I° “Master Foodie Sicilia”: il cooking show rivolto ai food blogger siciliani

Le eccellenze della ristorazione e critici d’eccezione alla prima tappa di “master foodie 2014”. Una serata di gran gala con numerosi premi e riconoscimenti per i food blogger ma anche per il pubblico

C’è fibrillazione. Soprattutto tra le concorrenti, le 5 food blogger che questa sera, lunedì 14 aprile, dovranno dare il meglio di sé, proponendo i loro piatti alle giurie tecnica e critica del I° “Master Foodie Sicilia”, cooking show rivolto ai food blogger siciliani, esperti in preparazioni culinarie di alto livello. Un evento che chiamerà a essere soggetto attivo anche il pubblico, esprimendo anche loro il proprio parere, al pari di chef, giornalisti enogastronomici, rappresentanti di organizzazioni e realtà di questo mondo.

Si parte, dunque, alle 20 di questa sera, al Castello a Mare di Natale Giunta, in via Filippo Patti 2, a Palermo, dove le cinque food blogger (Daniela Corso, Patrizia Esposito, Alessandra Inzerillo, Francesca Merlino e Fabiola Palazzolo) dovranno fare di tutto per risultare al meglio della loro forma. Certo, loro proporranno i propri piatti solo alle giurie tecnica e critica, in tutto 15 elementi, mentre gli chef di Natale Giunta riprodurranno fedelmente per il pubblico in sala lo stesso piatto, dando modo alla giuria popolare di esprimersi in merito.

Sarà, però, analogamente un momento di forte tensione, anche perché una cosa è cucinare tra le proprie mura domestiche e mettere tutto in “rete”, avendo come pubblico solo la famiglia, gli amici e chi le segue affezionatamente sui rispettivi blog, altra storia è cimentarsi con una dimensione professionale, sia per quel che riguarda i giurati sia rispetto agli chef del ristorante ospitante. Vista, però, la fibra e la determinazione di queste cinque coraggiose food blogger, la serata si annuncia unica.  

«Non posso negare, prima di tutto a me stessa, che sono nervosissima – afferma Francesca Merlino, che proporrà una “Spatola croccante alla siciliana” – anche perché, pian piano, la portata dell’evento è cresciuta e ci sono giurati che possono intimorire. E’ ovvio che sono felicissima di partecipare a questo evento, ma sino all’ultimo resterò tesa. E’ chiaro che deve rimanere tutto un gioco, ma se non arrivo alla serata non mi rilasso».

 

Per chi come Fabiola Palazzolo dovrà “addolcire” gli umori dei giurati, avendo una “Cheese-cassata” da farsi giudicare, essere a “Master Foodie” è un vanto.

«Si, perché dimostra che si può organizzare qualcosa di bello anche nella nostra terra. Sono, però, tranquilla perché consapevole che andrò a divertirmi insieme a “colleghe” che amano “nutrire” sul web amici e conoscenti, ma anche tanti fan».

«La cosa bella è che siamo tutte felici di esserci – aggiunge Patrizia Esposito, che aprirà le danze con i suoi “Gamberi in riduzione all’arancia con polpette di seppia in salsa yogurt” – senza volere sgomitare e fare sgambetti l’una all’altra. Non sono nuova a eventi che ti chiedono di metterti alla prova, ma questo esula da tutti gli altri perché da finalmente spazio e merito al mondo dei food blogger, non sempre considerato per come dovrebbe. Lunedì, infatti, sarà una festa un po’ per tante cose».

Concetti sui quali sono d’accordo anche Daniela Corso, in gara con una “Sbronza alle Eolie ossia calamari ripieni alla Malvasia con salsa e sesamo tostato”, e Alessandra Inzerillo con i suoi “Paccheri ripieni di mousse ai gamberi rossi (e ricotta), su letto di crema di piselli, con granella di pistacchio di Bronte e pomodorino”. Una vera bontà in tutti i sensi e per tutti i “sensi”. Per dovere di cronaca, proprio Patrizia Esposito sarà presente anche in rappresentanza dell’AIFB, l’Associazione Italiana Food Blogger, realtà che ha deciso di essere tra i partner di questa iniziativa.

