Grazie all’iniziativa “Diversamente Speleo” i diversamente abili esplorano la natura

“Siracusa, diversamente abili scoprono la Riserva naturale integrale Grotta Monello grazie all’evento “Diversamente Speleo”.

La Riserva naturale integrale Grotta Monello, gestita dal Cutgana dell’Università di Catania, apre le porte anche ai diversamente abili. Domenica 14 giugno 2015, nell’ambito dell’evento nazionale “Diversamente Speleo” organizzato per la Sicilia dal Gruppo Grotte Catania del Club Alpino Italiano Sezione dell’Etna in collaborazione con il Cutgana, quattro diversamente abili (tra questi anche un tetraplegico assistito da un’apposita barella) hanno ammirato la grotta Monello tutelata dal 1998 dalla Regione Siciliana a protezione dell’ipogeo ornato da speleotemi di particolare bellezza.

A guidare la visita il direttore dell’area protetta, Salvatore Costanzo insieme con gli esperti del Cutgana (Sergio Aleo, Fabio Branca e Giovanni Sturiale) e con la collaborazione degli speleologi del Gruppo Grotte Catania e di Giovanni Grimaldi, geologo del Libero Consorzio comunale di Siracusa.

La Grotta, disposta su più livelli, ha uno sviluppo complessivo di circa 540 metri ed è di particolare importanza per le sue strutture di concrezionamento (stalattiti, stalagmiti, colonne, vele) e per la fauna ipogea tra cui spicca il crostaceo isopode Armadillidium lagrecai Vandel, la cui presenza è stata fra i principali motivi di istituzione della Riserva. Abita la grotta anche il chirottero “Rhinolophus ferrumequinum ferrumequinum Schreber.

Il direttore della riserva, Salvatore Costanzo, ha evidenziato che “la Grotta Monello è uno fra i più affascinanti ipogei del sud Italia e l’organizzazione dell’evento “Diversamente Speleo” rappresenta un’esperienza unica sia per i diversamente abili che hanno partecipato, sia per noi operatori arricchiti da una preziosa occasione di crescita umana e professionale”. “Un ringraziamento particolare va al Gruppo Grotte Catania del Cai che ha curato l’organizzazione dell’evento con passione e professionalità” ha concluso Costanzo.

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