Malattie reumatiche in aumento: diagnosi precoce per contenere la spesa sanitaria

Specialisti a confronto per ottimizzare percorsi clinici e terapeutici

L’importante e seguito seminario a cura dell’Unità operativa di reumatologia dell’Arnas Garibaldi di Catania, responsabile e organizzatrice la Dott. Elisabetta Battaglia, che si è svolto in questi giorni per il settimo anno consecutivo. Il convegno è stato un’ottima occasione per informare i numerosi medici presenti provenienti da tutt’Italia sulle più importanti novità in campo reumatologico. Di particolare interesse le nuove prospettive terapeutiche nel settore dell’osteoporosi e dell’artrosi illustrate dal prof. Giovanni Minisola dell’ospedale S. Camillo di Roma, che osserva “il farmaco Denosumab è un prodotto efficace e nell’artrosi si hanno ottimi risultati anche con l’acido ialuronico per via intrarticolare; per il contenimento spesa pubblica, abbiamo bisogno delle strutture per poter intervenire”; per l’ipertensione polmonare e la sclerodermia infetta la Dott. Battaglia, nota reumatologa catanese, ha chiarito “la diagnosi precoce con i farmaci appropriati è importante per bloccare la malattia in fase iniziale”. Il Dott. M. Bentivegna ha esposto una interessante relazione sulla capillarizzazione e potenziamento della reumatologia in Sicilia “La Rete Reumatologica Regionale della Sicilia diventa operativa. Con la pubblicazione delle ore di specialistica ambulatoriale da parte delle ASP siciliane, infatti, si consente un aumento dell’offerta di prestazioni di reumatologia e anche la possibilità di inserire nuovi reumatologi nel percorso assistenziale. Il modello delle Rete ha suscitato un notevole interesse in campo nazionale , infatti è stato preso come piattaforma di lavoro per la costruzione dei PDTA (Percorsi Diagnostico Terapeutici nelle malattie Articolari) che saranno presentai al Ministero Della salute nel prossimo gennaio 2014. Tali PDTA potranno rappresentare in futuro  le vere linee guida socio-sanitarie e organizzative per le patologie osteoarticolari e connettivali”. È  necessaria la diagnosi precoce quale strumento per rispondere tempestivamente alle esigenze dei pazienti reumatici, specie di quelli affetti dalle forme più invalidanti che comportano ricadute economiche negative sul sistema sociosanitario. Le patologie croniche, genericamente etichettate come reumatismo, sono in forte aumento quasi un’epidemia, e comportano difficoltà di movimento e dolore.

Sono quattro in sintesi le forme reumatiche invalidanti di cui si è parlato: l’artrosi (anziani), artrite reumatoide (donne maggiormente), spondilite anchilosante (malattia sistemica cronica autoimmune). Individuato il gene HLA-B27 responsabile della manifestazione patologica nel 90% dei malati di razza caucasica.

L’artrite psoriasica colpisce l’apparato muscolo-scheletrico oltre che la cute, si manifesta quando l’individuo è in condizione generica di stress, significa che le tossine presenti in quel soggetto sono veramente troppe.

Notevole interesse ha suscitato l’argomentazione del Prof. E. Aguglia psichiatra, che evidenzia il rapporto tra psichiatria e reumatologia utilizzando farmaci combinati, nonché tra osteoporosi e depressione recuperando l’approccio olistico dell’individuo.

Il Presidente del Tar della Marche Dott. L. Passanisi ha esposto in modo esaustivo la relazione “Quando la responsabilità è della struttura: scindere le colpe”, presentando un quadro attento e analitico “La materia è ampia e si è evoluta in rapporto anche all’evoluzione della medicina. Il decreto Balduzzi del 2012 n. 158 limita la responsabilità penale alla colpa grave e al dolo, tutte le volte in cui il sanitario si attiene a linee guida e a buone pratiche accreditate dalla comunità scientifica; il giudice tiene presente dell’attenuarsi della responsabilità in sede di risarcimento”.

Tra le novità, Polosa Riccardo prof. Ordinario di Medicina interna Università Catania, coordinatore della scuola di specializzazione di reumatologia, osserva “la nuova dimensione è “lipofiling periorale” una tecnica innovativa che con il mio team formato dal Dr. Nicoletta De Papa (Ospedale Pini di Milano) portiamo avanti, si tratta di infiltrazione attorno alla bocca per dargli maggiore elasticità durante la masticazione nei pazienti affetti da forme reumatoidi”.

Il Dr. L. Di Matteo , direttore U.O.C. di reumatologia Asl di Pescara, ha presentato una relazione sulla osteomalacia, una sindrome complessa che comporta osteopatia metabolica con difetto di mineralizzazione nelle ossa, creando un difetto metabolico di sintesi della vitamina D. In Italia grazie ai nostri raggi solari c’è un migliore apporto di vitamina d, le popolazioni nordiche invece hanno forti problemi. La foto-trasformazione è il processo di estrarre vitamina D attraverso i raggi solari, nell’anziano è inferiore rispetto ai giovani poiché col passare degli anni diminuisce questo processo. C’è un rapporto tra la vitamina D e l’assorbimento del calcio nel sangue, più alta è la vitamina D più alto è l’assorbimento del calcio nell’intestino.

Il messaggio lanciato dai reumatologi durante il convegno è quello quindi di operare tempestivamente attraverso la diagnosi precoce e alla gente di esporre i disturbi, mentre i medici di medicina generale di attenzionare i singoli casi per valutare la diagnosi, inviando il paziente dallo specialista.

I politici invece debbono potenziare sul territorio, la rete dei centri di diagnosi e cura rendendo accessibile l’accesso alle cure evitando la burocrazia e anche alcune restrizioni, che spesso fanno da barriera tra la prescrizione farmacologica formulata dallo specialista e la concessione di taluni farmaci.

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