Intervista ad Antonio Iadonisi

Antonio Iadonisi presidente e le iniziative della “Pro Loco” di Solopaca.

Solopaca negli ultimi anni sta diventando un punto di riferimento per chi vuole dare un input maggiore alla sua propensione per l’arte e la cultura. Certamente le tante attività pro arte contribuiscono a  dare un senso maggiore a questi fini. Oggi intervistiamo il presidente della pro loco di Solopaca, in provincia di Benevento, Antonio Iadonisi. Si presenti ai lettori di GLOBUS MAGAZINE.

“Un saluto a tutti i lettori di Globus Magazine, ringrazio la dottoressa Chiara Fici per questa intervista e tutta la redazione. Mi chiamo Antonio Iadonisi e sono un docente di Storia dell’Arte presso le Scuole Superiori di Secondo Grado. La passione per il mio paese, Solopaca, così ricco di cultura, storia e tradizioni, mi ha spinto ad intraprendere gli studi in Conservazione dei Beni Culturali e successivamente a specializzarmi in altre discipline attinenti al mondo della cultura come la biblioteconomia e l’archivistica. Dal 2014 sono anche Guida Turistica abilitata della Regione Campania, lavoro che ho svolto con passione fino a prima della pandemia nel tempo libero dagli impegni scolastici, poi purtroppo, con la diffusione del Covid-19, le attività collegate al turismo hanno subito una brusca battuta di arresto.

Dal 2009 svolgo attività di volontariato nella Pro Loco Solopaca e, in tutti questi anni ho ricoperto anche diversi incarichi come componente del Consiglio Direttivo dal 2011 ad oggi, dalla carica di segretario/tesoriere, fino a quella di Presidente che ricopro dal 2018.”

Quali sono state le iniziative più rilevanti che l’hanno coinvolto in questi mesi?

“Durante gli ultimi mesi le normali attività sono state rallentate dalle restrizioni imposte dal Governo a causa della diffusione del contagio, tuttavia non sono mancate le occasioni per promuovere il nostro territorio, soprattutto sui canali social. Una delle iniziative più importanti risale al primo lockdown, quando sono stati prodotti dieci brevi video in cui si raccontano storie e testimonianze dei tempi passati, partendo dal XVII secolo fino ad arrivare al secolo scorso, attraverso la narrazione di personaggi del nostro paese. La serie, denominata “Storie di Solopaca” è disponibile sia su Facebook che su YouTube sui canali della Pro Loco Solopaca. Un’altra attività ha riguardato sempre la promozione del territorio attraverso una serie di video realizzati con drone, che ha permesso di osservare il nostro patrimonio a volo d’uccello. Attività che speriamo di riprendere appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. In ordine di tempo, l’ultimo impegno riguarda la pubblicazione sul gruppo Facebook della Pro Loco Solopaca di immagini di edicole votive disseminate sul territorio. Un modo per anche per tutelarle, oltre che valorizzarle”.

Chi, oltre lei, collabora attivamente alla Pro loco?

“Oltre ai membri del Consiglio Direttivo ci sono anche diversi soci che collaborano attivamente alle attività della Pro Loco Solopaca tra cui anche esperti nel settore e appassionati. Non faccio nomi altrimenti rischierei di dimenticare qualcuno, ma mi sento di ringraziare in particolare chi ha collaborato alla realizzazione delle “Storie di Solopaca” e dei video promozionali con il drone. Tutte professionalità di alto livello, messe a disposizione a titolo completamente gratuito per il proprio territorio”.

Perché ha deciso di fare parte di questa importante associazione?

“Innanzitutto la passione che mi lega al mio paese che, come dicevo in precedenza, ha orientato il mio percorso di studi. La Pro Loco è senza dubbio l’associazione che meglio interpreta l’esigenza di tutelare, conservare e promuovere un patrimonio storico-artistico e culturale che rischia di essere travolto dalla modernità. In questi anni vado fiero di un importante traguardo raggiunto: il restauro di due pale d’altare presenti nella nostra Chiesa Madre, attribuite al pittore solopachese Decio Frascadore. Queste opere versavano in uno stato di totale degrado che comprometteva la leggibilità delle opere. Un restauro riuscito grazie alla generosità dei cittadini che ha permesso di raccogliere l’importante somma richiesta per l’intervento in circa tre anni”.

Quali sono i vostri rapporti con le altre associazioni?

“I rapporti con le altre associazioni sono ottimi e collaborativi. Ci sono collaborazioni attive non solo con le associazioni del territorio, ma anche con le associazioni della provincia, soprattutto con le altre Pro Loco e con l’UNPLI (Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia). Da queste collaborazioni sono nati importanti progetti e manifestazioni. Sul territorio di Solopaca riguardano soprattutto manifestazioni importanti come la Festa dell’Uva, ma anche come La Ballata dei Briganti o l’Antica Fiera di San Martino. Mentre dalla collaborazione con le altre Pro Loco sono nate manifestazioni come il Carnevale dell’Amicizia o come la partecipazione alla Fiera di Morcone. La Pro Loco fa parte poi di diversi gruppi di associazioni oltre all’UNPLI, come ad esempio la Consulta delle Associazioni del Parco del Taburno Camposauro o il gruppo Terre del Sannio insieme alle Pro Loco della Valle Telesina”.

Cosa avete in programma a partire dal 2022?

“Sperando che la situazione torni alla normalità, abbiamo in programma di riprendere le nostre storiche manifestazioni come il Premio Filo d’Olio, la Ballata dei Briganti e soprattutto la Festa dell’Uva a cui partecipiamo con la realizzazione di un corteo storico dedicato all’epoca ducale dei Ceva Grimaldi che va dal 1574 al 1564. In questa direzione siamo già all’opera per arricchirlo con nuovi abiti realizzati dalle nostre sarte”.

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