Marina Militare: 300 sessioni e quasi cento anni di storia per la Scuola Comando Navale – VIDEO

A Civitavecchia, a bordo della portaerei Cavour, la consegna dei diplomi ai frequentatori alla presenza del Comandante della Squadra navale.

Venerdì 15 dicembre a bordo della portaerei Cavour, ormeggiata al porto di Civitavecchia, si è formalmente conclusa la 300 Sessione di Scuola Comando Navale con la consegna dei diplomi ai tenenti di vascello frequentatori, alla presenza del Capo di stato maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio di squadra Enrico Credendino e del Comandante in capo della Squadra Navale, l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis. La Scuola Comando è un’istituzione unica nel suo genere nel panorama delle Marine Militari mondiali e, dal 1926, ha il compito di formare gli ufficiali di vascello della Marina ad assumere il primo comando navale: apice del percorso formativo iniziato con l’ingresso da allievi in Accademia Navale. 

Vorrei ringraziarvi tutti per essere qui, in quello che è la prima “reunion” di generazioni di ufficiali, tutti accomunati dall’aver frequentato la scuola comando navale, istituzione unica che non si limita a insegnare la manovra sulle unità navali, ma contribuisce a formare i comandanti della Marina Militare” ha detto l’ammiraglio De Carolis in apertura di cerimonia, evidenziando e valorizzando il valore e l’importanza della Scuola Comando. Ormeggiate nel porto di Civitavecchia anche due delle navi sulle quali i frequentatori hanno svolto il tirocinio di Comando, i pattugliatori Spica e Sirio.

“L’augurio migliore per ciascun frequentatore è quello di godersi appieno il proprio comando, che è l’essenza per la quale ognuno di noi ha attraversato il cancello di San Jacopo entrando in Accademia Navale per diventare Comandante di Unità della Marina Militare. Ci auguriamo di avervi trasmesso le nostre emozioni nel raggiungere l’importante traguardo della 300^ sessione e al tempo stesso la forza del nostro impegno nel mantenere la scuola comando navale al centro della formazione di ogni ufficiale di Marina”, così il Contrammiraglio Tarabotto, a capo della Quarta Divisione Navale e direttore della Scuola Comando sita ad Augusta.

Presenti in platea numerosissimi ospiti, dai Capi di Stato Maggiore emeriti della Difesa e della Marina, agli ex Comandanti in Capo e direttori della Scuola Comando, in aggiunta a personale in servizio e non, tutti accomunati dall’aver svolto una delle 300 sessioni della SCN. Particolarmente emozionanti i ricordi degli ammiragli Binelli Mantelli, Biraghi, Mariani e Girardelli che hanno voluto dare consigli ai neo-brevettati per il loro futuro al termine di questa sessione di SCN, pietra miliare per la carriera degli ufficiali di Marina.

“La Marina investe molto nella scuola comando, stiamo prevedendo di rinnovare le navi che sono dedicate a questo così come quelle che daremo all’Accademia navale per iniziare sin dall’Accademia con le basi della manovra e di tutto quello che serve per diventare comandanti” ha detto il Capo di Stato Maggiore della Marina nel suo intervento al termine della cerimonia, dopo aver consegnato i diplomi ai frequentatori della 300 sessione.

APPROFONDIMENTI

Cenni Storici

La Scuola di Comando Navale venne istituita a Taranto nel 1926 con lo scopo di addestrare, con uno specifico iter formativo, i Tenenti di Vascello del Corpo di Stato Maggiore prossimi all’assunzione del comando. Inizialmente strutturato su un periodo di due mesi di tirocinio svolto sulle unità inquadrate in più squadriglie di Torpediniere, successivamente ricevette “in dotazione” anche unità sommergibili per completare l’addestramento anche su questa tipologia di naviglio.

Nel 1938 la Scuola assunse la denominazione di 3 Divisione Navale – Scuola di Comando Navale – e fu dislocata nella sede di Augusta. Trascorso il periodo bellico, durante il quale l’attività didattica venne sospesa, nell’ottobre del 1948 la Scuola riprese l’attività a Taranto con le sole unità di superficie. Nel 1967 ella sede di Augusta venne istituita la 4 Divisione Navale che affiancò la Scuola di Comando Navale nella sua attività.

Nel 1970 la 4 Divisione Navale venne trasferita da Augusta a Taranto con la Squadriglia costituita dalle corvette della classe ALBATROS, ma il Comando della Scuola rimase dislocato ad Augusta continuando a svolgere il tirocinio pratico con le sole corvette della classe DE CRISTOFARO, impiegate anche per la vigilanza pesca nello Stretto di Sicilia.

Nel 1983, con la dislocazione ad Augusta delle due Squadriglie di corvette, l’attività formativa tornò definitivamente nel sorgitore siciliano. Nel 1991 la Divisione venne sciolta e fu costituito il Comando Flottiglia Corvette (COMFLOTCORV). Con la creazione del Comando Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, avvenuta nell’ottobre del 1999, alle due squadriglie corvette venne affiancata una squadriglia di pattugliatori classe CASSIOPEA e successivamente una seconda squadriglia pattugliatori classe SIRIO e classe COMANDANTI.

Il graduale disarmo delle corvette classe MINERVA, entrate in servizio negli anni ottanta, determinò la soppressione delle relative squadriglie, COMSQUACORV UNO e DUE, rimanendo attive le due squadriglie pattugliatori, COMSQUAPAT UNO e DUE. A queste, a partire dal 31 marzo 2014, si sono poi aggiunti il Comando Stazione Navale di Augusta (MARISTANAV Augusta) e dal 1 ottobre 2022 il Comando del 3 Gruppo Unità Ausiliarie (COMGRUPAUS TRE).

Il 28 febbraio 2022, con Ordine del Giorno del Capo di Stato Maggiore della Marina, il COMFORPAT, mantenendo inalterata la propria missione, è stato riconfigurato e ha assunto la denominazione di Comando Quarta Divisione Navale – Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera, strutturato su 19 unità navali e 1200 uomini e che comprende anche personale militare e civile della MARISTANAV e del Servizio Efficienza Navi. 

COMDINAV QUATTRO svolge in via prioritaria attività di presenza e sorveglianza nei bacini di interesse nazionale e di cooperazione con i Paesi del Mediterraneo oltre ad attività formative proprie della Scuola di Comando Navale. Garantisce, altresì, la sorveglianza, l’assistenza sanitaria dei marittimi nazionali impegnati nelle attività di pesca, il contrasto ai traffici illeciti e il controllo delle vie di comunicazione marittime di interesse nazionale dentro e fuori dal Mediterraneo nonché attività di antinquinamento in concorso con il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica e, laddove necessario, opera in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile.

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