Continua la crociata contro il fumo

Multe in arrivo e regole restrittive per tutelare chi subisce il fumo passivo

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I dati parlano chiaro: stando a quanto dall’Ansa, in Italia si contano 83 mila vittime, ogni anno, causate dal fumo su 10 milioni di fumatori, mentre nel mondo si stimano 6 milioni di persone uccise dalle sigarette. E dopo le multe contro i fumatori che gettano a terra i mozziconi senza rispettare l’ambiente, a continuare la crociata contro i dipendenti della nicotina, è il nuovo divieto di fumo negli autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza.

divieto-di-fumo-in-auto-con-bambini-e-donne-incintaQuest’ultima restrizione rientra tra le nuove norme anti fumo in vigore da ieri, martedì 2 febbraio, che si aggiungono ad altri cinque divieti: sono vietati spot tv di liquidi e ricariche di sigarette elettroniche per la fascia 16-19 anni e nei programmi per bambini; vietato vendere più di 30 grammi di tabacco sfuso; vietato fumare all’esterno di ospedali, istituti di ricerca, reparti di ginecologia, ostetricia, neonatologia e pediatria; immagini shock e indirizzi per disintossicarsi sui pacchetti; tolti dal commercio i pacchetti da 10 sigarette.

Quella che sembra prospettarsi all’orizzonte è una vera e propria linea dura volta a contrastare gli effetti del fumo, almeno in favore di molti soggetti che sono costretti a subirlo.

fumo_adolescenti_h_partbAltro dato allarmante riguarda i giovanissimi: il 23,4 % degli studenti dei primi anni delle scuole superiori afferma di fumare. A tal proposito, le sanzioni più severe riguardano la vendita di sigarette ai minori, infatti i commercianti rischiano multe che variano da 500 a 3000 euro ed è prevista anche la sospensione per 15 giorni della licenza all’esercizio dell’attività, fino alla chiusura.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che il fumo è la più grande minaccia della salute in Europa. Nonostante le svariate avvertenze sui rischi per la salute, sembra essere un vizio di cui non si può fare a meno. Infatti l’80% dei soggetti che hanno tentato di smettere di fumare, stando ai dati riportati dall’ISTAT, hanno fallito.

Le nuove norme anti-fumo riusciranno a ridurre il popolo dei fumatori più incalliti? E soprattutto chi, spesso, è costretto a subire fumo passivo otterrà un po’ di giustizia? Non ci resta che attendere qualche mese per verificare l’efficacia o meno di tali divieti.

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