Mowgli girl: in India trovata una bambina selvaggia nella foresta

La piccola Mowgli, trovata nella foresta indiana, è stata abbandonata dai genitori a causa della sua disabilità e del fatto che fosse una femmina.

bambina indiana

Per settimane abbiamo immaginato che quando Rudyard Kipling alla fine dell’’800 ha scritto i suoi Libri della Giungla per dipingere i caratteri del protagonista avesse potuto trarre ispirazione da un fatto vero. Mowgli, il giovane cucciolo d’uomo del racconto scampato miracolosamente ad un assalto della tigre Shere Khan che aveva ucciso suo padre, viene cresciuto da un branco lupi e troverà nel corso delle sue avventure degli amici nell’orso Baloo e nella pantera nera Bagheera. Una volta cresciuto e dopo aver sconfitto Shere Khan, il ragazzino tornerà nel mondo degli uomini.

Ebbene, tutte le testate giornalistiche si sono occupate del ritrovamento, in una foresta dell‘Uttar Pradesh (Stato federato del nord dell’India), da parte della polizia di una bambina di circa otto anni che viveva, proprio come il mitico Mowgli, allo stato brado fra gli animali. Riferivano le agenzie di stampa che circa due mesi fa Suresh Yadav, ufficiale di polizia in pattugliamento nella Riserva naturale di Katarniaghat, non avrebbe creduto ai propri occhi quando ha visto tra un branco di scimmie che gli è passato davanti una bimba che gattonava a quattro mani e in apparente buono stato di salute. A colorire la storia non mancava la descrizione di un tentativo da parte dei primati di proteggere la piccola tentando di spaventare il militare emettendo grida assordanti.

In effetti, si è scoperto in queste ore, la bambina che la polizia indiana ha affidato alle cure dei medici del locale ospedale e ritratta nelle foto che hanno fatto il giro del mondo si comportava come le scimmie con cui è stata trovata non tanto perché cresciuta da loro, ma più probabilmente perché affetta da disturbi psicologici e fisici, che verosimilmente sono la drammatica causa del suo abbandono da parte della famiglia.

Altro che favola di Mowgli, quindi, l’amara realtà è che si tratta dell’ennesima triste storia di abbandono, in uno Stato, l’India, in cui le differenze di classe, o meglio di “casta”, determinano la strutta della società e a volte anche l’esclusione da questa, quella dei bambini ed in particolare delle bambine disabili è una delle categorie più discriminate.

Vero o inventata che sia, questa storia ci mostra una indiscutibile verità: per quel poco tempo in cui la piccola Mowgli è stata con i primati ha trovato accoglienza e protezione; non sempre avviene la stessa cosa fra gli umani!

E allora, siamo proprio certi che se la protagonista del fatto accaduto pochi mesi fa fosse messa nelle condizioni del Mowgli di Kipling di scegliere di ristabilirsi nella foresta anche la bambina non preferirà far ritorno nella giungla, spinta dalla nostalgia e dalla solidarietà che una volta tanto vi ha trovato?

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