Eurobasket: un’Italia monumentale ‘mata’ la Spagna

Partita perfetta degli azzurri che battono la “roja” favorita e tornano in corsa per la qualificazione. Belinelli e Gallinari super, oggi pomeriggio (ore 17:45) ci sarà la Germania.

Strepitosa. Non esiste altro termine per descrivere la prestazione degli azzurri contro la Spagna nella serata di ieri, in una Berlino che si è nuovamente tinta di azzurro a 9 anni di distanza. Dopo la sconfitta all’esordio contro la Turchia e la vittoria sofferta sull’Islanda, arriva la prima prestazione convincente dei ragazzi di Pianigiani. 105-98 il risultato finale di una gara combattuta fino all’ultimo, o almeno fino a quando Marco Belinelli (27) e Danilo Gallinari (29) non hanno deciso di trasformarsi in extra terrestri; non bastano i 34 punti di Paul Gasol tra gli spagnoli, adesso il discorso qualificazione è totalmente riaperto.

Match che inizia subito forte, canestri su canestri, sorpassi e controsorpassi per arrivare all’intervallo lungo in perfetto equilibrio, con gli iberici avanti per 45-42. Ma il meglio deve ancora arrivare; nel secondo tempo gli azzurri sfornano una prestazione stellare, merito soprattutto dei tre tenori militanti in NBA. Belinelli e Gallinari iniziano a bombardare il canestro avversario da ogni posizione e Bargani (18), nonostante i quattro falli a carico, da una grossa mano ai suoi compagni sia in attacco che in difesa.

L’Italia rimonta lo svantaggio e si porta a +7 a pochi secondi dalla fine del terzo quarto, prima che il campione dei Sacramento Kings  porti il punteggio sul 73-63 grazie a una ‘bomba’ sulla sirena che fa impazzire i tifosi azzurri presenti alla Mercedes-Benz Arena.

Nell’ultimo periodo la Spagna prova a reagire riducendo il distacco fino al -4, ma ancora Belinelli (7 su 9 dall’arco e 25 punti su 27 nel secondo tempo) e, soprattutto, un devastante Gallinari tengono gli azzurri a distanza di sicurezza fino al termine della gara per il definitivo +7. Va sottolineata comunque l’ottima prestazione dell’intero gruppo, da Gentile (13) ad Aradori (11), fino a Melli (4) e Cusin (3). Oggi pomeriggio sarà la volta della Germania padrona di casa, ma adesso l’Italia non ha più paura di nessuno. Adesso ci crediamo tutti.

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