Intervista al pittore Eleazar Sanchez

Il pittore “visionario” che si è distinto anche in  prestigiose opere a sfondo religioso espone a Roma nella celebre Via degli artisti: VIA MARGUTTA. Ecco a voi Eleazar Sanchez!

Partiamo subito col dire quando e dove lei Eleazar sarà presente nella collettiva?

“Grazie Chiara Fici per questa possibità che mi dà di parlare della mia arte. Il progetto Margutta è una mostra collettiva d’arte contemporanea che si terra dal 15 al 28 LUGLIO presso la Galleria Dantebus Margutta in  Via Margutta 38 la strada degli artisti per eccellenza. La mostra sarà visibile 7 giorni su 7 con orario continuato. Sarà realizzato il catalogo con tutte le opere esposte presso la Galleria nel mese di Luglio; il catalogo sarà pubblicato sia in formato cartaceo che in formato ebook”.

Tante le motivazioni che spingono un pittore a partecipare a collettive o bipersonali; e lei, Eleazar perché ha deciso di essere presente in galleria  a Roma con un suo quadro?

“Ho ricevuto un invito dal comitato scientifico di selezione degli artisti per partecipare al progetto Margutta. In un certo ugual modo, quest’invito, significava per me un nuovo inizio dopo una parentesi di pausa. Ho voluto presentare “The South of the Endless Sea” proprio per il suo significato di rinascita”.

Come accennato nella risposta precedente lei ha deciso di intitolare il suo lavoro artistico con il nome di THE SOUTH OF THE ENDLESS SEA, un  titolo molto significativo e dai risvolti anche psicologici. Perché ?

“Quest’opera rappresenta, in un modo fantasioso, il cambiamento di sé stessi per “redimere” il mondo con un processo creativo della natura in connubio con il sacro e profano. Una allusione del processo di redenzione con un sistema simbolico e ciclico subordinato alla quadripartizione antropologica e cosmica. Un collegamento con I quattro elementi per raggiungere la sublimazione attraverso la trasformazione   dalla materia per arrivare alla coscienza della ciclicità dell’uomo attraverso la rinascita.”