Tornando alla leggerezza che si chiede alle ragazze in gara, ad affermare questo concetto è lo chef Gigi Mangia, appena tornato da Firenze, dove è stato nominato Maitre Restaurateur de “La Chaine de Rôtisseurs” per la sua vantata e specchiata esperienza nel settore

«L’importante è che il tutto venga preso serenamente – dice lo chef Mangia –, evitando di trasformare la manifestazione in qualcosa di cattedratico. Sono iniziative che, tra le altre cose, alleggeriscono la pesantezza di questo momento storico per il mondo della ristorazione, difficile un po’ per tutti coloro che ne fanno parte. La cosa altrettanto simpatica sarà vederle cimentarsi con una realtà, quella della cucina professionale, che le farà inevitabilmente scendere con i piedi per terra».

Aderenti alla realtà, le provette chef dovranno veramente darsi da fare se vorranno vincere timidezza e paure, uscendo una di loro vincente dalla serata del 14 aprile.

Va anche considerato che queste 5 food blogger, scelte dopo un’attenta selezione tra i tanti che si sono proposti, sono le prime in assoluto di un evento che, dopo Palermo, toccherà le altre 8 province siciliane, sancendo in ognuna il proprio “Master Foodie” locale e dando modo di conoscere le diverse realtà territoriali. Location nelle quali la ristorazione d’eccellenza riesce a esprimersi in tutto il suo splendore, offrendo quanto di meglio ci possa essere nel proprio settore. Saranno, quindi, nove i sfidanti che, tra coltelli, forchette e pentole, si dovranno infine scontrare in una battaglia “all’ultimo mestolo”, che proclamerà il primo “Master Foodie 2014 – Sicilia”.

Eccezionale la composizione di entrambe le giurie, delle quali fanno parte nomi prestigiosi della ristorazione, dell’enogastronomia e del mondo del giornalismo.

Presidente di quella tecnica sarà lo chef Peppe Giuffrè, che dovrà giudicare i piatti dei food blogger insieme a due altri chef, noti ad alti livelli, come Max Mangano e Gigi Mangia; ma anche al Gran Maestro Fiduciario AMIRA, Mario Di Cristina; a Roberto Vivaldi, Bailli del Bailliage di Palermo de “La Chaine des Rôtisseurs”; infine, alla food blogger Tiziana Nicoletti.

Della giuria critica, presieduta dalla giornalista enogastronomica Alessandra Verzera, peraltro direttore del giornale online “Sceltedigusto.it”, promotore dell’evento, fanno invece parte Teresa Di Fresco, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia; Mario Indovina, fiduciario Slow Food Palermo; Giampiero Cagni, del Gambero Rosso; Rosetta Cartella, dell’Accademia Italiana della Cucina; i giornalisti Daniele Lo Porto e Francesca Giunta, quest’ultima sorella del patron del ristorante ospitante; Fulvio Pastorella, re della movida palermitana.

«Una manifestazione che potrà fare emergere talenti – commenta Mario Di Cristina, Gran Maestro della Ristorazione e fiduciario AMIRA, una delle più importanti associazioni di Maître Italiani, Ristoranti e Alberghi – ma solo se sapranno curare i dettagli. Si diventa Grandi Maestri della Ristorazione solo per meriti particolari, per quel talento personale che eccelle in particolari dimostrazioni, ma anche per l’esperienza fatta sul campo. E’ un lavoro impegnativo che deve guardare a tanti aspetti. I giovani di oggi, per esempio, hanno delle buone basi perché le scuole fanno tanto, ma non hanno visto e respirato il mondo. Dovrebbero avere il coraggio di andare via, lasciare la loro terra e cercare di capire come funziona altrove. Poi, tornare e mettere a frutto quanto imparato. Ovviamente mi riferisco anche alle lingue, senza le quali non puoi sperare di crescere. Almeno in questo lavoro».

Non è certo il loro caso, ma in piccolo le concorrenti saranno messe nelle condizioni di dimostrare l’esperienza giusta per sapersi districare nel caso ci fossero difficoltà. E dovranno veramente darsi da fare se vorranno superare timidezza e paure, uscendo una di loro vincente dalla serata del 14 aprile.

«Io credo che siano già tutte vincenti – ci tiene a sottolineare lo chef Peppe Giuffrè, Presidente della giuria tecnica – anche perché il solo fatto di essere volute uscire dalle loro cucine per affrontare una situazione del genere, regala a ognuna di esse una marcia in più. Sarà bello fare con loro o con una parte di loro questo viaggio, che prende il via da Palermo e che toccherà un po’ tutta la Sicilia, dando valore e risalto alle eccellenze enogastronomiche siciliane, ognuna da scoprire e da gustare. Tra le altre cose in allegra compagnia».

