Catania; Zammarini acciuffa per i capelli la vittoria scaccia fantasmi. Battuto il Cerignola 2-1

Altalenante, come la stagione. Non fa eccezioni il Catania che, nella sfida interna contro l’Audace Cerignola, mette sotto stress le coronarie dei tifosi.

I rossazzurri giocano un primo tempo equilibrato che chiudono in vantaggio di una rete, realizzata su calcio di rigore da Chiricò. Incisiva e rabbiosa la reazione dei pugliesi, allenati da Raffaele, che pareggiano i conti con Malcore ad inizio ripresa. Il Catania subisce il colpo e cala vistosamente sotto la costante pressione dei giallo blu che sfiorano, in un paio di limpide occasioni, il raddoppio. Nel momento più difficile e sofferto del match, tra i mugugni dei 15mila tifosi, arriva la zampata vincente di Zammarini che realizza il gol del sorpasso e scaccia i fantasmi.

Obiettivo centrato, ma quanta fatica per la squadra di Zeoli, che conquista tre punti fondamentali per non rimanere impantanato nella zona rossa della classifica.

Una vittoria che non scaccia però alcuni limiti, palesati ancora dagli etnei, sia in fase di costruzione del gioco che di tenuta, contro un avversario che, specie nella ripresa, ha mantenuto il pallino del gioco per lunghi tratti.

Il merito di Rapisarda e compagni, questa volta, va ricercato nello spirito di sacrificio, nella voglia di lottare, del non arrendersi alle evidenti difficoltà  e trovare lucidità e guizzo nel momento in cui si stava rischiando grosso.

Un segnale importante per i rossazzurri che centrano la vittoria dopo un mese e si proiettano alla finale di andata di Coppa Italia di martedì prossimo a Padova.

La partita

Michele Zeoli aveva anticipato alla vigilia del match che avrebbe mandato in campo la migliore formazione possibile, per disegnare il suo 4-3-3 con Furlan a difesa dei pali; linea difensiva a quattro con gli esterni Rapisarda e Castellini

Ed i centrali Monaco e Kontek; in mediana spazio a Zammarini, Welbeck e Sturaro; tridente d’attacco formato da Chiricò, Cianci e Marsura.

L’Audace Cerignola dell’ex rossazzurro Giuseppe Raffaele si schiera  invece con  il 3-5-2. Krapikas in porta; Coccia, Gonnelli e Visentin a formare il reparto difensivo; in mediana ci sono Tascone, Capomaggio, Ruggiero,con Russo e Tendardini esterni; D’Andrea e Malcore sono i due attaccanti.

Avvio di gara su ritmi discreti, con gli ospiti che cercano qualche accelerazione contro un Catania guardingo che alla distanza guadagna fiducia e campo.

Non ne beneficia la manovra, timida e prevedibile, anche se sono i rossazzurri, con Chiricò e Castellini, ad innescare i primi tentativi di aggiramento della retroguardia pugliese con due traversoni che tagliano l’area, ma non trovano  riferimenti sotto porta.

Al 23′ Chiricò riceve palla, controlla e dai venticinque metri, lascia partire un sinistro che sorvola di poco la traversa.

Dieci minuti dopo, siamo al 33’, sempre l’ala destra, entra in area pugliese palla al piede e subisce l’atterramento falloso da Ruggiero. E’ calcio di rigore che Chiricò trasforma, con rabbia e precisione, spiazzando Krapikas per il vantaggio etneo.

Buon momento per i rossazzurri che al 38’ vanno vicini al raddoppio: intesa nell’uno-due fra Castellini e Marsura, con il numero 77 che prova il tiro a botta sicura, respinto a mani unite da Krapikas, sulla corta respinta arriva Chiricò che non trova la porta.

La prima frazione di gara si chiude sll’1-0 per i padroni di casa.

Ritmi più sostenuti in avvio di ripresa con l’Audace Cerignola aggressivo e determinato a riaprire i giochi. Brivido per il Catania dopo due minuti su un errore in uscita di Kontek, palla a Visentin che serve in area Malcaore, il centravanti controlla e dagli undici metri calcia incredibilmente a lato graziando Furlan.

Al 13’ arriva il pronto riscatto del bomber pugliese, pronto a raccogliere in area, un pallone calciato da fuori da Visentin che, dopo una carambola, Malcore ribatte in rete per il pareggio dei giallo blu.

Il gol subito taglia le gambe ai rossazzurri che perdono forza e idee. Zeoli percepisce il momento di difficoltà ed inserisce forze fresche: Cicerelli e Ndoj sostituiscono Cianci e Sturaro. Entra pure Curado al posto dell’infortunato Kontek.

Risponde Raffaele che richiama D’Andrea per Leonetti.

L’attaccante appena entrato si mette in evidenza con un colpo di tewsta che chiama all’intervento Furlan, la deviazione in tuffo dell’estremo difensore etneo è raccolta da Malcore che spreca sotto misura e manca il raddoppio.

Supremazia territoriale del Cerignola che atleticamente sembra più tonico al cospetto di un Catania confuso ed evanescente, che soffre maledettamente le sfuriate degli ospiti.

Alla mezzora della ripresa altri cambi per i due tecnici. Vuthaj sostituisce Malcore tra i giallo blu, mentre  Costantino rileva Marsura per gli etnei.

Al 33’ proprio Vuthaj va alla conclusione di destro, intercettata da Furlan che devia in angolo. Dal successivo corner il colpo di testa di Visentin si perde fuori di un soffio.

Entra pure Chiarella al posto di Chiricò per dare nuova linfa ai rossazzurri.

Al 38’ arriva la svolta per il Catania che in ripartenza colpisce con un azione che si sviluppa sulla sinistra, dopo uno scambio tra Cicerelli e Ndoj la palla giunge a Castellini che la mette al centro, velo di Costantino che chiama all’inserimento Zammarini che di sinistro anticipa tutti e mette alle spalle di Krapikas.

Esplode il Massimino per il gol del nuovo vantaggio che sa di liberazione, ma che deve essere preservato dal forcing finale del Cerignola che intanto cambia Tentardini con Bianco.

Gli ospiti non ci stanno e si fanno minacciosi con Leonetti, il suo sinistro da ottima posizione si perde altissimo.

I cinque minuti di recupero scorrono faticosamente, poi arriva il triplice fischio del signor Castellone di Napoli a sancire la fine delle ostilità.

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