Drink Cabaret al MA di Catania …con Musica e Comicità

Fabrizio Casalino, classe 70, mentre si laurea in giurisprudenza, nel ’96, pubblica un cd con la Polygram, intitolato “Come un angelo”, arrivando secondo al “Disco per l’estate ‘97” con la canzone omonima.

Nel 1998 “Come un angelo” viene tradotta in spagnolo e pubblicata in 11 nazioni dell’area sudamericana. Nello stesso anno Fabrizio Casalino si esibisce in Argentina, Venezuela, Uruguay. Passa sei mesi a Nashville, scrivendo canzoni country accanto ad autori americani.

La sua canzone “Sapevo il Credo” viene pubblicata sul cd “Scaramante” di Cristiano De André.

Nel 1999 rientra in Italia e scopre la propria “vena comica”, esordisce nei Cavalli Marci, poi in televisione a Bulldozer nel 2003, con il personaggio di Giginho, cantante brasiliano con la maglietta della nazionale verdeoro armato di chitarra e dolci melodie con testi caustici.

Partecipa alle prime otto edizioni di Colorado, con spietate parodie dei cantautori (Consoli, Vasco, Concato, Jovanotti, D’Alessio) e Pubblicità Progresso inquietanti. Incontra la Gialappa’s BandMai Dire Martedì e Mai Dire Grande Fratello dove inventa Mirko, prototipo dell’adolescente viziato e buono a nulla, nemico degli adulti “obsoleti e sumeri”.

Nella scorsa edizione di Glob Spread ha interpretato il ministro Corrado Passera e il cardinale Angelo Bagnasco. Si vanta di aver firmato due volte la copertina di Ballarò.

La sua canzone “Finale in Dissolvenza” chiude l’album Duets, di Mario Biondi.

Nell’edizione del 2012 è tornato a Colorado in veste di monologhista e sempre nello stesso anno ha vinto il premio Bindi.

  

 Ci sono luoghi preposti al sano divertimento, ci sono luoghi perfetti per socializzare, ci sono luoghi dove la cultura è di casa, infine ci sono luoghi dove tutto questo è fuso in un naturale mix.

Catania, da diversi anni ormai, è una fucina di movida e il MA (Musica Arte), sofisticato club ricavato dalle ceneri di un vecchio magazzino di granaglie, è lo spazio ideale per tale compito.

Ecco che la Arts Promotion di Mario Russo ha ideato e prodotto una serie di quattro eventi denominati “Drink Cabaret”, unici nel proprio genere, un modo diverso di presentare una serata di cabaret al pubblico per poter coniugare il piacere di un drink con lo spettacolo e per creare un’ atmosfera di totale spensieratezza, allegria e interazione tra lo stesso pubblico e il comico, che alla fine dello spettacolo brinda assieme a tutti i presenti.

Il primo degli artisti che si è esibito è stato Fabrizio Casalino, il Giginho di Colorado Cafè e diverse altre trasmissioni televisive. Lo incontro durante le prove del suo spettacolo. Fabrizio si dimostra molto affabile e disponibile, decanta le qualità della nostra “porno” pasticceria, tanto lussuriosa quanto invitante e come un fiume in piena racconta le sue origini musicali e comiche, rammenta con un certo rimpianto “il tempo perduto” (così almeno afferma), gli anni di studio per raggiungere quell’agognata laurea in giurisprudenza, presa più per un piacere inconscio nei confronti del padre avvocato, che per una vera ispirazione professionale. La sua vita fin da piccolo rimane la musica, non riuscirebbe a vivere senza la sacra musa nel cuore che con il tempo trova il suo sfogo anche nell’umorismo e nella satira. Non nutro più alcun dubbio quando arriva sul palco: elegante nella sua camicia di seta nera domina la scena, la sua comicità è graffiante ed (un po’) irriverente.

Comincia con i propri cavalli di battaglia, imita, nelle diverse situazioni quotidiane, i più grandi cantanti da Concato a D’Alessio a Vasco, …un omaggio alla Sicilia viene inserito tramite le “voci” di due grandi della musica catanese, Carmen Consoli e Franco Battiato. Il pubblico catanese, anche se come dice Fabrizio, è di gusti difficili, risponde alla grande, è un continuo battere di mani e risate. Lo spettacolo dura oltre un’ora e il nostro artista si concede completamente, il suo linguaggio è abbastanza “colorito” ma tra gli spalti non sembra dar fastidio, crea anzi una atmosfera per certi aspetti piccante ed intrigante.

In seguito i monologhi toccano e rivisitano in chiave ironica molti dei più attuali argomenti, la crisi che avanza, i bamboccioni che rimangono in casa, i “misteri” della Fede e della famiglia di Nazareth, l’eterno dilemma che attanaglia il rapporto tra uomo e donna. 

Alla fine dell’esibizione tutti insieme, pubblico ed artista, a brindare e degustare un buon bicchiere di vino Rosso Etna, pensando già al prossimo appuntamento.

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