Milano- Sanremo 2016. DEMARE PESCA IL JOLLY

Arnoud Demare, venticinquenne sprinter francese vince sul traguardo di Sanremo, imponendosi davanti a Swift ed al belga Roelants.

French Arnaud Demare, of FDJ cycling team, on his arrival to the finish line of Milano-Sanremo, Italy, March 19, 2016. ANSA/LUCA ZENNARO
French Arnaud Demare, of FDJ cycling team, on his arrival to the finish line of Milano-Sanremo, Italy, March 19, 2016. ANSA/LUCA ZENNARO

La corsa, che lega sempre di più il suo esito agli ultimi cinque chilometri, è vissuta sino al culmine del Poggio senza particolari sussulti. Gli animatori della prima ora, fra i quali gli immancabili Barta e Bono, tengono botta fino a metà Cipressa.
Ripresi, sarà da qui in poi che la Sanremo offrirà piccoli spunti tecnici che in qualche modo si sovrappongono alla scarna selezione operata solo dalle immancabili cadute. Sulla Cipressa si muove Visconti, su di lui si porta Stannard; dopo la successiva discesa, sulla via Aurelia si forma un quintetto.
Assieme ai due anche Sabatini, Oss e Montaguti. Il verità il tentativo non decolla mai, anche per la funzione da stopper del veloce Sabatini, ma questo è ciò che oggi passa il convento. Prima del Poggio tutti in gruppo per la buona guardia soprattutto dei Katusha.
Nel frattempo Matthews conclude un lungo inseguimento dopo una caduta ma non sarà più parte attiva della corsa. Il Poggio non aggiunge alcunché salvo un volenteroso allungo di Fedi. Prima dello scollinamento attacco di Kwiatkowski che riesce a mettere fra se e gli altri un po’ di luce. Al suo inseguimento i big sparano le loro cartucce. Ci prova Nibali, un paio di volte, ma Cancellara e Trentin dicono di no. Il gruppo allungatissimo ritorna sull’Aurelia con ancora Kwiato al comando.
Sarà Cancellara a spegnere il suo sforzo ai meno 1300, con Trentin sempre in funzione di stopper. Di rimessa allungo poderoso di Boasson con Van Avermaet alle calcagna. Queste ultime azioni hanno portato allo scoperto un quartetto vicinissimo all’arrivo. Roelants, Van Avermaet, Gaviria e Sagan.
Un incredibile contatto fra Gaviria e Sagan li toglie di mezzo condizionando in modo deciso la volata. Roelants allunga ma nulla può per resistere alla rimonta di Demare e Swift, mentre l’altro francese Bouhanni viene eliminato da un salto di catena proprio sul vialone finale. Vittoria netta per Demare al suo primo successo importante. Una vittoria frutto di tanta fortuna ma anche di tanta caparbietà. In fondo anche lui oggi ha avuto il suo bel da fare per rientrare dopo una caduta.

Fra i nostri il migliore è risultato il tanto bistrattato Pozzato, ottavo all’arrivo. Piazzamento spuntato a dieci anni esatto dal suo successo che è anche l’ultima delle nostre affermazioni. Bravo. Buona anche la nona posizione di Colbrelli. Ottima la corsa di Trentin in funzione dell’uomo migliore di oggi, Gaviria. Matteo riesce, dopo aver tanto lavorato nel finale, a centrare la top ten.
Bene Nibali, ancora una volta ha dimostrato che il campione non viene solo per timbrare il cartellino, positivi anche Visconti, Oss e Montaguti.
In conclusione una riflessione che giro volentieri agli indefessi estimatori di questo finale. Quando, come oggi, sulla riviera si ci mette anche il bel tempo, non ci restano che qualche caduta e un salto di catena a condizionare l’epilogo scontato in volata della Sanremo. Questi aspetti che nulla hanno di tecnico sono stati più incisivi delle follie degli scavezzacollo giù dal Poggio.

Un po’ poco, per una delle corse più prestigiose del mondo!

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