Torna il “CANDIDO”, a cura dell’editore Luciano Lucarini

ROMA – Dal 15 giugno 2014 torna il “CANDIDO”. L’editore Luciano Lucarini annuncia il ritorno del giornale di politica e di satira che fu diretto da Giovannino Guareschi. Alla presentazione a Palazzo Ferrajoli interverranno Alessio Di Mauro (direttore) ed Egidio Bandini (condirettore)

La casa editrice Pagine con l’editore Luciano Lucarini annuncia il ritorno del “Candido”, la storica rivista settimanale protagonista della vita politica italiana del secondo dopoguerra che fu diretta da Giovannino Guareschi dal 1945 al ’57. Il  Candido  di  Giovannino  Guareschi,  Giaci Mondaini,  Carletto  Manzoni,  Giovanni  Mosca,  usciva  nel  dicembre  del  1945 ma dopo settanta anni il suo nome non è stato dimenticato. Il giornale, libero per definizione, nella sua nuova veste di quindicinale uscirà il 15 giugno 2014. La data del 15 giugno non è casuale ma  rimanda all’anno 1918 e alla battaglia del Piave, la più grande vittoria italiana, che  avrebbe  segnato  la  fine  della  Grande Guerra. La Redazione intende quindi iniziare una battaglia sotto buoni auspici, divertire i lettori  in modo garbato, vuole parlare di politica e di costume in modo irriverente, ma non volgare e allo stesso tempo far riflettere su ciò che succede nel nostro Paese, nel Mondo e nelle nostre famiglie”. Nelle intenzioni della Redazione il Candido vuol essere “un  giornale  di  famiglia”.

La presentazione avrà luogo a Roma, Palazzo Ferrajoli (Piazza Colonna, 335) martedì 10  giugno 2014 alle ore 18.00. Interverranno: l’editore nonché direttore responsabile del Candido Luciano Lucarini,  il direttore Alessio Di Mauro e il condirettore Egidio Bandini.

Note:

Era il 22 ottobre 1961 quando Giovannino Guareschi si congedò dai suoi lettori nell’ultimo numero del Candido edito da Rizzoli. Un giornale la cui tiratura  raggiunse le oltre 400.000 copie; un giornale attraverso il quale lo scrittore, polemista e grande  vignettista aveva combattuto tante battaglie, creando non pochi imbarazzi e fastidi in molti ambienti, dal Partito comunista alla Democrazia Cristiana, tanto che per i suoi attacchi ad Alcide De Gasperi ,Guareschi verrà condannato a un anno di carcere nel 1954.

I libri di Guareschi (Parma 1908 – Cervia 1968), dall’Italia Provvisoria, ai 346 racconti del “Mondo piccolo” di don Camillo e Peppone, a quelli ambientati in famiglia, al “Diario Clandestino” scritto nei lager nazisti, offrono una analisi acuta della società italiana all’indomani della seconda guerra mondiale e sino alla fine degli anni ’60. Sulle pagine del Candido venne pubblicata alla vigilia di Natale  del ’46 la prima puntata di “Mondo piccolo” con protagonisti il parroco don Camillo e il sindaco comunista Peppone. I due personaggi rappresentano con note di colore due anime divise dalle ideologie, passionali, combattive, ma che sapevano anche superare le barriere delle stesse ideologie, uniti “dal buon senso della propria coscienza”. 

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