi psicologici: forti attacchi di ansia e di depressione a causa di un abbassamento di autostima e coscienza di sé, rendendole anche dipendenti da altre persone perché non riescono a avere una vita sociale.
Per Laxim da quel momento non inizia solamente il suo calvario, ma anche la dura battaglia affinché questo tipo di tortura venga estirpata, diventa così una delle attiviste dell’associazione Stop Acid Attacks fondata nel 2013 da Alok Dixit, porta avanti lo sciopero della fame insieme ad altre socie e riesce a presentare alla Corte Suprema India una petizione di 27.000 firme, per fermare la vendita degli acidi.
I giudici della Corte hanno apportato delle modifiche alle leggi esistenti dichiarando che il reato di vitrolage è punibile con dieci anni di carcere, hanno aumentato i controlli sulla vendita dell’acido solforico, anche se è facile il suo reperimento (la vendita viene fatta su strada e il costo è di 40 centesimi). Inoltre il governo dovrà dare alle vittime sfigurate una cifra pari a 5.000 dollari e avere un’assistenza medica gratuita presso gli ospedali privati per l’interventi di chirurgia plastica. Ancora oggi, si registra una lenta diminuzione di aggressioni con l’acido e un aumento di denunce. Nel 2014 la Fondazione Internazionale di Sopravvissute all’acido (ASTI) fornisce dei dati in cui si riportano 309 denunce di donne vittime di acido, di cui la metà minorenni, alle autorità e sono stati arrestati 200 aggressori.
Con la campagna indetta dalla Viva n Diva “Face of courage – Viso coraggioso” ha come obiettivo quello di dare fiducia alle vittime per mostrarsi in pubblico senza vergogna. Non è un caso che abbiano scelto proprio Laxmi, una ragazza molto forte che ha saputo combattere per cambiare la condizione della donna in India, diventando così modello d’ispirazione per molte ragazze sfigurate. Questa campagna è stata realizzata con la collaborazione della Rego Advertising (agenzia pubblicitaria) e la fondazione Stop Acid Attacks.
Oggi Laxmi vive con il suo compagno Alok Dixit e hanno un bambino, entrambi hanno deciso di non sposarsi sfidando la società, comunque le loro famiglie hanno accettato la decisione di non sposarsi. Lei dirige la fondazione Chaanv e ha ricevuto nel 2014 il premio Internazionale Women of Courage consegnato dalla first lady Michelle Obama.