Mina Welby a Messina: importante Convegno sul Biotestamento

Il Convegno dal titolo: “Legge 219/17: Biotestamento prime riflessioni a margine della legge 14.12.2017” è stato organizzato dall’ AMI Messina, insieme a EIRA Centro di salute integrata, Lions Club Messina Peloro e Associazione Luca Coscioni  nell’Aula Magna della Corte d’Appello1

Si è svolto giovedì 10 maggio 2018, alle ore 15.00, nell’Aula Magna della Corte di Appello di Messina, il Convegno dal titolo: “Legge 219/17: Biotestamento prime riflessioni a margine della legge 14.12.2017”, organizzato dall’AMI Messina, Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani, insieme a EIRA, Centro di Salute integrata, Lions Club Messina Peloro, e Associazione Luca Coscioni.

Moderatore è stato l’Avv. Francesco Genovese, Presidente AMI Distretto di Messina, che ha presentato i vari ospiti e introdotto i loro interventi.

Dopo i saluti di S.E. Dr. Michele Galluccio, Presidente Corte di Appello di Messina, dell’Avv. Giovanni Villari, Consigliere dell’Ordine degli Avvocati, che ha portato anche il saluto dell’Avv. Vincenzo Ciraolo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Messina che non ha potuto presenziare al Convegno, dell’Avv. Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale AMI e del Dr. Fabrizio Gattuso, Presidente Lions Club Messina Peloro, sono seguiti gli interventi di Mina Welby, Presidente Associazione Luca Coscioni, dell’Avv. Prof. Gianni Baldini, Presidente AMI Toscana, del Dr. Corrado Bonanzinga, Magistrato presso il Tribunale di Messina, della Dr.ssa Amalia Macrì Pellizzeri, Notaio in Messina e del Dr. Carmelo Staropoli, Neurologo- Consigliere Ordine dei Medici Provincia di Messina.Locandina

L’Avv. Giovanni Villari oltre ai saluti del Presidente, Avv. Ciraolo ha portato anche i saluti e i ringraziamenti per queste iniziative dell’Ordine degli Avvocati, vicino all’AMI perché propone iniziative che hanno un taglio ben preciso e sa capire e interpretare argomenti a volte spinosi e complicati con risultati che son davanti a tutti.

Il Dr. Fabrizio Gattuso, Presidente Lions Club Messina Peloro, si è dichiarato  molto favorevole a questo congresso e molto sensibile sull’aspetto sociale di questo argomento  così combattuto. Questa legge rappresenta un grande passo avanti per la nostra civiltà dove larga parte del mondo associazionistico si è espressa in modo favorevole e la Chiesa sebbene con dei paletti ha mostrato alcune aperture.

L’incontro con Mina Schett Welby dell’Associazione Luca Coscioni, rientra nell’ambito delle iniziative che l’Associazione sta promuovendo in tutta Italia per diffondere le informazioni relative alla proposta di legge di iniziativa popolare sulle tematiche dell’eutanasia e del fine vita.2

Mina Welby ha ripercorso la storia, i passaggi più importanti e più sofferti che hanno portato alla lotta per il diritto all’autodeterminazione terapeutica.

La grave e progressiva distrofia muscolare di suo marito Piergiorgio, che cominciò quando lui era ancora un ragazzino. Una malattia che gradatamente non gli consentì più di camminare, poi di parlare, di compiere movimenti fino a restare immobile a letto e questo sempre a mente lucida.Negli anni ottanta le sue condizioni peggiorarono ulteriormente e fu lei che nel luglio del 1997, chiamò i soccorsi in seguito ad una crisi respiratoria di Welby, al quale, per sopravvivere, fu attaccato un respiratore automatico.3

Nel campo legislativo ha ricordato come nel 1984 Loris Fortuna si batteva nel chiedere il primo disegno di legge sull’eutanasia ma nel tempo furono presentate altre proposte di legge sulla eutanasia come quelle dei radicali e le due firmate da Giuliano Pisapia, deputato  e sindaco di Milano, ma nessuna è mai arrivata all’esame del Parlamento. Altri anni di vita difficile in cui conobbe Luca Coscioni tramite internet, in cui aprì nel 2002 un forum da nome “Eutanasia” ed in cui, per far conoscere la propria situazione, si iscrisse nei radicali che lo elessero anche co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni. Nel 2006 dopo ulteriore peggioramento ufficialmente chiese la morte e nel settembre dello stesso anno inviò una lettera al Presidente della Repubblica chiedendo il riconoscimento del diritto all’eutanasia.