Momenti da condividere tra tanti, certi che in ogni luogo della nostra regione ci sia eccellenza.

«Noi sposiamo sempre le manifestazioni in cui si parla di buon cibo – conferma Roberto Vivaldi, Bailli del Bailliage di Palermo de “La Chaine des Rôtisseurs”, la più antica associazione gastronomica del mondo, operante per la diffusione della cultura della gastronomia – ed essendo presenti in oltre 70 nazioni è inevitabile che la vita della nostra organizzazione sia ricca e attiva. In Italia esistiamo dal 1960 e operiamo per la diffusione della cultura della gastronomia attraverso i Bailliages territoriali, che rappresentano la meravigliosa eterogeneità del nostro territorio e dei suoi talenti enogastronomici. Ogni anno, poi, promuoviamo una gara di giovani chef scelti nei diversi paesi in cui la nostra realtà è presente. Alla fine, da 70, arrivano a gareggiare in 24. Per non parlare del grande evento, una gara internazionale che verrà organizzata nel 2015 proprio a Palermo. Un appuntamento al quale ci stiamo già preparando”.

Con una partenza del genere, dovranno tutte e cinque far capire di essere in grado di passare dalla semplice proposizione via web di un piatto alla presentazione a un pubblico più ampio, che le faccia uscire dall’accogliente e riparata cucina di casa.

«Io sono sicuro che daranno il massimo – si inserisce lo chef Max Mangano – perché solitamente i food blogger condividono quanto loro stessi provano in prima persona. Saranno, quindi, in grado di stupirci. E’ questo un mondo che solitamente rimane distante da quello professionale dei grandi ristoranti perché i numeri creano una barriera, ma molti hanno le caratteristiche giuste per diventare chef a tutti gli effetti. E’ chiaro che la scuola e l’esperienza contano più di tutto, ma quello che posso consigliare loro è, se dovessero avere bisogno, di non avere timore e di chiedere. Siamo pronti e disponibili a dare una mano, senza salire in cattedra e fare da maestri con la bacchetta in mano. La cosa più bella di questa professione è o dovrebbe essere condividere e scambiarsi saperi”.

E forse a vincere sarà proprio l’atteggiamento di rilassatezza rispetto a un cooking show che dovrà creare un’atmosfera di giovialità e allegria: quella solitamente data dallo stare attorno a una tavola imbadita di buon cibo e di amici fidati.

Tutte e cinque, però, dovranno entrare nell’ottica di chi vuole vincere. Anche per conquistare i premi in palio, consegnati come solo lui sa fare da Fulvio Pastorella, storico re della movida palermitana. Parliamo di quello per la prima food blogger della serata, come quello che verrà assegnato dall’editore di “Sceltedigusto.it” al menù migliore cioè quello che, quando si sono candidate a partecipare, le food blogger hanno mandato completo (dall’antipasto al dolce) per essere poi selezionate insieme a uno dei piatti proposti. Non andrà a casa a bocca asciutta neanche il pubblico, non tanto per le bontà che aspettano coloro che vorranno vivere questa esperienza, quanto perchè sono previsti anche per molti dei presenti alla serata cadeau che faranno contenti in molti. Un premio speciale andrà anche al padrone di casa, lo chef Natale Giunta, che ha subito sposato il progetto, riconoscendo la sua bontà e qualità.

Insomma, che dire ancora? Forse null’altro, forse molto di più. O anche solo che, per capire di che tipo di evento si tratta, bisogna esserci e viverselo tutto dall’inizio alla fine. Per fare il tifo per una delle concorrenti in gara o anche solo per gustarsi una prelibata cenetta sulla terrazza del Castello a Mare che si affaccia sulla Cala di Palermo e dove, se il tempo sarà clemente e vorrà offrire un assaggio di primavera, si potrà trascorrere una serata magica, cullati dalle onde del mare e dalla promessa che l’estate si sta avvicinando e con essa la voglia di mollare gli ormeggi.

“Master Foodie” è pensato e organizzato dal giornale di enogastronomia “Sceltedigusto.it”, in collaborazione con la “NG Services” dello stesso Giunta e l’associazione culturale “Papille di Bacco”. Gode anche del patrocinio di “Slow Food – Condotta di Palermo”, del Comune di Palermo e dell’AIFB, l’Associazione Italiana Food Bloggers. 

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