Festival InterSezioni: atmosfere intime e minimaliste del dialogo tra il pianoforte di Damiano Davide e il violoncello di Cecilia Costanzo

Venerdì 15 marzo al CUT-Centro Universitario Teatrale di Catania il festival diretto da Giovanni Sollima e organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana propone “Musica dal silenzio” del pianista napoletano e della violoncellista italo-giapponese.

La programmazione  del festival InterSezioni  prosegue  al CutCentro Universitario Teatrale di Catania venerdì 15 marzo alle ore 20.30 con “Musica dal silenzio”, concerto del  pianista napoletano Damiano Davide e della violoncellista italo-giapponese Cecilia Costanzo. «Il programma della serata è incentrato sull’intimità che riesce ad instaurarsi tra il violoncello ed il pianoforte – dice Damiano Davide -. Eseguiremo alcune mie composizioni minimaliste e dalle liriche molto intime, tra cui “Elegia” in prima assoluta, e brani di altri compositori contemporanei allineati a questo tipo di atmosfere. L’idea da cui muove il progetto è che la musica nasce sempre dalle suggestioni dettate dal silenzio».

Il programma si aprirà con quattro brani di Damiano Davide (Cold Spring, Elegia, Sikelia e Nostos) e proseguirà con l’esecuzione de Il bell’Antonio di Giovanni Sollima, Fenestra ca lucive di anonimo, Fratres di Arvo Part e Louange a l’eternité de Jesus di Oliver Messiaen. La serata si concluderà con l’esecuzione di Fibonacci di Damiano Davide e Spiegel im spiegel di Arvo Part. Il festival incentrato sulle nuove musiche, sulle prime esecuzioni e sui lavori dei nuovi compositori, nato dalla collaborazione tra il violoncellista Giovanni Sollima e il compositore Giovanni Ferrauto, è organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana grazie al finanziamento del Ministero della Cultura e alla collaborazione dell’Università di Catania e del Teatro Massimo Bellini di Catania.

Per offrire soprattutto ai più giovani l’opportunità di fruire di questa nuova creatività, trasversale e libera da ogni vincolo, il festival Intersezioni riserva agli studenti dell’Università di Catania e del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania un biglietto d’ingresso con prezzo simbolico.

Damiano Davide. Napoletano classe 1987, dopo essersi diplomato in pianoforte e in composizione al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli con il massimo dei voti e la lode, nel 2013 viene ammesso al corso di Alto perfezionamento in direzione d’orchestra dell’Accademia Internazionale di Imola sotto la guida di Marco Boni. L’interesse crescente per l’opera lirica si concretizza nel 2016 quando viene ammesso al corso di perfezionamento in repertorio “verdiano” del Teatro Comunale di Bologna al Festival Verdi di Parma e Busseto. In seguito partecipa come maestro collaboratore ai corsi della Scuola dell’Opera del Teatro Comunale di Bologna (Renato Palumbo, Richard Barker, Giulio Zappa). Lo studio della direzione d’orchestra, in particolare dedicata al teatro d’opera, viene ulteriormente perfezionata grazie alla guida di Bruno Aprea, ma soprattutto di Maurizio Arena, con il quale ha la possibilità di approfondire diverse partiture del repertorio italiano e grazie al quale ha la possibilità di debuttare come direttore in “La Sonnambula” di Vincenzo Bellini nel 2018 a Orvieto. Nel settembre 2022 viene selezionato tra i partecipanti attivi della prima masterclass in direzione d’orchestra del M° Daniel Oren al Teatro Verdi di Salerno. Ha diretto l’orchestra dell’Opera Royale de Wallonie – Liège, Orchestra del Teatro Verdi di Salerno, Imola Chamber Orchestra, Orchestra “San Pietro a Majella”, Orchestra dei solisti siciliani, Orchestra Spazio Musica e Ensemble Strumentale “Lo Scrigno” di Roma.

