IL SINDACATO AUTONOMO SICILIANO DELLA COMUNICAZIONE (S.A.S.C.), col Presidente dott. E. Minniti e il Segretario Prof. F. D’Urbino, è stato oggi udito dalla “Commissione Speciale per la riforma dello Statuto e la Materia Statutaria”dell’ARS, Presidente on. le Elvira Amata, integrata dagli onorevoli Giuseppe Compagnone e Francesco Cappello.
IL SINDACATO AUTONOMO SICILIANO DELLA COMUNICAZIONE (S.A.S.C.), col Presidente dott. E. Minniti e il Segretario Prof. F. D’Urbino, è stato oggi udito dalla “Commissione Speciale per la riforma dello Statuto e la Materia Statutaria”dell’ARS, Presidente on. le Elvira Amata, integrata dagli onorevoli Giuseppe Compagnone e Francesco Cappello.
Il Presidente Ettore Minniti, dopo aver ringraziato i presenti e in particolar modo l’on. le F. Cappello che ha mediato con la Commissione l’audizione, ha spiegato che le finalità del SASC , autonomo e indipendente, sono quelle di costituire un punto di riferimento e aggregazione per tutte le realtà della comunicazione e della multimedialità; tutelare in qualsiasi sede le associate in tutti i rapporti con le amministrazioni, le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e sociali e con ogni altra componente della società sia pubblica che privata; dare piena attuazione all’art. 17 dello Statuto Siciliano nel campo delle comunicazione.
Il Presidente del SASC ha chiesto che siano rimodulati gli artt. 1, 32 e 33 dello Statuto della Regione Sicilia, tenuto conto della mutata realtà, rispetto al 1946/1948, dei confini territoriali, comprendendo oggi una gestione autonoma dell’etere, delle frequenze attraverso la rete digitale terrestre e la rete IP, nel rispetto della legislazione nazionale e comunitaria, senza dimenticare le reti via cavo. Una maggiore legiferazione concorrente nel settore dell’ordinamento della comunicazione ai sensi dell’art. 117 della Cost. per non penalizzare il settore in forte sofferenza.
Ha formulato l’ipotesi di una modifica degli art. 17, 36 e 37 dello Statuto, in relazione al titolo V della Costituzione, affinché gli introiti, come tasse regionali (non più governative) di canoni (compreso il canone RAI), concessioni, autorizzazioni; introiti che contribuirebbero a maggiore opportunità di lavoro e a non far chiudere l’editoria siciliana, oggi in forte difficoltà rispetto ai colossi del nord.
Ha fatto presente che recentemente, la spartizione dell’etere tra i vecchi operatori dell’informazione ha prodotto una riduzione della banda libera, a tutto danno delle PMI dell’editoria siciliana. La Sicilia sarà fortemente penalizzata se la Regione, al più presto, non rivendicherà questo spazio (territoriale) gestionale autonomo. Infatti, come Siciliani ci sentiamo schiacciati dalle potenze del nord e da quelle straniere, con le quali è impossibile concorrere, se la Regione Sicilia non tutelerà il settore con interventi normativi/legislativi ed economici, la piccola e media impresa editoriale siciliana è destinata a scomparire.
Il Segretario prof. Franco D’Urbino ha suggerito l’istituzione di un Assessorato alla comunicazione o in subordine di un Dipartimento alla Comunicazione presso l’Assessorato al Lavoro oppure un’Agenzia alla Comunicazione, che possa seguire il complesso normativo e legislativo d questo particolare settore. Secondo un piano finanziato elaborato dal Sindacato, il Segretario ha fatto presente che la Sicilia potrebbe incassare da quanto proposto oltre 35milioni di euro.
L’Onorevole Presidente e i membri della Commissione hanno attentamente ascoltato le relazioni (circa 1 h e 20 min), preso nota e si sono detti disponibili ad aprire un tavolo di concertazione, dopo aver sentito il parere legale degli uffici.
Tutti hanno espresso soddisfazione per l’ascolto e la fattiva collaborazione.
ORGOGLIO CALATINO per questo piccolo seme piantato a beneficio della comunità siciliana e a tutela della democrazia garantita dall’informazione locale.