Catania: mercato in ebollizione, ma non c’è fretta

Pietro Lo Monaco & Co. continuano a lavorare alacremente sul mercato. Al momento, non c’è nessuna squadra del girone C che ha così tanti discorsi avviati come il Catania, ma non c’è fretta. Il primo comandamento è quello di non commettere gli errori dell’anno passato.

calciocatania.it
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Scatenato no, ma oculato sì. Va etichettato così il mercato del Catania che, con intelligenza ed arguzia, sta cercando i rinforzi giusti per costruire una rosa che possa lottare per la promozione in serie B. Le ufficialità di Lodi e Caccetta, oltre a quella di Lucarelli, tecnico fortemente voluto da Pietro Lo Monaco, sono ormai storia. Si pensa ad andare avanti, ad aggiungere altri tasselli. Ma il diktat in casa rossoazzurra è uno ed è abbastanza semplice: non c’è fretta. Il comandamento primario è quello di evitare gli errori commessi all’alba della scorsa stagione, ecco perché la dirigenza etnea studia i propri obiettivi e le dinamiche in uscita, preferisce non tuffarsi a capofitto su trattative esose e magari poco utili. Tutti i reparti vanno rinforzati, gli elementi da aggiungere devono avere le caratteristiche giuste per affrontare al meglio un campionato così logorante e difficile come la serie C.

DIFESA – Pisseri sarà il portiere titolare, probabilmente servirà un secondo, magari un under, considerata la nuova regola che limiterà il numero degli over presenti in rosa (14). Per il reparto arretrato, è fatta per Alcibiade, che a breve firmerà il contratto biennale che lo legherà al sodalizio etneo. In buono stato anche la trattativa riguardante Tommaso Coletti: il centrale del Foggia piace e non poco, a favorire il buon esito dell’affare c’è l’interesse dei pugliesi per Russotto, che potrebbe fare il percorso inverso. Sulle fasce, il prescelto per la corsia di destra è Daniel Semenzato del Pordenone, conteso proprio dal Foggia, che può offrirgli la possibilità di giocare in serie B. In caso di fumata nera, si virerebbe su Luca Calapai, prodotto del vivaio rossoazzurro, oggi al Modena. Attenzione, come sempre, ai nomi di De Vito e Bruno, allenati da Lucarelli a Messina. In uscita, certificate le partenze di Gil e Bergamelli (il cui contratto scadrà tra una decina di giorni), bisognerà monitorare la situazione di Parisi e De Rossi: il primo è seguito dal Siracusa; il secondo vorrebbe più spazio, ma non è certo di trovarlo alle falde dell’Etna.

CENTROCAMPO – Detto di Lodi e Caccetta, si cerca di completare il reparto con uno o più under. Un nome “forte”, in questo senso, è quello di Giovanni Foresta, di proprietà del Crotone, che lo scorso anno è stato allenato proprio da Lucarelli a Messina. Bisogna capire anche il destino di Fornito: il giocatore dovrebbe tornare al Trapani, titolare del suo cartellino, ma l’agente ha aperto alla possibilità di rimanere a Catania. Molto si saprà da qui al primo di luglio. Si registra, inoltre, l’interesse del Parma per Da Silva, come riportato dal collega Alessandro Vagliasindi. Il Catania riflette, c’è la possibilità di realizzare una buona plusvalenza.

ATTACCO – Insieme alla difesa, il reparto avanzato è quello che subirà più cambiamenti. Partirà Pozzebon, che verrà sostituito, numericamente parlando, dal rientrante Anastasi. Si cerca l’accordo con l’entourage di Calil per perfezionare la rescissione consensuale. In entrata sono tanti i nomi circolati. L’obiettivo numero uno è Litteri, ma il Cittadella non vorrebbe cederlo, anche se il giocatore accetterebbe di buon grado la destinazione. E’ stato fatto un tentativo per Alessandro Marotta del Siena, ma i toscani pare abbiano rifiutato; per Rachid Arma non c’è nulla, se non un timido interesse, ma la situazione va monitorata giorno dopo giorno, viste le tante squadre che strizzano l’occhio al marocchino, I due nomi “di grido”, circolati nelle ultime ore, sono quelli di Umberto Eusepi e Emanuele Calaiò. Il primo ha trascorso la stagione appena conclusasi in serie B, inizialmente con la maglia del Pisa, poi con l’Avellino. Il secondo ha conquistato la B col Parma e vorrebbe rimanere in Emilia, ma si tratterebbe di un ritorno e lui è rimasto molto legato a Catania, come città, ed al Catania come squadra. L’epilogo della sua avventura rossoazzurra, d’altronde, non è stato dei migliore (I Treni del Gol n.d.r.), tornare sarebbe una sorta di riscatto morale, per scrivere una pagina certamente migliore rispetto a quella di ormai tre stagioni fa.

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