Ucciso dal bicarbonato di sodio

Luca Olivotto, 28 anni, cancro al cervello. Morto per il ‘bicarbonato’ che doveva curarlo

Luca Olivotto, ragazzo ventottenne di Catania, nel 2012 è morto a Tirana per…tumore al cervello?!

No: la Procura di Catania ha sentenziato “Luca Olivotto morì per il bicarbonato…”.

Che il cancro sia una malattia di cui si muore purtroppo si sa, ma morire per una cura al ‘bicarbonato’…

Eppure questo è proprio quello che è accaduto a Luca, e non solo a lui.

Per i consulenti di Catania al ragazzo, deceduto a Tirana nel 2012, sarebbe stata fatale la terapia di Tullio Simoncini, il medico radiato dall’albo nel 2003, da ben vent’anni, e condannato per ben due volte (indagato da tempo per omicidio colposo)!

Non sarebbe stato il cancro, dunque, ad uccidere il ventottenne, che si recò a Tirana per le cure nell’ottobre del 2012 e morì solo due giorni dopo. Al ragazzo, già colpito da tumore all’età di sette anni ed operato con esito positivo, sebbene tutti i controlli periodici, nel giugno dello scorso anno venne diagnosticata una recidiva,un tumore al cervello cui molti medici, in Italia, avevano dato impossibilità di alcuna operazione. ‘Un medico privo di alcuna sensibilità – racconta il padre di Luca, era persino arrivato a dirgli “ma cosa pensi, che posso operarti ed asportarti metà cervello?”

Fu questo il motivo, la mancanza di alcuna speranza da parte di tutti i medici consultati in Italia, che spinse i genitori a cercare ‘cure alternative’ su internet.Disposti a tutto pur di trovare una cura, decisero di far ricoverare il figlio all’Universal Hospital Group della capitale albanese. ‘La terapia anti tumorale comportava un costo elevato, circa 20mila– sostengono i genitori Olindo e Silvana Olivotto -,ma lasciava intravedere prospettive “miracolose”’.

In poche ore, invece, la situazione di Luca è precipitata e il giovane è morto tra le sofferenze.

Ora i consulenti della Procura di Catania,delegati dal PM Attilio Pisani della Procura di Roma, titolare delle indagini sulla causa che ha determinato il decesso di Luca Olivotto, dopo gli esami svolti, scrivono che il decesso è stato causato da “una gravissima alcalosi metabolica da somministrazione endoarteriosa di bicarbonato“. Decesso che si tinge ancora più di giallo, visto che il ricovero venne indicato da Tullio Simoncini, medico radiato dall’albo nel 2003 e condannato per omicidio colposo e truffa.

Raccontano i famigliari, ‘Luca è entrato con le sue gambe nella clinica di Tirana. La sera prima del trattamento rideva e scherzava con noi al ristorante. Ci siamo persuasi dalla bontà della terapia e siamo stati rassicurati circa il risultato conseguibile (oltre il 70% di possibilità di guarigione) e le eccellenti condizioni della Clinica di Tirana. Dopo aver ricevuto 20mila euro in contanti ed aver inserito, con l’ausilio di un altro medico italiano, il catetere nell’arteria femorale, Simoncini aveva cominciatoad infondere a Luca le prime sette fiale di bicarbonato, ma dovette poi sospendere il “trattamento” a causa dei suoi forti mal di testa e violenti spasmi addominali.La terapia riprese il giorno successivo, ma dopo la somministrazione di altre fiale Luca cominciò a stare male: vomitava ed era scosso da violenti spasmi muscolari. Gli venne somministrato del valium, ma le sue condizioni precipitarono: iniziò ad uscirgli bava dalla bocca ed immediata si prospettò la necessità di trasferirlo presso il vicino ospedale “Madre Teresa” di Tirana, dove Luca morì pochi minuti dopo l’ingresso in Ospedale’.

A distanza di circa un anno i consulenti del PM, dr.ssa Veronica Arcifa e dr.ssaNunziata Barbera, dopo aver reperito con molte difficoltà la documentazione medica di Tirana e le testimonianze rese dinanzi alle autorità albanesi, hanno depositato una consulenza che non lascia adito a dubbi in ordine alle cause del decesso: ‘le manifestazioni cliniche cui andò incontro il paziente Olivotto Luca Ernesto durante la degenza nella struttura “Universal Hospital Group” di Tirana sono riconducibili agli effetti sistemici prodottisi per effetto della somministrazione di bicarbonato di sodio, foriera di gravissima alcalosi metabolica ed infine dell’exitus’.

Lo abbiamo visto soffrire sempre di più, fiala dopo fiala, ma Simoncini ci rassicurava, dicendo che si trattava di una reazione normale e che il male stava regredendo grazie al bicarbonato. Eppure le reazioni fisiche di nostro figlio erano strane: ha avuto anche una paresi totale di metà del corpo, perdendo anche l’uso della parola’ – continuano i genitori -.

Secondo il “sedicente medico” il cancro è un fungo da debellare con infusioni di bicarbonato di sodio; inoltre per lui il ragazzo si trovava in condizioni gravissime già al momento dell’arrivo in ospedale.

In una nota, a fronte dei risultati dell’autopsia, si spiega: ‘Contrariamente a quanto invece dichiarato dallo stesso Simoncini, secondo il quale il ragazzo era già gravissimo al momento del ricovero, non vi è alcuna relazione tra la morte ed il tumore, che non volgeva affatto alla fase terminale’.

Secondo gli avvocati Francesco Lauri e Giovanna Zavota, difensori degli Olivotto, la consulenza della Procura ‘è un primo passo verso un processo che inchioderà Simoncini e gli altri medici che lo hanno coadiuvato definitivamente alle sue responsabilità. Nonostante la radiazione dall’albo dei medici risalente al 1993, una condanna per omicidio colposo e truffa nel 2006 ed una delibera dell’autorità garante della concorrenza e del mercato che nel  maggio del 2011 ha dichiarato la promozione delle sue “cure” una pratica commerciale ingannevole e scorretta vietandone la promulgazione a mezzo web –  prosegue il legale – questo signore continua indisturbato a promuovere in rete la sua “pratica” attraendo persone disperate e vulnerabil’”.

Anche Striscia la Notizia aveva parlato del “medico” in un servizio del 17 settembre 2008 (argomento ripreso in un altro servizio del 30 ottobre dello scorso anno).

Il problema è che quando il “male” colpisce noi, o qualcuno a noi molto caro, spesso la lucidità viene a mancare. Questo vuole essere un monito per tutti: diffidate dalle cure semplici, affidatevi a medici con la M maiuscola. Sappiamo tutti che il cancro è uno dei tanti mali del nostro secolo: poniamoci nelle mani di medici competenti e confidiamo nell’aiuto di Dio.

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