ROGER WATERS DEI PINK FLOYD LANCIA IL SUO NUOVO ALBUM

ROGER WATERS DEI PINK FLOYD LANCIA IL SUO NUOVO ALBUM IN OCCASIONE DELLA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA LONDINESE SULLA BAND IL PROSSIMO MAGGIO. E NON E’ DA SOLO, NICK MASON APPARE A SORPRESA SUL PALCO DURANTE L’INTERVISTA. POTREBBE ESSERE IL SEGNALE PER UNA REUNION? 

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Si intitolerà “Is This The Life You Really Want?” il nuovo album di Roger Waters, bassista, cantante e compositore della maggior parte dei brani dei Pink Floyd. Ritorna in grande stile dopo il tour di “The Wall” durato tre anni. Il musicista settantatreenne ha presenziato alla presentazione della prossima mostra sulla storia della band che si terrà a Londra al Victoria and Albert Museum, a partire dal 13 maggio fino al primo ottobre.

Waters ha rivelato: “Sono in procinto di terminare il mio nuovo album. Ho finito le parti vocali e Nigel Godrich, che è il produttore, ha iniziato il missaggio. Farò un tour che inizierà la prossima estate in Europa, chiamato “Us and Them” (come la mitica canzone di Pink Floyd, n. d. r.) e poi andò in giro per l’America in estate, poi in tutto il mondo per tutto il 2018.

Nick Mason è salito a sorpresa sul palco della presentazione dando così adito a voci di reunion della band inglese, i cui membri non suonano insieme dall’esibizione al Live 8 del 2 luglio 2005. Poi la morte del tastierista Richard Wright, nel 2008, sembra aver definitivamente chiuso le porte alla possibilità che la band si riunisca, ma inevitabilmente la domanda posta durante la presentazione della mostra a Waters e Mason riapre la questione: dipenderebbe solo dal chitarrista David Gilmour, impegnato da anni in una intensa carriera solista che lo ha visto pubblicare diversi album ed essere in tour per il mondo fino a qualche mese fa. “Sarebbe bello se ciò avvenisse, ha ammesso Mason, “Sarebbe divertente farlo. Ma non credo che sia molto probabile. Ma se io ne avessi la possibilità, si, lo rifarei. Ma dovremmo avere la disponibilità di David, dovrei chiederglielo” – continua sorridendo. Taglia corto invece Waters: “Oh, il vecchio ‘perché non tornare insieme’?scherza fingendo un sospiro. “E così noioso…”

Alla domanda se avessero considerato l’esecuzione di “The Wall” contro la costruzione di un muro ipotizzata dal presidente americano Trump lungo il confine USA / Messico, Mason ha scherzato: “Gli ho mandato una sua e di un muro e lui mi ha risposto “Stiamo andando a costruirlo al confine col Messico… i Pink Floyd hanno intenzione di pagarlo?“.

Waters invece dichiara seriamente: “Non lo so. Mi chiedono spesso se riproporrò “The Wall” dal vivo. Ho sempre detto che mi piacerebbe farlo di nuovo, magari al muro tra Israele e Palestina… sarebbe bello sbarazzarsi di quella barriera di sicurezza così spaventosa. Così come bisognerebbe sbarazzarsi della ostilità che esistono tra le persone che non si rendono conto che non c’è un noi e un loro (“Us And Them”, n.d. r.), ma che siamo tutti esseri umani e noi tutti dobbiamo capire veramente come convivere insieme, perché al momento i sistemi che stiamo usando stanno distruggendo il pianeta più velocemente di quanto pensiamo. Suonare “The Wall” sarebbe come un atto di celebrazione per un modo più umano di organizzare noi stessi e mi piacerebbe farlo in un posto significativo.

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