Tony Troja, candidato a sindaco di Palermo

Intervistato Tony Troja: candidato a sindaco della città di Palermo nella lista “SìAmo Palermo”

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Lei, Tony, si candida a sindaco di Palermo nella lista “SìAmo Palermo”. Vuole ricordare ai lettori quando è nata la lista civica e che fine ultimo si propone? 

SìAmo Palermo nasce ufficialmente ad ottobre del 2014, dopo circa sei mesi di incontri con amici e professionisti che vogliono migliorare Palermo. Il fine ultimo di SìAmo Palermo è mettere in pratica un programma basato sul pragmatismo e sulle cose concrete da realizzare solo con la volontà politica. Quella volontà politica che è lo slogan di SìAmo Palermo e che finora, nelle amministrazioni precedenti è mancata“.

Si presenti ai lettori. Chi è Tony Troja? 

“Sono un artista di quarant’anni che nella sua vita ha fatto praticamente di tutto pur mantenendo sempre vivo e attivo il suo primo amore: la musica. Negli ultimi anni sono stato anche un apprezzato autore di satira a livello nazionale, confermando grande attitudine e conoscenza della politica”.

Potrebbe parlarci di almeno due punti prioritari del suo programma elettorale? 

Sicuramente, le due priorità sono quelle che riguardano la mobilità e la cura dell’ambiente. Da sindaco, non vieterò al palermitano di utilizzare la propria auto, soprattutto perché un’automobile rappresenta una voce che, tra bollo e assicurazione, pesa in maniera non indifferente sul bilancio individuale o familiare. Ciò non significa, però, che il centro storico di Palermo non debba essere tutelato. Sono favorevole alla regolarizzazione di una Zona a Traffico Limitato ma con regole ben precise e che devono fare gli interessi sia del centro storico (e soprattutto dei commercianti) che degli automobilisti. Il programma di SìAmo Palermo prevede la creazione di nuovi parcheggi (custoditi, favorendo l’aumento dei posti di lavoro e la sicurezza) e relativi bus navetta, e ordinanze severe per chi viola il codice della strada, soprattutto per chi, con il proprio veicolo, ostacola il servizio pubblico su gomma e occupa spazi dedicati a diversamente abili. Le strisce blu non saranno gestite dall’APCOA, ma dal Comune di Palermo, e le zone in cui sono presenti avranno un numero di strisce bianche (quindi gratuite) pari a quello dei posti a pagamento (come previsto dal Codice della Strada). Trattamento particolare (ma non privilegiato) per chi è costretto a raggiungere il posto di lavoro o la propria abitazione in auto. Infine, le oltre 1400 unità della sola Polizia Municipale verranno impiegate per il pattugliamento anche a piedi di strade e quartieri. Per quel che riguarda l’AMAT, il prezzo del biglietto verrà ridotto a 1 euro(e con un notevole abbassamento dei prezzi delle altre formule di viaggio: abbonamento, biglietto giornaliero, etc…), saranno aumentati i controlli con la presenza di almeno due agenti accertatori per ogni autobus (risolvendo il problema del “portoghesismo” e aumentando i posti di lavoro). Maggior attenzione per quel che riguarda piste ciclabili, bike e car sharing e mobilità sostenibile. Per quel che riguarda la cura dell’ambiente: SìAmo Palermo introdurrà, ove possibile, il “lavoro a KM ZERO”, ossia la possibilità di lavorare nel quartiere di residenza (per quel che riguarda igiene e verde pubblico) senza doversi necessariamente spostare in auto o con i mezzi pubblici, con la conseguente responsabilizzazione del lavoratore. La RAP non dovrà solamente garantire pulizia, igiene e decoro della città, ma dovrà anche e soprattutto occuparsi di incrementare la raccolta differenziata per raggiungere gli obiettivi imposti dalla normativa vigente; tutto ciò determinerà enormi benefici nella gestione dei rifiuti poiché consentirà una maggiore autonomia della discarica di Bellolampo ed il corretto funzionamento dell’impianto TMB (Trattamento Meccanico Biologico) per il pre-trattamento dei rifiuti. Il tutto sotto l’attento controllo dell’amministrazione, delle Guardie Ambientali e delle GEV (Guardie Ecologiche Volontarie)”.

siamo palermo

Quali sono le difficoltà maggiori che ha riscontrato o stai riscontrando in questa campagna elettorale?

“Solo una: la mancanza di spazio da parte dei media. Alcuni rifiutano addirittura di parlare di me, forse per favorire qualche altro candidato, ma dovranno darmi spazio per forza quando entreremo in regime di par condicio”

Quale avversario politico teme di più? 

Nessuno. Temo di più la diffidenza degli elettori palermitani che, a causa di anni di malapolitica, si sono stancati di votare e che non riescono più a distinguere le persone perbene da chi vuole solo una poltrona.”

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