LICATA-ACIREALE 1-0: ACIREALE, BRUTTO SENZ’ANIMA

Prestazione indegna, indecorosa degli uomini di Costantino quella consumata oggi al “Dino Liotta” di Licata nella undicesima giornata di campionato di serie D girone I.

Ti saresti aspettato un Acireale diverso, consapevole della propria forza, e con la voglia di dimostrare che voleva davvero dare quella svolta a questo torneo già deciso dalla promozione scontata di un Catania che ha già preso il largo.

Invece ti trovi davanti una squadra svogliata, prima di mordente, sterile, confusa e senza nessuna idea di gioco.

Una squadra che affidava il proprio gioco offensivo alla difesa, con lanci dalle retrovie, sempre facile preda dei difensori locali, senza provare a imbastire una manovra degna di tale nome.

Troppo brutto per essere vero quest’Acireale, che si presentava quasi al completo con la sola assenza, di Arquin e con in panchina capitan Savanarola, dopo un assenza di più di un mese, per infortunio.

Costantino optava per un inedito, 3-5-2 con l’intento di poter sfruttare al meglio gli esterni con Tumminelli, e in avanti Coulibaly faceva coppia con Carbonaro.

Già dalle prime fasi di gioco, si notava un Acireale confuso e contratto, e un Licata, voglioso davanti al proprio pubblico, di confermare la bella prova di domenica a Lamezia.

Al 2′ il primo squillo, palla velenosa persa da Virgilitto, Rotulo si avventa sulla sfera e prova il tiro che finisce alto.

Il Licata potrebbe subito passare in vantaggio al 6′ quando da un corner battuto da Rotulo, il colpo di testa di Orlando lambisce il palo alla destra di Giappone, inerme.

L’Acireale risponde, al 14′ quando da un angolo di Bucolo, svetta Carbonaro, ma il suo colpo di testa è alto.

Su corner al 28′ per l’ennesima volta, Rotulo, imbecca Orlando, il colpo di testa del difensore non trova il bersaglio.

La manovra lenta e impacciata dei granata produce solo un tiro cross di Virgillito al 30′ parato agevolmente da Valenti e una verticalizzazione di Bucolo che cerca di pescare Coulibaly sul filo del fuorigioco, anticipato dal portiere locale che evita grattacapi.

Più vivace il Licata che al 41‘ con Cappello, guadagna il fondo e crossa basso in area, la difesa dell’Acireale si oppone con affanno.

Cosi come al 43′ quando serve un gran intervento di Giappone, per evitare all’Acireale di capitolare, il portiere granata infatti, si oppone alla grande, deviando in angolo il tiro a botta sicura di Rotulo all’altezza del dischetto del rigore.

Dopo due minuti di recupero, si chiude la prima frazione di gioco con il risultato di zero a zero che sta stretto ai gialloblu del ex tecnico Romano.

Nella ripresa le squadre si ripresentano in campo con gli stessi undici, ma il Licata appare più convinto a voler conquistare i 3 punti in palio.

Già subito al 46′ ci prova Ouattara con un tiro che viene deviato in extremis da Russo, e poi lo stesso attaccante al 50′ su cross di Vitolo colpisce a botta sicura di testa, ma il suo tiro centrale e parato da Giappone.

Sono però le prove del goal che arriva al 55′ sugli sviluppi di un ennesimo corner, stavolta Rotulo imbecca Ouattara che di testa non lascia scampo a Giappone e porta i gialloblu, in vantaggio.

Il goal del Licata, sveglia in parte dal torpore i granata, ma nemmeno le sostituzioni operate con l’ingresso di Savanarola, Palermo e Carrozza, sortiscono gli effetti sperati.

La squadra infatti non riesce a creare nessuna occasione da goal affidandosi a rimesse laterali lunghe alla ricerca di Carbonaro, o a punizioni dalla trequarti controllate facilmente dalla difesa locale.

Dopo cinque minuti di recuperò si chiude, la gara con l’ennesima sconfitta per i granata di Costantino che adesso sono in piena crisi di risultati.

Adesso Vibonese e il Catania, sono avversari sicuramente non alla portata della squadra vista oggi in campo, e questo non fa che aumentare lo scoramento tra i tifosi.

Sicuramente con l’apertura del calcio mercato, la squadra sarà stravolta, ma è condizione necessaria per correre ai ripari, e salvare la categoria.

Non si può più sbagliare, le scelte dovranno essere accurate e ponderate, altrimenti si rischia davvero tanto, e i tifosi o semplici simpatizzanti di questa squadra, non meritano questo.

IL TABELLINO:

LICATA (3-4-2-1): Valenti; Calaiò, Vitolo, Orlando; Pino, Frisenna, Mudasiru, Cappello (84′ Izco); Rotulo (89′ Marcellino), Saito (78′ Ficarra); Ouattara. A disp.: Sienko, Rubino, Cannia, Cristiano, Pedalino, Baldeh. All. Romano.

ACIREALE (3-5-2): Giappone; Guarino (78′ Brugaletta), Russo, Medico; Virgillito (84′ Patanè), J. Pedro (78′ Palermo), Bucolo (62′ Savanarola), Limonelli, Tumminelli; Carbonaro, Coulibaly (67′ Carrozza). A disp.: Truppo, Cannino, Maniscalco, Fratantonio. All. Costantino.

ARBITRO: Ursini di Pescara (Mititelu-Cimmarusti).

MARCATORI: 55′ Ouattara

NOTE: ammoniti Calaiò (L), Savanarola (A), Tumminelli (A), Cappello (L), Pino (L), Mudasiru (L), Izco (L)

LE INTERVISTE:

Si presenta ai nostri microfono il tecnico Costantino, deluso dalla prestazione di oggi, e fa i complimenti al Licata per come ha affrontato la gara.

Continua dicendo che la squadra non è riuscita a fare gioco, e che sapeva già quali erano i limiti, ma non si aspettava una involuzione come quella odierna.

Sono tutti colpevoli, dalle sue dichiarazioni, e della prestazione odierna forse l’unico a salvarsi è il solo portiere, Giappone.

Per uscire da questa situazione, conclude, si può solamente con il lavoro, per il resto sarà compito della società trovare i giocatori giusti nell’imminente calciomercato.

 

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