Sicilia: sempre più discariche vengono chiuse

“La gestione dei rifiuti dell’Isola rischia la paralisi”.

Giunti a metà del 2015 il sistema regionale dei rifiuti arriva a un punto molto critico a causa di diverse carenze negli impianti di gestione e in particolar modo della paralisi burocratica e politica. Recentemente il dipartimento delle Acque e Rifiuti, a seguito delle analisi effettuate dall’Arpa di Caltanissetta, ha fatto chiudere la discarica di Gela. L’ennesima che viene chiusa per non risultare idonea alla gestione degli scarti industriali e urbani. Ciò ha come inevitabile conseguenza l’aumento di rifiuti per le strade della Sicilia.

Attualmente si contano soltanto otto impianti attivi che sarebbero quelli di Palermo, Catania, Trapani, Misterbianco, Siculiana, Lentini, Castellana Sicula e Augusta; le cinque discariche chiuse sono quelle di Campo Bello di Mazara, Sciacca, Ragusa, Gela e Mazzarà Sant’Andrea. E non finisce qui: per quanto riguarda gli impianti di compostaggio esistenti in Sicilia ricordiamo quelli di Trapani, Favignana, Marsala, Sciacca, Grammichele, Lentini, Misterbianco, Ramacca, Dittaino, mentre quelli finanziati ma mai attivati sono dieci e sono a Palermo, Biasacquino, Collesano, Castelvetrano, Gela, Vittoria, Ragusa, Siracusa, Gagliano e Castelferrato.

In Sicilia vengono prodotte ogni giorno 6 mila tonnellate di immondizia che vengono malamente gestite da quelle che dovrebbero essere le istituzioni competenti. Tuttavia il problema non è la produzione di rifiuti ma le tempistiche relative alle gare d’appalto, necessarie per la consegna dei nuovi impianti. La situazione comincia a diventare estremamente rischiosa se non si pensa a un efficiente sistema di gestione dei rifiuti che sblocchi la situazione. A tal proposito il Presidente della Regione Rosario Crocetta lo scorso 17 giugno ha emanato un’ordinanza per l’autorizzazione in deroga al conferimento dei rifiuti  fino al 7 luglio. Questa naturalmente non rappresenta una soluzione ma un tamponamento momentaneo del problema.

Per quanto riguarda i centri di compostaggio presenti in Sicilia nove sono quelli finanziati ma mai attivati e la conseguenza di questa situazione è che il sistema di raccolta differenziata è al 13% il che significa che l’87% dei rifiuti finisce ancora in discarica. Tutto ciò riflette ritmi di crescita molto lenti per quanto riguarda la raccolta differenziata. Un quadro davvero poco promettente che purtroppo rischia di danneggiare la Sicilia a livello ambientale ed economico se non si interviene in tempo.

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