Il prete di Lerici fa marcia indietro e si dimette!

Mea culpa’ di don Piero Corsi: “Lascio la tonaca, sono indegno”

 
ROMA  – Il prete di Lerici, Don Piero Corsi, ha scatenato numerose polemiche dopo aver affisso un volantino choc fuori dalla chiesa di San Terenzo, in provincia di La Spezia, nel quale si chiedeva autocritica alle donne vittime di violenza. Il motivo è da addebitare al loro modo doi vestire maniera piuttosto succinta. Oggi ammettendo il mea culpa il prete si dimette.  Si è scatenato un uragano le donne si sono rivolte a Papa Benedetto XVI e al presidente Monti, chiedendo la rimozione immediata del manifesto perché lesivo della propria dignità. Pronta anche la reazione del presidente dell’onlus, Telefono Rosa, Maria Gabriella Carnieri Moscatelli che aveva sottolineato che questo “Non è solo un problema di forma o di dignità lesa. Noi di Telefono Rosa riteniamo che questo messaggio sia una vera e propria istigazione ad un comportamento violento nei confronti delle donne, perché si offre una inaudita e insensata motivazione ad atti criminali contro di esse”.
Don Corsi cerca di spiegare In una lettera: “Dopo una notte insonne per il dolore e il rimorso per un’imprudente provocazione rinnovo le scuse. Metterò da parte l’abito talare”.

“Con queste poche righe – dopo una notte insonne per il dolore ed il rimorso per la giusta polemica causata dalla mia “imprudente provocazione”, nel rinnovare ancora più sentitamente le scuse non solo a tutte le donne colpite dal mio scritto ma anche a tutti coloro che si siano sentiti offesi dal mio operato o dalle mie parole, in primis il giornalista verso il quale, in un momento di ira, ho proferito quella ignobile parola – voglio comunicare che ho deciso di mettere da parte l’abito talare, – scrive in una lettera aperta – del quale mi sento indegno, nella speranza che la riflessione e la penitenza mi consentano un giorno di riconquistare quella serenità che ho oggi innegabilmente smarrito”.

 

 

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