Cleopatra spazza la Sardegna, causando una strage

Proclamato lo stato d’emergenza, il governo ha stanziato 20 milioni di Euro per fronteggiare i primi interventi. Sulla Sardegna si è riversata tanta acqua quanta ne cade in 6 mesi, in 12 ore raggiunti anche 450 mm

La Sardegna oggi conta 17 morti, dopo la violenta pioggia che si abbattuta sull’Isola. Il governo ha dichiarato lo stato d’emergenza, stanziando circa 20 milioni di Euro per fronteggiare gli interventi primari per gli interventi primari, essenziali come il salvataggio delle vite umane, l’assistenza alle popolazioni sfollate e il ripristino della viabilità. Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha definito quello che è successo una “tragedia nazionale”. Infatti, data le dimensioni dell’evento, ha sottolineato che  “Ieri abbiamo deciso di fare subito il Cdm per dichiarare lo stato di emergenza, che consente di avere immediatamente regole per interventi più rapidi e di individuare un primo ammontare di risorse per le primissime emergenze emerse già stanotte”.

Cleopatra, così si chiama il ciclone, in cui in  24 ore è piovuta una massa d’acqua equivalente alle precipitazioni di un anno intero in quella zona, una sorta di “piena millenaria”, di portata straordinaria. Ugo Cappellacci, presidente della Regione Sardegna, ha dichiarato che è caduta “tanta acqua quanto ne viene giù in sei mesi in tutto il territorio nazionale. Quindi è stata una cosa di dimensioni veramente apocalittiche”.

Già il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, è a Olbia per seguire la situazione. Così come pubblicato sull’agenzia stampa TMNEws, il presidente della Regione, Cappellacci ai microfoni di RTL, questa mattina, ha riferito che  “Il bilancio è pesantissimo, siamo qui con il capo della Protezione Civile Gabrielli al centro operativo di Olbia. Per prima cosa dobbiamo renderci conto della situazione nelle zone isolate, ci sono molte case che sono distribuite nell’agro difficilmente raggiungibili perché ponti e strade rurali sono state spazzate via, quindi ci sono case isolate ed è ancora difficile avere un quadro della situazione”.

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