Road to Cardiff: 2010, l’Inter pigliatutto di Mourinho

Nella notte di Madrid, una doppietta del Principe Milito regalò all’Inter la Champions dopo 45 anni di attesa. Ecco l’Inter del Triplete.

fonte foto: corriere.it
fonte foto: corriere.it

Inizia oggi il nostro viaggio a ritroso nelle ultime edizioni della Champions, per rivivere le emozioni delle ultime finali. Inizieremo dal 2010, l’anno del Triplete dell’Inter di Mourinho che, in attesa della Juve di Allegri, è l’unica squadra nel panorama calcistico italiano a potersi fregare le mani di questo prestigioso risultato.

Il cammino delle finaliste. Le due finaliste non ebbero vita facile sin dalla fase a gironi. Inserito nel gruppo A, con Bordeaux, Juventus e Maccabi Haifa, il Bayern staccò il pass per gli ottavi di finale solamente durante l’ultima giornata, battendo per 4-1 i bianconeri e superandoli in classifica. Mentre i neroazzurri, nel gruppo F con Barcelona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev, riuscirono a qualificarsi per la fase ad eliminazione diretta all’ultima giornata battendo per 2-0 il Rubin a San Siro. Decisiva per il passaggio del turno fu la soffertissima vittoria di Kiev, dove a pochi minuti dal 90′ i gol di Milito e Sneijder ribaltarono lo svantaggio iniziale di Shevchenko. Qualificatesi come seconde, Inter e Bayern incontrarono rispettivamente Chelsea e Fiorentina agli Ottavi. Mentre i neroazzurri si imposero per 2-1 a San Siro ed espugnarono lo Stanford Bridge grazie ad un sontuoso Eto’o, i bavaresi tra le polemiche eliminarono i Viola, grazie alla vittoria per 2-1 all’Allianz Arena ed alla sconfitta per 3-1 al Franchi. Mentre ai Quarti l’Inter pescò il CSKA Mosca, piegato sia all’andata che al ritorno per 1-0, i bavaresi incrociarono il Manchester United. Anche in questo caso furono i gol in trasferta a permettere ai Tedeschi di strappare il pass per la semifinale, (2-1 nella gara d’andata, 3-2 per i Red Devils del ritorno). In semifinale, mentre i bavaresi eliminavano senza troppi problemi il Lione (1-0 in Germania, 0-3 in Francia) i neroazzurri scrivevano una delle pagine piĂą belle della loro storia recente, l’urna di Nyon riservò a Zanetti e compagni la sfida al Barcelona di Guardiola. Nella gara d’andata, la Beneamata rimontò lo svantaggio iniziale di Pedro con i gol di Sneijder, Maicon e Milito, chiudendo il match con un roboante 3-1 che fece impazzire di gioia la San Siro neroazzurra. Nella gara di ritorno al Camp Nou, l’ermetismo mourinhano ebbe la meglio sul Tiqui Taqua catalano, e l’1-0 di Piquè non servì a nulla per i blaugrana.

La finale. Al Santiago Bernabeu di Madrid, Inter e Bayern Monaco cercavano di coronare una stagione fantastica con la conquista del terzo trofeo stagionale. Infatti, sia i neroazzurri che i bavaresi erano riusciti a vincere sia il campionato che la coppa nazionale ed erano in cerca della gloria eterna. Se per l’Inter si trattava del ritorno in finale dopo la sconfitta del 1972 contro l’Ajax di Cruijff, i Tedeschi tornavano in finale dopo la vittoria ai rigori contro il Valencia di Cuper del 2001. Il Principe Milito, dopo aver deciso la finale di coppa Italia contro la Roma ed il match scudetto a Siena, si prese i riflettori e la gloria anche la sera del 22 maggio, siglando la doppietta che regalò all’Inter di Mourinho l’accesso nell’Olimpo del calcio europeo e mondiale.

Tabellino

Bayern Monaco (4-2-3-1): Butt, Lahm, Demichelis, Van Buyten, Badstuber, Van Bommel, Schweinsteiger, Robben, Muller, Altintop (Klose 63′), Olic (Gomez 74′). A disposizione: Rensing, Gorlitz, Pranjic, Contento, Tymoshchuck. All. Van Gaal

Inter (4-2-3-1): Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel, Chivu (Stankovic 68′), Zanetti, Cambiasso, Eto’o, Sneijder, Pandev (Muntari 79′), Milito (Materazzi 92′). A disposizione: Toldo, Cordoba, Mariga, Balotelli. All. Mourinho

Marcatori: Milito 34′, 70′

Arbitro: Webb (Inghilterra)

Ammoniti: Demichelis, Chivu, Van Bommel

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