A Siracusa convegno ISISC sul diritto alla conoscenza

Si è svolto presso la sede del The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, un Convegno organizzato da Ivan Scimonelli e Loredana Faraci su “Diritto alla Conoscenza e Stampa Libera”.

isisc foto

Si è svolto presso la sede del The Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, un Convegno organizzato da Ivan Scimonelli e Loredana Faraci su “Diritto alla Conoscenza e Stampa Libera”.

Ha moderato i lavori il giornalista de La Sicilia Massimo Leotta coordinando gli interessanti interventi, primo tra tutti quello dell’Avv. Ezechia Paolo Reale, Segretario Generale dell’Istituto, membro del Comitato Scientifico Internazionale per il diritto alla conoscenza, che si è soffermato sull’importanza della libertà di comunicazione in un periodo storico in cui tale libertà è sotto attacco, registrandosi ovunque un tentativo di imbavagliare la stampa e l’informazione, come dimostrano le intercettazioni illegali di massa effettuate negli Stati Uniti e il progetto del governo cinese, che è già legge ed entrerà in vigore nel 2020, che, mediante un algoritmo, per mezzo dei social, deciderà l’affidabilità dei cittadini in base ai comportamenti, alle opinioni e ai consumi, dando un punteggio secondo criteri governativi. Ha fatto seguito l’intervento di Laura Harth, rappresentante del Partito Radicale Transnazionale presso le Nazioni Unite, che ha voluto proprorre un toccante video del professor Cherif Bassiouni, fondatore dell’ISISC, recentemente scomparso, nel quale egli pone l’accento su quanto sia difficile oggi difendere la libera informazione, ma che comunque è una scelta obbligata, in quanto non è possibile ipotizzare un atteggiamento di indifferenza su questo problema, basti pensare a quanto avvenne nel 1939 per l’indifferenza generale.

È in atto – ha detto la Harth – una chiara erosione dei diritti umani, un attacco allo stato di diritto, un calo della qualità di democrazia e del dibattito politico. Di tutto questo sono principali responsabili non solo i cattivi governi ma soprattutto gli interessi economici delle multinazionali senza scrupoli. Infine l’intervento del giornalista Paolo Borrometi, Presidente dell’Agenzia Media/Stampa Articolo 21, che si è soffermato sul diritto alla conoscenza e sugli attuali limiti della libertà di stampa, anche per l’irrompere sulla scena dell’informazione delle fake-news. Il convegno è stato quindi un’occasione per riflettere ad alto livello con l’aiuto di relatori importanti su questioni fondamentali per il futuro della società.

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