L’artista Internazionale Emanuele Viscuso inaugura la sua opera dal titolo “PORTA DEL PARADISO”

L’inaugurazione della Porta del Paradiso di Emanuele Viscuso avverrà il 15 ottobre 2021 alle 11:30, in contemporanea con l’inaugurazione al Quirinale della mostra che avrà come protagonista la “Porta dell’Inferno” di Rodin.

Puerto Escondido  sarà ancora più bella con l’opera di Emanuele, che a giorni verrà inaugurata: una grande opera monumentale che sarà chiamata  “La Porta del Paradiso”. Tale opera decorerà il resort che l’artista sta costruendo in Messico e sarà l’entrata alla zona più esclusiva, con le suite più lussuose della struttura che, da lontano, regala a Puerto Escondido la visione di una vera e propria acropoli greca, un eden, con giardini pensili e una vista mozzafiato sulla spiaggia di Zicatela, gioia dei surfisti di tutto il mondo.

Questo tuo nuovo progetto sarà un’altra importante meta che hai conquistato con fatica e duro lavoro?

“Il resort avrà anche una zona ispirata alle terme romane, con una serie di piscine a temperature diverse e un bagno turco con vista sull’oceano. Sono scultore, architetto, designer e autore di tutto, ho disegnato ogni particolare ispirandomi ai classici greci e romani, compresi i fregi, che saranno realizzati con la tecnica del trompe l’oeil, come le carte da parati con le biblioteche antiche ed altri soggetti con cui  ho fatto rivestire case, hotel, uffici e club in tutto il mondo. I bagni saranno decorati con mosaici d’ispirazione romana, realizzati allo stesso modo”.

Tu, Emanuele, sei molto credente. Che significati reconditi ha la tua opera  PORTA DEL PARADISO?

“La simbologia della Porta del Paradiso  è un progetto al quale lavoro da anni. Ho fatto proprio il motto benedettino “Ora et labora”. A chi mi chiede perché questo nome, tra il serio e il faceto, l’artista risponde: “Sono nato la Notte di Natale, come Gesù. Mi chiamo Emanuele, Dio con noi, il nome che i profeti avevano dato al Messia. Il mio cognome, Viscuso, vuol dire “io vi perdono”, quello che ha fatto il nostro Redentore. Ora potrò anche dire: Vieni con me in Paradiso”.

In attesa delle foto “ufficiali” dell’inaugurazione, facci una descrizione della tua opera.

“La Porta del Paradiso  è alta cinque metri e larga dieci metri e si presenta come l’ingresso a un tempio il cui timpano è decorato da sette anfore di grandezza diversa che simboleggiano sia i sette Doni dello Spirito Santo nel Cristianesimo: Sapienza, Intelletto, Consiglio, Fortezza, Scienza, Pietà e Timor di Dio, che le sette Opere di Misericordia: dar mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, seppellire i morti, alloggiare i pellegrini, visitare i malati, e visitare i carcerati; infine sette come l’assieme delle virtù teologali Fede, Speranza e Carità e delle Virtù Cardinali: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza”.

LA PORTA DEL PARADISO verrà inaugurata lo stesso giorno che al Quirinale  verrà inaugurata “la porta dell’inferno” di Rodin. Una coincidenza?

“Della mostra di Roma so da pochi giorni, mentre sto lavorando a questa mia “Porta” da quattro anni. Il caso, o chi per esso, vuole che stia per essere completata solo adesso. Certamente questa sincronia fa pensare. All’inaugurazione farò eseguire musica sacra e specialmente “Christo aperite portas”, l’inno per la beatificazione di Papa Giovanni Paolo II. Ma non posso nascondere che questa celebrazione dell’Inferno a Roma mi turba. Specialmente in un momento cosi infernale per l’Italia. Per la mia patria prego incessantemente e ripeto con Cristo: Vade retro Satana!”

Madrina dell’evento, la scrittrice e saggista italiana Ornella Mariani.

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