“Il marchio sulle labbra”, il nuovo caso del commissario Mancuso

Intervengono con l’autore, Carlo Barbieri, i giornalisti Daniele Lo Porto e Giuliana Avila Di Stefano. Un ‘personaggio’ molto umano, ma imbranato con le donne.

“Il marchio sulle labbra”, nuovo libro del palermitano Carlo Barbieri, che vede protagonista il commissario Mancuso, sarà presentato dall’autore,  insieme ai giornalisti Daniele Lo Porto e Giuliana Avila Di Stefano,  sabato 18 luglio, alle ore 18, all’interno della splendida e fresca Masseria Carminello a Valverde in via Carminello 21.

Seguirà una degustazione dei prodotti tipici con brand Beddu Viddirealtà creata da Antonio Rosano e Giovanni Samperi, che ha l’obiettivo di promuovere eccellenze del enogastronomiche e artigianali, oltre far rivivere Valverde, BedduViddi, appunto, come veniva chiamato sino a pochi decenni fa il borgo intimo e naturale alle porte di Catania.

Il nuovo giallo è ambientato nel centro storico di Palermo, racconta di personaggi che hanno interessi nell’area archeologica e, nonostante sia ambientato ai giorni nostri, rimanda alla storia della dominazione araba in Sicilia. Una storia che alterna momenti di pathos ad un excursus nel passato, esaltando così il fascino di una città come Palermo caratterizzata da atmosfere orientali, segno evidente di un passato ricco di storia e arte. Si tratta di un giallo ricco di colpi di scena e di momenti di altissima tensione che porteranno il lettore a scoprire insospettabili verità che affondano le radici in un lontano passato.

La vicenda prende il via proprio dello Scibene, storico palazzo normanno del capoluogo siciliano, ai piedi del quale viene trovato un cadavere con un’inquietante bruciatura sulle labbra. La storia diventa anche un pretesto per far conoscere al lettore luoghi e monumenti meno noti di Palermo, che fanno da contorno al giallo palermitano.

Ancora una volta il commissario Mancuso è protagonista di vicende poliziesche incarnando un uomo di legge, di cui la Sicilia fortunatamente ne vanta parecchi, in contrapposizione ai peggiori criminali. Due estremi  che rappresentano l’aspetto contraddittorio di questa meravigliosa terra. Mancuso è un eterno scapolo ma non per scelta e tra una vicenda e l’altra lo ritroviamo a passare le sue serate da solo tra pistacchi e whisky in un angolo del tavolo della cucina.

Carlo Barbieri dopo aver lavorato in una nota multinazionale nel settore chimico, che lo porta a viaggiare molto e abitare  in Paesi come Iran e Egitto, si scopre scrittore a sessantacinque anni. Così nel 2011 esordisce nella narrativa con Pilipintò – Racconti da bagno per Siciliani e non, per la 0111 Edizioni. Segue nel 2012 un giallo ambientato a Palermo, La pietra al collo, pubblicato da Todaro Edizioni di Lugano nella collana “Impronte” diretta da Tecla Dozio. La storia ha per sfondo la pedofilia e il protagonista è lo stesso commissario Mancuso della Questura Centrale di Palermo. La pietra al collo viene ripubblicato da Il Sole 24 Ore nella collana Noir Italia. Nel 2013, sempre con Todaro Edizioni, pubblica Il morto con la zebiba, candidato al Premio Scerbanenco. Protagonista della storia è ancora il commissario Mancuso. Nel 2014 pubblica con Dario Flaccovio Editore Uno sì e uno no, una raccolta di racconti in parte ambientati in Sicilia che spaziano dal giallo all’umoristico.

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