Come compositore è risultato vincitore nel 2014 del premio “Fondazione Terenzio Gargiulo” dedicato ai giovani compositori del Conservatorio San Pietro a Majella con il brano “Musica per 13” per orchestra da camera e i concorsi di composizione per musica vocale del Rotary Club Napoli negli anni 2012, 2013 e 2014. È autore delle musiche di scena per il “Riccardo III – da un’idea di W. Shakespeare” di Antonio Lepre, pièce teatrale messa in scena a Roma e a Napoli nel 2014. Il suo brano per orchestra d’archi “Mattina”, ispirato al componimento poetico di Giuseppe Ungaretti, è stato presentato nel Novembre 2017 a Urbino in occasione del convegno nazionale dedicato ai poeti ermetici italiani. Nel 2018 le Edizioni San Pietro a Majella pubblicano un CD contenente il suo brano per orchestra di fiati “Dialogo”, composto ed eseguito nel 2013 in occasione del convegno internazionale di studi dedicato alla figura di Carlo Gesualdo da Venosa. Nel 2021 ha pubblicato un album di brani inediti di musica da camera sperimentale, intitolato “Mirror” e pubblicato da Apogeo Records per le edizioni Upside Srl. I brani dell’album hanno costituito la colonna sonora del documentario trasmesso su SkyArte nell’Aprile 2021, intitolato “Le Catacombe di Napoli”.

Ha recentemente intrapreso un’intensa collaborazione con il violinista e compositore Lino Cannavacciuolo, con il quale ha lavorato alla realizzazione del CD “Formae”, pubblicato nella primavera del 2021, e nel quale sono presenti brani del Settecento Napoletano riorchestrati per un organico moderno. Del 2022 è invece la pubblicazione dell’album “Duo”, una raccolta di brani per violino e pianoforte. Attualmente ricopre l’incarico di Maestro Collaboratore al Teatro Massimo V. Bellini di Catania dove lavora dal Settembre 2018 dopo essere risultato vincitore dell’audizione indetta dall’ente lirico nel Novembre 2017. Ha collaborato con direttori come Gianluigi Gelmetti, Fabrizio Maria Carminati, Antonio Pirolli, Tiziano Severini, Gianna Fratta, Beatrice Venezi e registi come Leo Nucci, Davide Livermore, Leo Muscato, Pierluigi Pizzi, Dante Ferretti, Giandomenico Vaccari.

Cecilia Costanzo. Nata a Cantù nel 1998 da genitori cantanti lirici, ha studiato prima pianoforte e poi violoncello all’Istituto Musicale Vincenzo Bellini di Catania nella classe del  M° Maurizio Salemi, conseguendo la laurea di II livello con il massimo dei voti. Alla sua  formazione hanno contribuito masterclass tenute da personalità di prim’ordine nel panorama musicale europeo tra cui Martin Lohr (primo violoncello dei Berliner Philarmoniker), George Georgescu (primo violoncello del Maggio Musicale Fiorentino), Andrea Waccher (primo violoncello Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania), Diego Romano (Concertino Accademia Santa Cecilia), Alessio Pianelli, Enrico Dindo. Ha preso parte a numerose orchestre giovanili come l’Accademia dell’Opera di Roma e successivamente anche orchestre come il teatro massimo Vincenzo Bellini di Catania, Teatro Vittorio Emanuele di Messina, il Teatro lirico sperimentale di Spoleto collaborando con artisti del calibro di Anna Kravtchenko, Andrej Baranov, Stefano Pagliani, Marta Argerich, Giovanni Sollima, Carlo Palleschi, Donato Renzetti, Alberto Ferro, Gianna Fratta, Eckehard Stier in prestigiose cornici . Completa il suo percorso musicale un’intensa attività cameristica, dal duo, al trio con pianoforte, al quartetto. Attualmente frequenta l’accademia di musica di Pinerolo con il M°Patrick Demenga e l’accademia di musica “avos” a Roma con i maestri Alessio Pianelli e Diego Romano

Il festival Intersezioni prosegue giovedì 21 marzo al Teatro Sangiorgi con la prima esecuzione assoluta del fotodramma “Tecla la Rossa. Ossia l’affaire Giuliano” di Giovanni Grasso, registra e docente di arte scenica al Conservatorio Bellini di Catania, musicato dal pianista e compositore Simone Zappalà.

Informazioni e prenotazioni  tel. 3920889640 (ore 10-13 e ore 16.30-20). Biglietteria online: www.yeventi.com (posti limitati, prenotare a cps@cpsmusic.com).

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