Acireale calcio, quale futuro?

La location del grande albergo “Maugeri” è stata ieri teatro della conferenza stampa voluta dai vertici dell’Acireale calcio a chiusura della splendida stagione 2021/22.

A presentarsi ai microfoni della stampa è stato il direttore generale, cuore pulsante della società e primo tifoso dell’Acireale calcio, Giuseppe Fasone.

L’introduzione è un ringraziamento alla piazza e a tutti i tifosi per la splendida stagione esaltante vissuta, cosi come a tutti gli sponsor che hanno sposato il progetto e sostenuto economicamente la società.

Una stagione, travagliata, per, il tecnico De Sanzo il suo staff e tutti i giocatori, che hanno onorato e sudato la maglia e che fino a sei giornate dalla fine, erano in piena corsa per il salto in serie C.

Una squadra che ha avuto il merito di riportare tantissimi tifosi allo stadio, facendo rivivere quelle emozioni sopite da tantissimo tempo.

Ma soprattutto, ha sottolineato, è stato il senso di appartenenza ritrovato tra la gente, quell’orgoglio di essere acese in una città sepolta da mille problemi.

Problemi che hanno pesato non poco sull’economia della società, da la ricerca di un campo di gioco, (causa lavori interessati allo stadio Aci e Galatea), si aggiunge l’impossibilità di trovare in città o nelle frazioni un campo di allenamento, costringendo i granata a girovagare tra i paesi dell’area metropolitana di Catania, ovviamente versando una quota per ogni seduta.

Le spese si fanno ancora piu’ onerose se si pensa anche alle 8 partite giocate a porte chiuse, e quindi i mancati incassi, al comunale di Aci Sant’Antonio, dove i granata hanno trovato ospitalità, grazie alla disponibilità del amministrazione comunale, sindaco e assessori del luogo.

Il direttore lancia un appello “Abbiamo bisogno dell’imprenditoria locale, si faccia avanti chi tiene veramente all’Acireale, vogliamo crescere come società” rincalza dicendo, “se si è fatta questa SRL è perché vogliamo puntare in alto, sono pronto ad azzerare le quote societarie è il momento di fare un passo avanti”

Ci tiene a precisare che la società non è in vendita ma è a disposizione di chi vuole dare una mano, ma ci saranno difficoltà a proseguire se gli interessi di alcuni imprenditori non saranno reali.

Evidenzia i problemi legati alla indisponibilità dello stadio “Aci e Galatea” , e vuol chiedere un tavolo tecnico con la ditta che sta effettuando i lavori, per capire quando saranno ultimati, visto che la Lega ha chiesto espressamente di sapere, dove la squadra granata giocherà la prossima stagione.

Purtroppo i lavori nello stadio che è la casa dell’Acireale calcio, proseguono a rilento e vi sono dei problemi di fondo che vanno risolti, come ad esempio l’allaccio del metano che dovrebbe occuparsi la SOGIP.

La speranza è che questa amministrazione, che non si è mai mostrata vicino alla prima realtà sportiva della città, possa dare delle risposte chiare che la società, tifosi e appassionati, si attendono.

Acireale ha bisogno di certezze per poter programmare il futuro, perché se le condizioni lo permetteranno, si ripartirà dal tecnico, buona parte dei calciatori, passando per Agatino Chiavaro.

Parole di elogio e stima per il DS, considerata vera e propria risorsa per questa società, i successi dell’Acireale, passano dalle sue scelte accurate.

Tante incognite, tanti interrogativi, tra speranza e scoramento. L’unica certezza è che sarà una calda estate, ma i tifosi dell’Acireale ne sono consapevoli, sono abituati, ma restano sempre degli inguaribili sognatori innamorati di quel colore che indossato, è per loro una seconda pelle.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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