Space Oddity: Ricercatori russi captano misterioso segnale da una stella a 95 anni luce dalla Terra

Captata onda elettromagnetica da una stella distante 95 anni luce, molto simile al Sole. Le speranze e i dubbi degli esperti che ipotizzano una comunicazione aliena dallo spazio profondo. Aspettando il cinese Fast, il più potente radiotelescopio mai costruito. capture

Si trova nella Costellazione di Ercole e nella sua orbita ha almeno un pianeta delle dimensioni di Nettuno, e forse altri non identificati. C’è chi parla di un segnale inviato da una civiltà extraterrestre, ma i ricercatori del SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence), che lo segnalano sul loro sito, si mostrano piuttosto scettici. 

08«Io vengo da un’altra galassia, una galassia celeste, molto, molto lontana dal vostro mondo, io vengo dall’Ignoto Spazio Profondo», così iniziava il film di Werner HerzogL’ignoto spazio profondo”. L’episodio è di quelli che accende l’immaginazione di chi è cresciuto a pane e Asimov. E da molto molto lontano arriva anche questo segnale “anomalo” captato dal radiotelescopio russo Ratan-600 di Zelenchukskaya, nel Caucaso.

Segnali di vita aliena?
L’onda elettromagnetica è arrivata dalla Stella HD 164595, nella Costellazione di Ercoledistante 95 anni luce e un po’ più vecchia del Sole, ma simile per dimensioni e luminosità. C’è chi ha subito pensato ad un messaggio da una civiltà extraterrestre; un’ipotesi che spiegherebbe la capacità di raggiungere uno sviluppo tecnologico tale da consentire l’invio di segnali così potenti nello spazio profondo.
Un messaggio diretto verso il nostro pianeta da quella distanza, infatti, richiederebbe una energia pari a quella impiegata da tutto il genere umano. Ma i ricercatori del Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence), che lo segnalano sul loro sito, si mostrano piuttosto scettici.
radiotelescopio-RATAN-600I dubbi della comunità SETI
Il segnale infatti è stato raccolto nel maggio 2015, ma è stato reso noto solo recentemente a livello internazionale dall’italiano Claudio Maccone, che ha assistito a una conferenza degli astronomi russi. Un ritardo che ha creato anche alcuni malumori nella comunità scientifica. Come rileva il SETI, il segnale è stato captato quell’unica volta su 39 tentativi fatti e, contrariamente a quanto prevede la procedura, non c’è stata alcuna segnalazione alla comunità del SETI. L’organizzazione scientifica ha spiegato: «Se un segnale sembra essere di origine extraterrestre una delle prime cose da fare è procedere con altri tentativi per confermare l’osservazione, il che non si è verificato in questo caso». Inoltre, la frequenza (di circa 11 gigahertz) non sembra quella delle emissioni di un corpo celeste.

Un forte segnale proveniente dallo spazio captato da un telescopio in Russia 1L’Astronauta Guidoni: “Almeno ora si sa dove puntare i telescopi”
L’ipotesi della civiltà “aliena” è solo una delle tante suggestive possibilità, ma secondo gli esperti ci sono altre spiegazioni plausibili: da una banale interferenza a un satellite militare. Di certo, senza ulteriori conferme «possiamo solo dire che è interessante», aggiunge il SETI. Come chiarisce Stelio Montebugnoli, direttore della sezione italiana del Seti e responsabile del Radiotelescopio di Medicina (Bo), «prima di essere divulgato, un segnale va riverificato seguendo le procedure previste», che prevedono più conferme da parte dello stesso radiotelescopio che l’ha osservato e da tutti i radiotelescopi allertati dal SETI nel mondo.
Lo stesso astronauta Umberto Guidoni, che lo aveva segnalato su Facebook, ammette che «finchè non c’è una conferma forte, rimane il dubbio. Ma almeno si sa in quale direzione puntare i radiotelescopi per cercare». Quello che si auspica ora, infatti, è che russi e americani possano collaborare insieme. Magari includendo Pechino, considerando che tra meno di un mese sarà operativo il cinese Fast, il più potente radiotelescopio mai costruito.

(fonte ansa – sky.it/eveningnews)

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