Dopo due mesi di stop , giorno 6 maggio, sono riprese le lezioni del CEDIFOP per il corso di “O.T.S.”, valido per l’iscrizione presso una Capitaneria di Porto in Italia per il livello “Harbour Diver”, cosi com’รจ previsto dagli art.1 e 2 del D.M. del 13.1.1979, che stabilisce le regole di questa qualifica.
Gli allievi che frequentano il corso, continueranno la formazione, insieme con altri che hanno giร prenotato il percorso anche per il livello successivo di INSHORE DIVER, che permetterร loro l’iscrizione al primo livello del “Repertorio Telematico” previsto dalla L.7/2016 e DPRS n.31/2018, completando cosรฌ le due iscrizioni, presso una Capitaneria e quella presso l’Assessorato al Lavoro al primo dei tre livelli previsti dalla legge.
La ripresa delle attivitร formative รจ iniziata fra mille difficoltร , per la particolaritร sia del corso sia degli allievi che lo frequentano.
Il calendario delle attivitร didattiche, presentato all’Assessorato alla Formazione Professionale, in sostituzione di quello ย iniziale, รจ suddivisoย in 5 parti: la prima parte riguarda la formazione realizzata fino all’interruzione forzata dovuta al COVID-19. La seconda parte รจ quella che si sta svolgendo attualmente, la formazione a distanza (FAD) che รจ iniziata giorno 6 e durerร fino al 23 maggio.
Successivamente sono programmate altre 3 fasi, che riguardano la parte delle attivitร pratiche a mare in SCUBA, in una piscina aperta con tecniche di SURFACE e svolgimento delle attivitร restanti con grande prevalenza di quelle in ambito portuale.
Per l’attivazione di queste fasi, successive al FAD, stiamo aspettando le nuove disposizioni nazionali e regionali del 18 maggio.
Un documento dal titolo “Procedure Operative sulla Prevenzione e riduzione del Rischio COVID-19, durante esercitazioni pratiche all’aperto, nei corsi di formazione professionale nel settore della metalmeccanica subacquea” รจ in fase di completamento e farร parte integrante del “Documento Valutazione Rischi” del Cedifop.
Alla stesura del documento hanno collaborato sia esperti del settore (del CEDIFOP,ย Ingegneri esperti in sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, medici, avvocati di diritto marittimo, Ispettori della Guardia Costiera, esperti di equipaggiamenti subacquei, esperti Sommozzatori della Guardia Costiera Ausiliaria, ed altri, da tutte le parti di Italia), sia diverse realtร associative ed imprenditoriali del settore, a livello nazionale ed internazionale.
Ma le maggiori difficoltร per la ripresa delle attivitร sono state riscontrate nella peculiaritร degli allievi, provenienti da tutte le parti d’Italia e dall’estero, e in particolare da Latina, Olbia, Ortona, Pistoia, Sanremo, Torino e Trieste, e dalla Sicilia (Augusta, Enna, Messina, Giarre), mentre dall’estero ci sono allievi provenienti da Grecia e Russia. Diversi di loro durante i 2 mesi di fermo, hanno preferito rientrare nelle loro abitazioni, in Italia, e ora incontrano grandissime difficoltร per il rientro in Sicilia, perchรจ impattano in ย una situazione caotica e poco coordinata sul territorio nazionale da parte delle autoritร competenti, considerando che il loro rientro deve essere coordinato con la successiva quarantena ย stabilita dalle disposizioni regionali, prima di poter partecipare, in presenza, alle attivitร pratiche del corso.
L’interruzione forzata delle attivitร formative causa COVID-19, sta creando enormi disagi a tutti gli enti che come il CEDIFOP si occupano di questa tipologia di formazione cosiddetta “libera” o “autofinanziata”,ย la quale anche se rappresenta una bellissima realtร di qualitร ย e professionalitร nel settore della formazione, perchรจ coinvolge allievi che sono disposti a pagare per realizzare un corso di formazione professionale, sicuramente spendibile nel mondo del lavoro, รจ stata sempre sottovalutata, da parte delle istituzioni, nel momento di scelte e decisioni importanti. Questo รจ anche il motivo per cui ย CEDIFOP insieme con diversi altri enti della formazione autofinanziata, si sono costituiti in un comitato spontaneo, sottoponendo una serie di richieste alle istituzioni, facendo sentire per la prima volta la propria voce, chiedendo una programmazione precisa, che comprenda anche questa tipologia formativa nella tutela dei diritti dei lavoratori e degli enti gestori italiani.