Intervista a Salvatore Arena, l’ideatore della pagina “Palermo e palermitani”

Salvatore Arena “Palermo è una città armoniosamente confusionaria, dove vari stili si fondono creando luoghi unici”. Intervistiamo l’ideatore della pagina “Palermo e palermitani”.

Cosa rappresenta Palermo per te? Quali emozioni, storie personali ed episodi del tuo passato evoca nella tua memoria?

“Palermo per me è la quintessenza della cultura, ma è anche, e soprattutto, una città multiculturale. Ogni strada racconta le arti delle antiche popolazioni che l’hanno attraversata, e i cibi riflettono la ricchezza umana autentica. Da bambino, quando seguivo mio padre al mercato del Capo dove gestiva un banco per la vendita del pesce, rimanevo affascinato dall’afflusso di persone che, a loro volta, rimanevano stupefatte di fronte alla facciata del panificio accanto al banco di mio padre. Ammiravano il mosaico del “Panificio Morello”. Un altro luogo a cui sono legato è il Villino Florio, che ha un significato affettivo speciale poiché mi riporta all’infanzia, quando l’edificio suscitava in me paura, e alla giovinezza, quando lo guardavo con occhi diversi, consapevole della sua storia ricca di alti e bassi, ma soprattutto di storie umane”.

Parliamo del tuo  libro “40 cunti di Palermo”. Potresti condividere un aneddoto o una storia che desideri far conoscere ai lettori di Globus Magazine? In questo libro, la tradizione è predominante.

“In “40 cunti di Palermo”, ho narrato storie palermitane usando la lingua siciliana parlata dai palermitani, offrendo così una guida insolita della città raccontata attraverso versi. Il libro è diviso in tre parti: una dedicata ai monumenti da visitare, una alle storie e leggende locali, e infine una sezione incentrata sui piaceri gastronomici della città”.

Spieghiamo ora l’altro tuo altro libro, “16mila passi per innamorarsi di Palermo”. Puoi parlare di questo progetto editoriale?

“In “16mila passi per innamorarsi di Palermo”, il protagonista è Ruggero, un palermitano che accompagna una famiglia del nord in vacanza a Palermo, mostrando loro la città attraverso gli occhi di un palermitano innamorato della propria terra. Ruggero racconta luoghi noti e meno noti, ricchi di storia e di “storie”, trasformando le persone in personaggi. Risponde a domande che la famiglia del nord non si è mai post”.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

“Mi definisco un “collezionista di attimi”. Sono facilmente affascinato e sogno di materializzare i miei sogni, anche solo per un istante. Mi piacerebbe esplorare ruoli che non mi appartengono”.

Quali tre frasi utilizzeresti per lasciare un’impronta indelebile nella memoria di un turista che visita Palermo?

“Palermo è una città armoniosamente confusionaria, dove vari stili si fondono creando luoghi unici”.

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