La crisi idrica mondiale: perché l’acqua scarseggia

La scarsità d’acqua è un problema che va affrontato nell’immediato. L’unica soluzione è sforzarsi di evitare inutili sprechi, per far sì che tutti abbiano accesso a questo preziosissimo bene. L’acqua è un diritto inalienabile.

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L’intera umanità è a rischio. Man mano tutte le risorse iniziano a scarseggiare e una delle più fondamentali è l’acqua. Perché c’è la crisi idrica? I motivi sono molto semplici, ed il primo è l’aumento demografico, ovvero l’aumento della popolazione mondiale. Il consumo d’acqua cresce poiché deve soddisfare tutti, ed è aumentato di 6 volte negli ultimi anni. Un altro dei motivi è la distruzione degli ecosistemi d’acqua dolce e la scarsità di risorse idriche sotterranee, a causa della costruzione e dell’aumento dei centri abitati. Nel sud Italia (comprese Sicilia e Sardegna), ad esempio, la crisi d’acqua è maggiore rispetto alle altre regioni. La Sicilia centrale è la più colpita e la perdita d’acqua si aggira intorno il 60%, impedendone quindi la distribuzione in altre zone.

L’abuso di questa importantissima risorsa, è senza dubbio responsabilità dell’uomo. La segretaria generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, dichiarò: «C’è la convinzione che l’acqua sia in lì in quantità illlimitata e tutti ne abbiano accesso perché basta aprire un rubinetto e ciò è un grande problema.». Il Pianeta rischia il collasso, per colpa di questa grave perdita. Basta pensare ad alcuni Paesi dell’Africa e del continente asiatico come Bangladesh India, Pakistan, dove ne sono quasi del tutto privi e la poca acqua che si trova non è potabile, il che provoca gravi problemi di salute e malattie. Il numero di mortalità in questi Paesi, è infatti il più elevato nel mondo. Città del Capo (Sud Africa), sarà la prima città a dover chiudere l’acqua corrente per la siccità e questo sconvolgerà la vita di circa 4 milioni di persone. Al momento, questo giorno verrà rinviato, poiché gli abitanti hanno iniziato a conservare l’acqua. Nei prossimi decenni, altre città come San Paolo, Jakarta, Città del Messico (che sta attualmente vivendo una grave crisi) , Londra, ecc ecc, arriveranno a ciò.

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È inutile dire che l’acqua sia un bene primario per la sopravvivenza e per preservarla il più possibile, è importante sforzarsi di evitare inutili sprechi. La siccità (dovuta ai cambiamenti climatici), è un ulteriore problema. La mancanza di piogge distrugge l’agricoltura e di conseguenza aumentano i prezzi dei viveri. Ciò significa che senza acqua è impossibile anche produrre cibo. Il 97% dell’acqua del globo è salata, il 2% si trova nei ghiacciai e il restante 1% è utilizzato dall’intera popolazione mondiale. Ovviamente per scarsità d’acqua si intende proprio quest’ultimo e la maggior parte di queste risorse si trova sotto terra. Accedere all’acqua sotterranea non è difficile, ma le falde acquifere impiegherebbero millenni per riempirsi nuovamente, quindi queste andrebbero trattate come riserve e utilizzate solo quando necessario. Ovviamente tutto ha un prezzo: prendere l’acqua sotto terra provoca la compressione del terreno, che potrebbe fare sprofondare le città. Il più grande spreco di acqua, si ha negli allevamenti intensivi. Il mangime destinato agli animali di allevamento necessita di circa 500 litri di acqua per produrne un chilo. Considerato il fatto che un bovino consumi circa 12 chili di mangime al giorno, produrre 113 grammi di carne equivale a 1,650 litri d’acqua. Negli Stati Uniti, il consumo di carne è molto alto e questo va a svantaggio di molti altri Paesi in cui vi è una scarsità maggiore di risorse idriche. Alzare il prezzo dell’acqua potrebbe dare ad essa un valore maggiore, incentivare le persone a non sprecarla e costruire sistemi di irrigazione. C’è però da ricordare che l’acqua è un bene inalienabile e tutti dovrebbero averne accesso. I governi hanno pensato di ovviare al problema desalizzando l’acqua, cioè prendendo l’acqua dagli oceani per renderla potabile, ma questo richiede grandi risorse finanziarie e rimarrebbe solo un’utopia.

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