Esce dall’ombra la dirigenza nerazzurra che nella giornata odierna ha presentato la nuova terza divisa che accompagnerà l’Inter in questo campionato
Una stagione da incorniciare, almeno per adesso, almeno per come sta andando ai nerazzurri di Luciano Spalletti, freschi della vittoria ottenuta, ieri, alle 12:30 contro la Spal per 2-0 firmata dalle reti dei soliti Icardi e Perisic. Un’Inter che finora non è, forse, ai livelli dei campioni d’Italia della Juventus, ma che sta certamente disputando una bella stagione e, che fino ad ora è sicuramente la squadra più bella da guardare la domenica in TV per il tipo di calcio visto sul terreno di gioco.
Inter che, proprio questa mattina, attraverso i propri canali ufficiali, ha presentato la terza maglia che sarà usata dalla “Beneamata” qualora la consueta maglia bianca da trasferta non fosse necessaria nelle partite esterne. Maglia che rispecchia molto il “design” Nike adoperato già per altre squadre come PSG e Roma. La divisa è interamente di un colore blu notte mimetico con dei riporti color giallo fosforescenti sulle maniche. Gialli anche il main-sponsor della Pirelli e il logo della Nike, con lo scudetto, invece, collocato sulla sinistra com’è stata prassi nelle ultime stagioni sportive.
Inter che ogni anno sorprende i propri sostenitori sulla scelta della terza divisa da trasferta, anche se spesso in passato è stata utilizzata anche in gare casalinghe durante le competizioni europee, come quella della passata stagione che si rispecchiava rispetto a tutte le casacche di serie A con i colori verde acqua che andavano a sfumare sul blu, proseguendo sul pantaloncino.
O sicuramente molti ricorderanno la maglia gialla della stagione 2015/2016, con la quale Ivan Perisic realizzò il suo primo gol in nerazzurro durante il match pareggiato a “Marassi” per 1-1 contro la Sampdoria. Un giallo che riprese molto i colori utilizzati dai nerazzurri soprattutto durante i primi anni 2000.
Non saranno sicuramente quelle più adoperate, ma di sicuro le terze divise hanno un loro fascino, che permette ai vari “blasoni” di distinguersi l’una dall’altra.
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