Il Maestro Artista intimista e visionario, la sua espressione artistica mira a ritrarre la trasfigurazione della vita materiale e spirituale. Eleazar con i suoi tre diversi stili (surreale, sacro e astratto) riflette attraverso gli episodi della sua vita lasciando una finestra aperta di interpretazione per coloro che cercano, inconsciamente, di vedersi nel suo lavoro. La sua formazione artistica è una combinazione di tecniche di pittura classica e di sperimentazione personale. Nel 1997, dopo essersi diplomato con un professorato in arte presso l’Academia Bellas Artes, in El Salvador, inizia il suo viaggio artistico in America ed Europa acquisendo una profonda comprensione del simbolismo sociale e culturale, Eleazar si confronta con una dinamica e caotica realtà, che lo ispira a sperimentare ulteriormente con nuove tecniche espressive per dare vita ad immagini di inquietudine onirica che si fondono con l’illusione virtuosa della metropoli che avvolge. Nel 2002, il suo viaggio lo porta in Italia alla ricerca di una nuova illuminazione artistica. È in Sicilia che è attratto dal fascino maestoso e indolente della terra. Eleazar continua a costruire nuove sfide artistiche e visive, che a sua volta lo portano a vincere diversi premi e ad essere riconosciuto come voce surrealista in Italia e in Europa. Tra il 2004 e 2013, Eleazar trova un dialogo tra pittura e teatro dove progetta, dipinge e supervisionare la costruzione e decorazione d’installazioni scenografiche commissionate da entrambe organizzazioni, pubbliche e private. La reputazione di Eleazar come surrealista continua a prendere slancio in Italia e viene premiata con un Diploma Honoris Causa in “Classe di Pittura” presso l’Accademia Internazionale Città di Roma; la consegna è organizzata dall’Ambasciata della Repubblica di El Salvador a Roma in collaborazione con l’Istituto italo-latinoamericano di Roma (IILA) e l’Accademia Internazionale, Città di Roma, come strumento per riconoscere l’operato artistico di Eleazar con la mostra collettiva “El Salvador Oggi”, che mette in mostra la cultura salvadoregna all’estero. Nel 2008, Eleazar entra a far parte dell’Associazione Culturale L’Incontro di Camporeale. Lì, Eleazar diventa molto interessato alla società siciliana e inizia a contribuire come vignettista politico. Poco dopo, Eleazar è una voce nel clima politico della Valle Dello Jato e le sue vignette politiche sono una delle principali attrazioni del quotidiano “L’Incontro”. Nel frattempo, il suo stile pittorico surrealista diventa il ponte perfetto tra religione, arte con il lettore delle sue opere. In particolare, una delle prime opere sacre di Eleazar, una rappresentazione della Madonna del Fileremo. Nello stesso anno viene offerta una cerimonia in onore di Eleazar, in cui riceve la Distinzione d’Onore al Merito dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di El Salvador, per la diffusione internazionale della cultura salvadoregna attraverso la pittura. Durante la cerimonia, Eleazar dona due opere della Madonna “Virgen de la Paz” alle Ambasciate salvadoregne: presso la Santa Sede e presso la Repubblica Italiana, confermando ulteriormente Eleazar come una voce forte nell’arte sacra-contemporanea.  Nel 2014, Eleazar dipinge una delle più importanti opere religiose della sua carriera. Una pala d’altare commissionata dalla Cappellania Generale dei Migranti, con sede presso la Basilica di Santo Stefano Maggiore a Milano. L’opera è inaugurata il 23 maggio 2015 in occasione della Beatificazione dell’ormai Canonizzato, il Martire Mons. Oscar Romero, a cui il dipinto è dedicato per il suo martirio durante la guerra civile salvadoregna nel 1980. Nello stesso anno, Eleazar è invitato dall’Ambasciata salvadoregna a far parte della delegazione di rappresentanza per l’Udienza con il Papa Francesco in ringraziamento per la Beatificazione del Martire a cui pala d’altare fu dedicata. Durante la cerimonia, Eleazar, tramite il Rappresentante consolare, preseleziona un ritratto unico che ha dipinto del Beato Vescovo Romero a Sua Santità Papa Francesco. Il ritratto è ora parte della collezione privata del Vaticano. Nel 2016, Eleazar partecipa a una mostra nel Museo Diocesano di Piazza Armerina (Sicilia), in cui una serie di sue opere sono esposte per sei mesi, tra le quali una reinterpretazione del lavoro donato al Santo Padre Papa Francesco, riceve un altro titolo honoris causa per la classe di Pittura. Tale esposizione aiuta Eleazar ad acquisire maggiore notorietà, portando così a sponsorizzazioni in altre mostre in Italia e in Europa.  Nel 2017, Eleazar continua a partecipare a mostre personali e collettive che mostrano i suoi dipinti surrealistici e le sue opere culturali e sacre in tutta Italia e nel sud della Francia. Con una sete senza fine per la crescita e lo sviluppo artistico, la sua voce creativa continua a farsi strada attraverso una serie eclettica di stili che comprendono anche l’arte contemporanea, i ritratti e i paesaggi. Più recentemente, l’interesse di Eleazar si estende oltre la tela, infatti nel 2017 collabora a un progetto che unisce cibo e arte. La Bistro-gallerie Saley-Art  di Nizza, ha esposto le sue opere accendendo i clienti con piatti ispirati dai dipinti di Eleazar durante tutto l’anno 2017. Mentre il lavoro di Eleazar continua a farsi conoscere in Italia, Europa e America, è la sua capacità di creare emozioni nello spettatore attraverso la pittura che fa sì che il suo stile trascenda il linguaggio. Il suo desiderio incessante di creare risultati in una combinazione complessa di soggetti personali, provocatori e spirituali. Attraverso i suoi dipinti, Eleazar esprime la sua identità culturale in parallelo con il suo stesso senso di realizzazione personale in una voce singolare che riconcilia le sue passioni interiori con la sua visione illusionistica d’artista. Il suo lavoro è ora presente in collezioni private e pubbliche in 28 diverse città tra Europa e America. Nel 2018 collabora come Direttore Artistico freelance per l’Europa organizzando mostre a livello sia nazionale che internazionale, collabora come Art Advisor con un critico de arte di Beijing.  Nel 2020, ad Agosto le viene commissionata un’opera sacra quale la “La Madonna del Conforto per la Parrocchia di Roccamena che viene consacrata l’11 agosto in occasione della presentazione ufficiale del arciprete dello stesso comune. Ad Agosto dello stesso anno realizza sotto commissione un ritratto del Beato Martire Padre Pino Puglisi per essere inserito nel Reliquiario dedicato allo stesso martire presso la Basilica di San Sebastiano ad Acireale.

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