Sergio Mattarella è il nuovo capo dello stato “un uomo dalla schiena dritta”

Fine costituzionalista e trascorsi democristiani, il dodicesimo presidente della Repubblica viene definito un “uomo dalla schiena dritta” e “intransigente sui valori”. Renzi  punta sulla candidatura unica di Mattarella, schiaccia Berlusconi e il “Patto del Nazareno” e rinsalda l’unità del suo partito

 

“Lo conosco sul piano dell’assoluta lealtà e correttezza, sensibilità e competenza istituzionale e certamente dell’imparzialità. Caratteristiche importantissime per disegnare la figura del capo dello Stato”. Sono i primi commenti a caldo del presidente uscente Napolitano al suo successore. Il nuovo presidente della Repubblica è Sergio Mattarella, il candidato unico su cui ha puntato il premier Renzi, figlio del trasformismo della peggiore politica italiana dell’ultimo trentennio.

Ex democristiano della più celebre tradizione del cattolicesimo di sinistra, di onde ne ha cavalcate davvero tante: dalla Dc approda al Ppi, poi alla Margherita e infine al Partito democratico pur rimanendo un uomo “intransigente sui valori”.

Non era proprio facilissimo di questi tempi,  in un clima di smarrimenti e corruzione andare a pescare un fine costituzionalista con il casellario giudiziale intonso: stimato, calmo e tenace, riservato, pare non rilasci interviste da 7 anni, insomma tutto casa e chiesa.

Forse per questo Renzi  ha puntato sulla candidatura unica del professore palermitano, arrivando persino a depotenziare il “Patto del Nazareno” pur di mantenere salda l’alleanza e l’unità con i moderati del suo partito e mostrare al guru di Forza Italia che chi comanda è lui: la sconfitta per Berlusconi è clamorosa. 

Renzi stravince con abilità e tatticismo lasciando credere al centro destra di poter sperare nelle candidature di Amato e Casini, ma alla fine si trincera con il suo partito facendo scacco matto con Mattarella.

Tutto ciò non senza malumori e mal di pancia. In disaccordo con la svolta, il capogruppo di area popolare a Palazzo Madama, Maurizio Sacconi che, dopo il contrordine di Alfano si dimette da presidente dei senatori di Ncd. L’ex ministro, infatti, era stato fra i più convinti, nei giorni scorsi, a non cedere al candidato presentato dal Pd. Ma alla fine tutti hanno ragionato sulla poltrona e senza troppe storie hanno votato l’uomo di Renzi per riuscire a governare perlomeno fino al 2018. Tutti avrebbero perso qualcosa nel post Renzi ed in nome di un presunto senso di responsabilità hanno chinato il capo e lo hanno eletto a pieni voti. Per approfondire leggi articolo Di RomaSergio Mattarella al Quirinale con 665 voti

Ma chi è il nuovo presidente della Repubblica?

Sergio Mattarella, professore di diritto parlamentare all’Università di Palermo, è giudice della Corte costituzionale, ha in attivo un ottimo curriculum istituzionale unito a una carriera trasversale e brillante che spazia dalla legge elettorale che battezza come il Mattarellum, sino alla carica nel 1998 di vicepresidente del Consiglio e poi quella di ministro della Difesa nel governo D’Alema. Nel 2008 è  tra i fondatori del partito della Margherita. Un politico «dalla schiena dritta» così titola Repubblica, l’organo ufficiale del Partito di  Renzi.

Siciliano, classe 1941 figlio del già ministro Bernardo e fratello di Piersanti, ucciso dalla mafia nel gennaio 1980 mentre ricopriva la carica di presidente della regione Sicilia.

Viene eletto alla Camera dei deputati nel 1983, nel 1987, nel 1992, nel 1996, nel 2001, e nel 2006. Mattarella è stato ministro tre volte: ministro dei rapporti con il Parlamento, della Pubblica istruzione e della difesa. 

Negli anni successivi a “mani pulite” con la disgregazione della Dc sarà tra i promotori del Partito popolare italiano, vicepresidente del Consiglio nel primo governo D’Alema, presidente del Comitato per la legislazione. 

Dal 2011, è giudice costituzionalista.

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