Il 5 dicembre 2006 la Pollastrini chiese “rispetto, comprensione e pietà” nei confronti di Welby…si chiese se vi fosse accanimento terapeutico, ottenendo un parere negativo.

In un sondaggio promosso dal quotidiano La Repubblica e condotto dalla rivista MicroMega, il 64% degli intervistati (il 50% tra i cattolici praticanti ed il 71% tra i cattolici non praticanti) si dichiarò favorevole all’interruzione delle cure mediche per Welby.

Il 16 dicembre 2006 il Tribunale di Roma, dichiarandola «inammissibile», per via del vuoto legislativo su questa materia,respinse la richiesta dei legali di Welby di porre fine all’accanimento terapeutico.

Il 20 dicembre 2006 Welby venne sedato e gli fu staccato il respiratore.

Il dottor Mario Riccio, anestesista, confermò durante una conferenza stampa tenutasi il giorno dopo di averlo aiutato a morire in presenza della moglie Mina, della sorella Carla e dei compagni radicali dell’Associazione Luca Coscioni: Marco Pannella, Marco Cappato e Rita Bernardini.

Il 1º febbraio 2007 l’Ordine dei medici di Cremona ha riconosciuto la piena legittimità del comportamento etico e professionale del dottor Mario Riccio chiudendo la procedura aperta nei suoi confronti.

L’8 giugno 2007 il giudice per le indagini preliminari ha comunque imposto al pm l’imputazione del medico per omicidio del consenziente, respingendo la richiesta di archiviazione del caso, ma il 23 luglio 2007 il GUP di Roma lo ha definitivamente prosciolto ordinando il non luogo a procedere perché il fatto non costituisce reato.

Adesso si attende l ’esito dell’udienza in Corte Costituzionale fissata per il 23 ottobre 2018 relativa al comportamento, all’analisi di legittimità costituzionale dell’art. 580 c.p sollevata nel procedimento a carico di Marco Cappato  per il suicidio assistito di Dj Fabo.

Poco prima del Convegno abbiamo rivolto un paio di domande all’instancabile Mina Welby, Presidente dell’ Associazione Luca Coscioni:

Ci può dire qualcosa sul Biotestamento e cosa sente di dire sulla legge uscita pochi mesi fa?

“Sono veramente molto felice che questa legge sia finalmente uscita e adesso ci tengo che venga veramente attuata da parte di tutti, prima di tutto dai medici stessi. E questo perché si parla di comunicazione, di approccio al malato e tante volte proprio questo nell’Università non si impara. Vorrei che in futuro, per esempio, fosse obbligatorio, per la laurea, per tutti, per tutte le figure sanitarie intorno ai malati, che imparino tutti a fare le cure palliative. So che in Sicilia si creano le reti e questa è una cosa bellissima, sono stata già tre volte in convegni qui in Sicilia”.

Quindi ritiene importantissimo il rapporto paziente–medico?

“Si assolutamente!… Il rapporto paziente-medico e io dico “paziente-medico” perché la figura più importante è il paziente non il medico”.

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A Mina Welby è stato assegnato un riconoscimento consegnato dall’Avv. Francesco Genovese che ha sottolineato l’arricchimento, non solo sotto il profilo giuridico e conoscitivo ma soprattutto sotto il punto di vista umano,avuto da questo convegno.

Programma:

Saluti

S.E. Dr. Michele Galluccio, Presidente Corte di Appello di Messina

Avv. Vincenzo Ciraolo, Presidente Ordine Avvocati Messina

Avv. Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale AMI

Dr. Fabrizio Gattuso, Presidente Lions Club Messina Peloro

Interventi:

Mina Welby, Presidente Associazione Luca Coscioni

La “lunga marcia” dell’autodeterminazione terapeutica

Avv. Prof. Gianni Baldini, Presidente AMI Toscana

Prime riflessioni sulla legge

Dr. Corrado Bonanzinga, Magistrato presso il Tribunale di Messina

Contenuti e formalità delle DAT

Dr.ssa Amalia Macrì Pellizzeri, Notaio in Messina

Le DAT: aspetti notarili

Dr. Carmelo Staropoli, Neurologo – Consigliere Ordine dei Medici Provincia di Messina

L’alleanza terapeutica tra medico e paziente

 

Moderatore

Avv. Francesco Genovese Presidente AMI Distretto di Messina

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