Fake news: Twitter vuole contrastarle

Il Washington Post specifica che il nuovo progetto per ostacolare le notizie false che circolano su Twitter è  in fase di sperimentazione.

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Rientra tra gli obiettivi della società quella di mettere un freno alle svariate bufale che circolano all’interno di uno dei più grandi social network esistenti come Twitter. Questo fenomeno riguarda in generale tutta la rete ma tocca in particolar modo i canali di informazione di maggior spicco e alla portata di tutti quali Facebook e Twitter. Non sono ancora chiare le modalità con cui questa funzionalità possa operare concretamente nel contribuire all’attenuazione di questo fenomeno che, apparentemente può sembrare innocuo, ma di fatto non lo è per niente. L’azione di contrasto si focalizzerà sulla cancellazione degli account abusivi, il miglioramento del motore di ricerca interno e l’eliminazione dei tweet il cui contenuto è falso o di “scarsa qualità”.
Twitter ha inoltre annunciato di aver cominciato ad identificare le persone che sono state bannate da altri utenti impedendo loro di creare nuovi account.

Le fake news più pericolose sono quelle che stanno in mezzo tra la verità e la bufala in quanto disorientano l’individuo, infondendo il dubbio. Il pilastro centrale che permette a qualsiasi società di non abbassare la testa e di non renderla schiava del sistema, consiste proprio nella possibilità da parte di tutti gli individui di attingere ad informazioni veritiere e attendibili. Ci si potrebbe chiedere allora, come fare a riconoscerle? Un buon mediatore si distingue fondamentalmente dal grado di reputazione costruitasi nell’arco della sua carriera. La reputazione viene dalla credibilità, se si è una persona credibile, onesta, con una buona nomea, il pubblico sarà più propenso a scegliere quella determinata informazione. Quindi un ottimo modo per non cadere nelle fake news è quello di constatare l’attendibilità delle fonti d’informazione sulla base della reputazione di colui che le fornisce.

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