MISHMASH e Gaia Riposati di nuovo in concerto a Roma

Avrah Kadabra, vibra e crea storie e mondi. Sabato 10 gennaio 2015 alle ore 20.45
dopo l’ultimo concerto oltre un anno fa all’auditorium siamo felici di ospitare al Teatro Lo Spazio

Uno spettacolo che nasce dalla vibrAzione delle note dei Mishmash e delle parole evocative di Gaia Riposati per creare caleidoscopici Mondi in cui si incontrano, dialogano e si innamorano storie, pensieri e idee solo apparentemente lontani.

Uno spettacolo che crea vibrAzione fra respiro del pubblico, musica e parola per mandare in risonanza “Lo Spazio”.
Avrah Kadabra, l’origine etimologica remota della parola si perde nella notte dei tempi, e della memoria… dall’aramaico, a dire “io creerò come parlo”… dall’ebraico, ha-berakah- daberah per pronunciare una benedizione… dall’arabo, proferita affinché disperda i demoni, nella tradizione medica fra i Romani ai tempi di Caracalla prescritta come amuleto per guarire dalla malattia…
Avrah Kadabra, per tutti noi ancora, parola misteriosa che evoca magia, che annulla le distanze e le differenze per creare in sintonia.
Questo spettacolo è una breve sosta sulla strada per quella sintonia… quella che nasce dall’armonia dei contrari, come diceva Eraclito.
Questo spettacolo è l’incrocio fra percorsi, quello di Gaia Riposati, alla ricerca di scintille creative nell’incontro fra i diversi linguaggi dell’arte, e quello dei Mishmash, vagabondi fra i suoni che abitano il Mediterraneo.
Questo spettacolo è un viaggio fra suoni, racconti e archetipi che vivono nelle nostre anime nomadi.

Il quartetto “Mishmash” (termine mobile che in varie lingue racchiude diversi significati legati al concerto di “mescolanza”) formato da Marco Valabrega al violino e viola, Domenico Ascione alle chitarre e “ud”, Bruno Zoia al contrabbasso e Moshen Kasirossafar alle percussioni persiane, propone una versione molto originale affascinante del complesso di suoni che abitano il Mediterraneo, il mondo sud-orientale, i paesi dell’Est.
Di culture e tradizioni diverse (cristiana, ebraica, musulmana, buddista), la loro musica trova gli spunti principali nel repertorio klezmer (la musica delle comunità ebraiche askhenazite), nelle romanze sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali di musica persiana e medio-orientale, nei brani originali e d’autore ispirati da queste stesse culture musicali, con scelte di arrangiamenti e d’esecuzione che ricreano quel sapore “vagabondo” che da sempre caratterizzano questi repertori.
Il quartetto di esibisce regolarmente in numerosi festival nelle principali città italiane e estere, partecipano anche a trasmissioni radio-televisive, ha pubblicato “Pervanè”, per la Finistsrre, dopo il primo album “Delta”, che aveva riscosso lusinghieri consensi dicasteri pubblico e stampa specializzata. Yasaman è il titolo dell’ultima produzione discografica Mishmash.

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