Diocesi di Acireale, Catania: Giornata delle comunicazioni sociali con “Oltre le Colonne d’Ercole, esplorando l’IA nel mondo digitale”

Domenica 12 maggio 2024, Ascensione del Signore. Don Arturo Grasso, Direttore UCS diocesi di Acireale e CESi: “Come gli esploratori che si spingono oltre i confini noti del mondo, con l’IA affrontiamo un territorio sconosciuto, ricco di potenziale e di pericoli”.

Le Colonne d’Ercole, nell’antichità, rappresentavano il limite del mondo conosciuto, oltre il quale, non plus ultra, si credeva ci fosse solo l’ignoto e il caos. Oggi, possiamo interpretare questa metafora alla luce delle sfide che l’uomo affronta nel mondo digitale e dell’intelligenza artificiale. Come le antiche colonne, l’IA è una frontiera che spinge i confini della conoscenza e delle capacità umane. È un territorio sconosciuto, ricco di potenziale ma anche di pericoli, che ci costringe a riconsiderare chi siamo e quale sia il nostro ruolo nel mondo.

Riflettendo, quindi, sulle Colonne d’Ercole nel contesto dell’IA, possiamo vedere un invito a scrutare nuovi orizzonti di possibilità e di conoscenza, ma anche a esercitare la prudenza e la saggezza nell’affrontare l’incognito. Come gli antichi navigatori, dobbiamo essere coraggiosi nel cercare nuove terre, ma anche consapevoli dei rischi che ciò comporta. Di fronte all’inesplorato, manteniamo salde le nostre virtù e i nostri valori. Dobbiamo essere guidati dal cuore e dalla sapienza, e non dalla paura. Solo così potremo superare la prova dell’IA e raggiungere nuove vette di progresso e realizzazione umana.

In foto Don Arturo Grasso

Il limite dell’IA risiede nella sua stessa natura: è un’opera dell’uomo, creata e guidata dalla nostra responsabilità e dalle nostre decisioni. Tuttavia, come ogni grande impresa, porta con sé pericoli che richiedono prudenza, accortezza e discernimento. Il messaggio del Papa in occasione della 58esima giornata mondiale per le Comunicazioni “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore: per una comunicazione pienamente umana”, assume quindi un significato particolare: nell’affrontare le sfide dell’IA, dobbiamo mantenere salda la nostra umanità, guidati dalla compassione, dall’etica e dalla consapevolezza della qualità che dà valore alla persona e al resto della sua esistenza.

La regolamentazione etica è, quindi, fondamentale per assicurare che l’IA sia al servizio dell’uomo e non viceversa. Il Parlamento europeo ha approvato negli scorsi mesi la normativa sull’intelligenza artificiale che cerca di assicurare protezione dei diritti e promozione dell’innovazione. In questo viaggio verso il “nuovo” digitale, facciamoci guidare dal cuore e dalla sapienza. Solo abbracciando la nostra umanità e rimanendo fedeli al nostro essere potremo navigare con sicurezza tra le Colonne d’Ercole dell’IA e costruire un futuro migliore per tutti. L’IA può essere un potente strumento per il nostro progresso, solo se guidata dalla sapienza del cuore e dalla consapevolezza dei confini dell’uomo, oltre ai quali non si può andare.

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